domenica, aprile 01, 2018

ESISTE IL FUMO SICURO? NO! IL FALSO MITO CHE ESISTA IL “FUMO INNOCUO”, SMENTITO A CHIARE LETTERE DAL MINISTERO DELLA SALUTE.


Oristano 1 Aprile 2018
Cari amici,
Prima di iniziare la mia solita riflessione voglio porgervi i miei migliori  AUGURI DI BUONA PASQUA!
Il primo argomento del mese di Aprile che voglio affrontare con Voi esula dalla classica "bugia-scherzo" del primo Aprle, ma riguarda, invece, una triste realtà: i gravi danni che il fumo crea. Si, la triste, terribile certezza è che Fumare fa tanto male alla salute. 
Lo ha ribadito anche di recente il Ministero della Sanità (nonostante i grandi sforzi fatti dalle case produttrici per nasconderne i pericoli), che fumare fa sempre male, senza eccezioni. L’Istituto Superiore di Sanità, infatti, nel primo sito istituzionale dedicato alla corretta informazione ai cittadini sui rischi della salute (il sito è www.iss.it/), ha pubblicato, in una apposita sezione dedicata al fumo, anche i falsi miti e le bufale, che continuano ad aleggiare intorno al grande business del fumo.
Che il consumo di tabacco (tabagismo) rappresenti uno dei più grandi problemi di sanità pubblica a livello mondiale, oltre che uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie è cosa tristemente nota. In tempi recenti i provvedimenti per tutelare la saluta messa in pericolo dal fumo (sia attivo che passivo) sono stati numerosi, compresa l’obbligatoria “pubblicità negativa” apposta sui pacchetti delle sigarette e sulle confezioni degli altri prodotti similari oltre che la messsa in onda di continui spot televisivi. Eppure il terribile “vizio” del tabacco sembra proprio difficile da sradicare, permanendo artatamente non pochi luoghi comuni.
Sono molte, per esempio, le persone che sono convinte che limitarsi a fumare 4-5 sigarette al giorno non costituisca pericolo; anche questo è un falso mito, un luogo comune che non salva dalle malattie specifiche di chi fuma. Nascondere la testa sotto la sabbia non ha mai giovato a nessuno! L’errata convinzione che se si fuma poco si è protetti, così come l’altro falso mito che non esiste un legame sicuro, certo, tra il rischio di tumore e il fumo di sigari o sigarette, non è altro che un altro modo per chiudere occhi e mente alla realtà.
In Italia si continua fumare troppo. Secondo la recente ricerca Doxa, effettuata per l’ISS (Istituto Superiore di Sanità), sono 11,7 milioni i fumatori in Italia e rappresentano il 22,3 per cento della popolazione (22,0 per cento nel 2016). Diminuiscono gli uomini tabagisti: 6 milioni rispetto ai 6,9 milioni del 2016 e ma aumentano le donne che da 4,6 milioni del 2016 salgono a 5,7 milioni, raggiungendo praticamente la parità con gli uomini.  Si fumano in media 13,6 sigarette al giorno con un picco di 14,1 sigarette sul target 45-64 anni. 
L’età in cui si accende la prima bionda è di 17,6 anni per i ragazzi e 18,8 per le ragazze. Il 12,2% dei fumatori ha iniziato a fumare prima dei 15 anni. Sempre più spesso, chi transita nelle vicinanze di Istituti scolastici di scuole medie, o addirittura elementari, vede con grande tristezza non pochi giovani, maschi e femmine, estrarre le sigarette dal pacchetto o addirittura confezionarle a mano, come si faceva una volta, magari anche con aggiunta anche di altre sostanze poco raccomandabili!
Dopo l’introduzione della sigaretta elettronica (che comunque anch’essa ha dimostrato la sua pericolosità), non è che sia avvenuta quella rivoluzione che in tanti si aspettavano. Ad usare il nuovo strumento nella gran parte (l’83,4 per cento) sono i precedenti fumatori che, comunque non hanno, se non in minima percentuale, cambiato l’abitudine lasciare il tipo di fumo usato in precedenza. Soltanto il 14,4% dei soggetti passati all’e-cig (electronic cigarette) hanno poi smesso definitivamente di fumare tabacco.
Anche sul “Fumo passivo”, c’è molto da dire. Inutile negare che esso non incida sulla nostra salute. Le sostanze tossiche che esalano dal fumo di sigaretta contribuiscono a peggiorare la qualità dell’aria nell’ambiente, che viene respirata da tutti i presenti. Pericolosità resa ancora più forte se l’ambiente è quello angusto, come l’interno di un’autovettura. Studi scientifici hanno dimostrato un sicuro legame tra fumo passivo e cancro del polmone, asma, infarto, malattie delle arterie.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato come ogni anno nel mondo 600.000 decessi siano da attribuire al fumo passivo e che di questi 165.000 riguardino “bambini che vivono in casa con un fumatore”. Sono dati a dir poco allarmanti. Il fumo, inutile negarlo, fa sempre male, da qualunque fonte provenga. In Italia a causa del fumo si verificano dai 70.000 agli 83.000 decessi l’anno, con più di un quarto che riguardano individui fra i 35 ed i 65 anni. Statisticamente il fumo miete più vittime di alcool, Aids, droghe, incidenti stradali, domestici, sul lavoro, terremoti, alluvioni, disastri aerei e ferroviari, tanto per capirne realmente la pericolosità.
Se davvero ci rendessimo conto che il fumo ha la capacità di far aumentare di 10 volte il rischio di avere un enfisema, di raddoppiare quello di avere un ictus, di aumentare da 2 a 4 volte quello di venire colpiti da infarto, di danneggiare la circolazione sanguigna a carico di tutti gli organi, di causare, oltre al tumore del polmone, quello del cavo orale, della gola, del pancreas, del colon, della vescica, del rene, dell’esofago, della mammella, oltre ad alcune forme di leucemia, forse ci convinceremo che ignorare un simile rischio è da considerarsi semplicemente un comportamento temerario!
Cari amici, ho scritto quanto sopra in piena scienza e coscienza e con grande convinzione. Sono stato anch’io un fumatore, per una ventina d’anni; ora ho smesso da oltre 35 anni e sono certissimo di aver fatto non bene ma benissimo! Ho smesso senza prendere farmaci di alcun tipo, solo utilizzando la forza di volontà e rendendomi conto che ero come un drogato che doveva disintossicarsi. Fortunatamente ci sono riuscito e dopo un po’ di anni la mia vita quotidiana ha ripreso colore e sapore: ho ripreso a respirare meglio, le mie papille gustative erano di nuovo capaci di sentire meglio i sapori, le mie narici, prima ottenebrate e velate dal fumo, avevano ripreso a sentire i profumi e anche il mio umore né guadagnò non poco.   
Amici che mi leggete, se siete fumatori il mio consiglio è uno solo: smettete di fumare!
A domani.
Mario  


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