Oristano
25 Aprile 2018
Cari
amici,
La Chiesa Italiana,
nell’intento di coinvolgere maggiormente tutto il popolo cristiano nel campo
della Comunicazione, ha pensato di creare un apposito evento che sollecitasse
un maggiore e più proficuo utilizzo dei mezzi di interscambio comunicativo. Ed ecco che nel 2006, attraverso la Società di San Paolo, fu organizzato il lancio di un “Festival della Comunicazione” che,
attraverso l’intervento di qualificati operatori e animatori, sia cattolici che laici, studiosi, teologi e pensatori, portasse una ventata di 'dialogo nuovo' in chiave relazionale, in
ogni Diocesi, dal Nord al Sud.
L’idea si rivelò
vincente. Dopo il primo anno, fu subito chiaro che il festival si sarebbe ripetuto, tanto che quest’anno è arrivato alla 13^ edizione. Nell'intento di portare il nuovo dialogo in tutto il Paese, si scelse di partire dalla Diocesi più piccole, quelle apparentemente più bisognose, quelle ritenute dotate di meno
stimoli, anche se poi, strada facendo, ci si è resi conto che proprio in queste si nascondevano
risorse molto importanti, che, opportunamente valorizzate, potevano essere di grande
aiuto e di notevole impatto sociale. Un Festival della Comunicazione, dunque, nato per riaccendere stimoli
sopiti, trovare nuovi e appropriati motivi di dialogo, creare incontri di riflessione,
con un fine ultimo: migliorare la conoscenza e le potenzialità dei nuovi strumenti di
comunicazione, utili per approfondire il proprio bagaglio spirituale e interscambiarlo con gli altri.
Ad ospitare la 13^
edizione della rassegna è stata scelta l’Arcidiocesi di Oristano, che dal 1 al
13 Maggio 2018 svolgerà una serie di incontri e dibattiti, tutti di alto livello.
Lo si è appreso nella Conferenza Stampa di presentazione, avvenuta Martedì 24 Aprile,
nella Sala San Giovanni Paolo II del Palazzo
Arcivescovile di Oristano, alla presenza dell’Arcivescovo Mons. Sanna.
A
presentare l’evento Don Paolo Baroli, responsabile dell’Ufficio Comunicazioni
Sociali, che ha presentato alla stampa convenuta suor Cristina Beffa, delegata
della Società San Paolo. Il tema dell’edizione 2018 del Festival è lo stesso
della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, proposto da Papa Francesco:
“Fake news e giornalismo di pace”.
Gli interventi dell'Arcivescovo
Mons. Sanna e quelli di Suor Cristina Beffa, hanno esposto ai rappresentanti
del media i motivi alla base del lancio del Festival della Comunicazione:
mettere in luce e valorizzare, attraverso la comunicazione, le risorse che ogni
territorio possiede; nelle Diocesi piccole, ha ribadito Suor Cristina, si
celano tante di quelle risorse nascoste che, opportunamente valorizzate,
possono essere di grande utilità. L’Arcivescovo, poi, ha sintetizzato gli
interventi che animeranno il festival di quest’anno, che si aprirà il 1° Maggio
con il pellegrinaggio dal Santuario Mariano del Rimedio a quello di Bonarcado,
organizzato dai giovani, e che si concluderà il 13 Maggio con la solenne
concelebrazione presieduta da Mons. Giovanni D’Ercole, Presidente della
Commissione Episcopale della CEI per la Cultura e le Comunicazioni Sociali.
Nelle giornate intermedie,
Mercoledì 2 è previsto un dialogo di Mons. Sanna con il teologo Vito Mancuso
sul tema “verità e libertà”, Giovedì 3 Maggio al liceo De Castro don Maurizio
Patriciello parlerà del suo apostolato nella Terra dei Fuochi, il 4 Maggio al
Cinema Ariston si potrà assistere al monologo di Giacomo Poretti dal titolo “Le
notizie nascono sotto i cavoli”, mentre il 5 Maggio la cattedrale ospita il
concerto in sardo "Sonos in sa domo de Deus"; lo presenta Giuliano
Marongiu, con l’esibizione di Laura Spano, del violinista Giambattista Longu, con
le launeddas di Roberto Tangianu, al pianoforte Gianni Andrea Puddu e il coro
di Ruinas.
Domenica 6 Maggio, la
giornata è dedicata alla sport e ai giovani, con l'organizzazione del Centro Sportivo
Italiano, Lunedi 7 all'auditorium San Domenico la discussione verterà sulle
nuove frontiere del giornalismo: il web; protagonisti del dibattito Don Adriano
Bianchi, Vincenzo Carrado, Andrea Pala, Marco Deriu. L'8 Maggio incontro con
gli studenti del Classico sul tema "arte delle fake news e le fakes
nell'arte", con Roberto Cossu, Giorgio Giorgietti e Luca Foschi. Il 9
Maggio Marco Piras, ex direttore de L’Arborense, presenterà “Chiesa di carta”,
sua tesi di laurea, il 10 Maggio l’argomento è invece "Chiesa e Comunicazione",
esposto da Francesco Ognibene, caporedattore di Avvenire, don Antonio Rizzolo
direttore di Famiglia Cristiana e Francesco Zanotti dell'agenzia giornalistica
della CEI.
L'11 Maggio si affronterà
il tema della pace; ad animare il dibattito le testimonianze di alcuni inviati
di guerra: Tonio Dell'Olio, Antonio Di Rosa, Fulvio Scaglione e Francesco
Birocchi. Il 12 Maggio, penultimo giorno di programmazione, presso il Museo Diocesano
verrà affrontato un argomento particolarmente delicato: quello della comunicazione possibile da parte
di chi ne è in gran parte impedito; il titolo è "comunicare oltre ogni
barriera", con le testimonianze sulla SLA dello chef Paolo Palumbo e del
dj Andrea Turnu. Il 13 Maggio, come detto, la solenne concelebrazione in
Cattedrale chiuderà l’evento.
Cari amici, credo che
la scelta di Oristano e la sua Arcidiocesi per celebrare quest’evento, sia un
fatto di grande importanza. Comunicare oggi è qualcosa che non può restare
ignorato o sottovalutato, ma va costantemente sviluppato, utilizzando tutti i mezzi di
comunicazione disponibili. Il cristiano deve avere un approccio positivo con la
comunicazione, perché il progresso cammina con la tecnologia, come è successo
in passato con il passaggio dal cavallo al treno o all’aereo. Anche il futuro
della Chiesa e dei cristiani, passa necessariamente, volenti o nolenti, attraverso
la comunicazione!
Partecipiamo numerosi,
allora, alle giornate predisposte e ai dibattiti. Sarà senz’altro positivo.
A domani.
Mario
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