Oristano
2 Aprile 2018
Cari amici,
Oggi è Pasquetta. Giorno particolarmente dedicato alle relazioni sociali, giornata nella quale ci si ritrova anche con persone lontane da noi durante il resto dell'anno. Giornata nella quale, però, le donne sono le più impegnate, sfaticando per prepararci quelle tante cose buone che mangeremo poi in compagnia! Le donne: cosa sarebbe il mondo senza di loro? Si amici quella grande schiera "al femminile", definita anche "L'altra metà del cielo" è un grande motore delle nostre giornate, non solo casalinghe ma anche nel lavoro e nella Società. Per chi eventualmente fosse ancora poco convinto di quello che affermo, ecco il risultato di un recente studio.
Una recente indagine portata avanti dal Gruppo Sodexo ha messo in luce che dove nelle strutture commerciali si è passati dalla massiccia presenza maschile ad una sostanziale parità tra uomini e donne, risulta migliorata la qualità del lavoro, la sicurezza, la produttività, la motivazione e la partecipazione di tutto il personale dipendente. Insomma, l'equilibrio fra i due sessi è in grado di determinare moltissimi benefici, sia dal punto di vista gestionale e relazionale che dal punto di vista strettamente economico.
Una recente indagine portata avanti dal Gruppo Sodexo ha messo in luce che dove nelle strutture commerciali si è passati dalla massiccia presenza maschile ad una sostanziale parità tra uomini e donne, risulta migliorata la qualità del lavoro, la sicurezza, la produttività, la motivazione e la partecipazione di tutto il personale dipendente. Insomma, l'equilibrio fra i due sessi è in grado di determinare moltissimi benefici, sia dal punto di vista gestionale e relazionale che dal punto di vista strettamente economico.
L’analisi è ritenuta
attendibile, in quanto il Gruppo Sodexo, presente anche in Italia (fu creato da
Pierre Bellon nel 1966 a Marsiglia), è oggi il leader mondiale dei servizi di
Qualità della Vita. Presente in 80 Paesi, impiega 427.000 collaboratori di
entrambi i sessi, tutti animati dalla medesima passione per il servizio. Il risultato dell'indagine è che "fare
squadra in modo paritario", fare in modo che avvenga lo scambio di competenze fra i due mondi, quello
maschile e quello femminile, riesce ad ottenere come risultato una maggiore efficacia, riuscendo anche a migliorare, nel
contempo, la qualità della vita.
L’indagine, condotta su
oltre 50mila manager di 70 aziende internazionali fra il 2011 e il 2016, ha
stabilito che il cosiddetto “gender
balance”, ovvero il giusto equilibrio tra uomini e donne al lavoro in
azienda, crea benessere e potenzia il business. Le prestazioni migliori si
ottengono quando le donne costituiscono fra il 40 e il 60 per cento della forza
lavoro all'interno dell'impresa.
I dati riferiti al 2016
hanno rilevato che un giusto equilibrio di genere è risultato così positivo da creare una maggior partecipazione al lavoro; la parità di genere in
effetti ha originato conseguenze positive sul tasso di partecipazione dei
dipendenti, il cosiddetto employee
engagement. Nelle aziende con più lavoratrici il coinvolgimento e le
motivazioni della forza lavoro sono aumentate del 12 per cento. Un dato che, a
cascata, ha avuto conseguenze positive anche sulle performance professionali e
sulla produttività. E non è tutto.
Oltre ad una maggiore
armonia all’interno dell’azienda, questo maggior equilibrio è risultato
positivo anche nei confronti della clientela, che si è dichiarata più
soddisfatta. Non è solo l'impresa, dunque, a gioire quando al suo interno ci
sono più donne! L’equilibrio risulta maggiormente appagante anche per i
clienti, che lo trovano anch’essi positivo. Fatto quest’ultimo dimostrato dall’andamento
positivo del tasso di trattenimento dei
consumatori, il cosiddetto rate of
consumer retention. Dove le donne sono di più, la fidelizzazione raggiunge
anche il 90 per cento, permettendo di conseguenza alle imprese di migliorare il
proprio business. Le vendite risultano aumentate anche del 14 per cento.
Parità di genere,
amici, che sembra quasi una ‘parità contagiosa’, se pensiamo che anche fra i dipendenti
aumenta la fidelizzazione! Nelle aziende dove il gender balance è rispettato, i
dipendenti restano maggiormente affezionati, e quindi vanno via meno
facilmente. Lo studio ha infatti evidenziato che il tasso di conservazione dei
dipendenti - employee retention –
cresce fino all'8 per cento in più rispetto alle organizzazioni aziendali meno
virtuose da questo punto di vista.
Anche la sicurezza ne
guadagna non poco. Su questo fronte l’indagine ha dimostrato che il
giusto apporto rosa accresce pure la
sicurezza sul posto di lavoro. Questa voce può aumentare fino al 12 per cento
perché la presenza delle donne migliora la qualità della vita sul posto di
lavoro, diminuendo sensibilmente anche i conflitti e gli attriti fra i
colleghi. Tutto ciò comporta anche maggiori profitti, derivati dal miglioramento
del business aziendale. Si è calcolato che l’equilibrio di genere migliora la produttività
fino all'8 per cento.
Che dire poi dell’ulteriore
spinta ad innovare che l’aumentato utilizzo del mondo femminile porta con se?
Si, anche l'innovazione beneficia della presenza femminile nel mondo del
lavoro! La diversità crea infatti gruppi migliori, grazie al continuo confronto
fra pensieri e idee, che stimolano creatività ed efficienza. C'è poi un altro elemento
da considerare: le donne sono più inclini a collaborare, ascoltare e includere.
E quindi a gestire al meglio i team.
Si, amici, gestire
meglio il team, significa anche affidare il posto di comando, ovvero quello di CEO,
ad un capace personaggio femminile. Una donna CEO costituisce un bel vantaggio
per le aziende. Esse sono in grado di prendere decisioni migliori, hanno un
maggior intuito per raggiungere gli obiettivi e lavorano con estrema passione
per far crescere l’impresa. Da Mary Barra, CEO di General Motors, la donna più
potente del mondo secondo Fortune, a Indra Nooyi, AD di Pepsi, fino a Marillyn
Hewson, CEO del colosso militare Lockheed Martin.
Personalmente ne sono certo: il futuro le vedrà sempre
più collocate in alto, nei ruoli strategici, sia nel privato che nel pubblico
(la nostra appena eletta Presidente del Senato è Maria Elisabetta Alberti
Casellati); le donne ormai sono in piena conquista del potere. Si è passati
dalle 21 donne al comando delle grandi aziende strategiche del 2016 (all’interno
della lista Fortune 500), alle 32 del 2017, con un incremento di circa il 50%.
Credo che il secolare, indiscusso potere, riservato esclusivamente al maschile, sia ormai
giunto al capolinea.
Io personalmente posso dirvi
che non solo non mi dispiace, ma ne sono oltremodo felice. Viva le donne, ne avremo sicuramente non pochi benefici!
A domani.
Mario
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