lunedì, aprile 16, 2018

ORISTANO, CITTÀ DELLA SARTIGLIA, DARÀ IL VIA IL 21 APRILE ALLA RIEVOCAZIONE DI UN’ANTICO PALIO, UNA GARA DI SPINTA DELLE BOTTI. QUATTRO SQUADRE SI CONTENDERANNO IL TROFEO: “SU PANNU DE IS TZARACUS DE TZILLERI”.


Oristano 16 Aprile 2018
Cari amici,
L’iniziativa covava da tempo. L’idea era quella di introdurre (forse anche riportare) ad Oristano un’antica festa di popolo, come l’antico “Palio delle botti”, in grado di catalizzare nella città della Sartiglia buoni flussi turistici con ovvii ritorni economici. L’idea-progetto è scaturita dalla fervida mente di Marinella Foddis, General Manager di EVENTOR, struttura di comunicazione sociale, e realizzazione di eventi. L’idea è stata messa a punto con la collaborazione di Emanuele Orrù, Alessandro Martometti e Patrick Demuru. In una città dalle indiscusse tradizioni storiche, in primis la Sartiglia, utilizzare il potenziale Giudicale di cui Oristano dispone, ad uso culturale, turistico ed economico è sembrata una cosa quanto mai ovvia e interessante.
Per concretizzare l’idea gli ideatori hanno pensato di organizzare un “festa di popolo”, in grado di coinvolgere tutta la città; ecco la proposta: ricreare l'antica gara di spinta delle botti, che, percorrendo le strade del centro storico, quegli antichi luoghi storici di una volta, catalizzasse l'entusiasmo della sfida, della tenzone, riportando in vita l’utilizzo degli antichi svaghi, una volta in uso nei luoghi d'incontro popolare, come i “Tzilleris”.
Era, infatti, in questi antichi locali (numerosi nel Medioevo), che i popolani del tempo si incontravano e si frquentavano nei momenti di pausa; qui i “Tzaraccus  de tzilleri”, oltre che servire le bevande si misuravano in capacità e bravura, sfidavandosi in continuazione. Una delle sfide era quella fatta con le botti, che, riempite di ghiaia si facevano rotolare per le strade; vinceva la squadra che aveva dimostrato miglior spinta e capacità di guida, quella maggiore abilità che consentiva di superare le difficoltà e arrivare per primi al traguardo. La squadra vincente riceveva in premio “Su Pannu”, segno della vittoria conquistata. 
Tutto questo avveniva sopratutto nel Medio Evo entro le mura delle città, con grande partecipazione di popolo; la competizione infatti era seguita da molti spettatori, non solo del volgo, in quanto vi assistevano anche dame e cavalieri di rango che incitavano l’una o l’altra squadra.
L’idea di Marinella di realizzare un torneo di questo tipo, credo sia maturata pensando che anche  presso la Corte degli Arborea avvenissero questi giochi di popolo, che allietavano certamente anche i potenti e i nobili dell’epoca. Ecco allora l'idea di concretizzare, ripristinare anche in città “quest'antica tenzone”, istituendo, come in passato, un premio, un trofeo: “Su Pannu de is Tzaraccus de tzilleri”, da assegnare alla squadra vincente la competizione. 
Per meglio descrivere l’idea-progetto è stato realizzato un cortometraggio (proiettato durante la presentazione alla stampa, Sabato 14 Aprile), che fantasiosamente ha raccontato l'ipotetica storia di un giovane oristanese, vissuto alla fine del 1300, di nome Janne de Porta, detto Nicu, figlio di un ortolano e tzaracu de tzilleri. Nel filmato, uno spaccato di vita (immaginaria) della Aristanis della fine del XIII secolo, con in evidenza i personaggi, i mestieri e gli stili anche comportamentali e d'uso in quei tempi.
Quattro le compagini iscritte alla gara, nata dalla fantasia di Marinella Foddis, che saranno abbinate a 4 tzilleris, che offriranno agli ospiti un percorso gastronomico con le specialità locali, accompagnate da una bella varietà di vini e birre artigianali locali. Curioso e interessante (e che anch’esso riporta all’antico) anche il sistema di pagamento ideato all’interno della manifestazione: una “Dogana”, appositamente istituita fornirà una mappa del percorso e dell’accoglienza, fornendo anche “la moneta speciale” necessaria per poter accedere ai servizi offerti; verrà infatti coniata per l'occasione una “moneta medioevale”, che verrà poi spesa nei tzilleris.
I gruppi iscritti a partecipare a questo primo palio sono quattro: “Su Giorfinu Giompendi”, “S’Arrumbueddu”, “Is Zirbones Barrosus” e “Sos Mugrones Balentes”, abbinati ai diversi tzilleris partecipanti. Teatro della manifestazione, il quadrilatero che si snoda tra Piazza Eleonora, Via Eleonora, Via Duomo e Via Ciutadella de Menorca, per convergere poi all’arrivo, posto in Piazza Eleonora.
Steso il piano di lavoro, manca solo il "renderlo operativo", metterlo concretamente in pratica. Ottenuto il sostegno del Comune di Oristano (Assessorato alla cultura e Assessorato al turismo), la collaborazione delle Associazioni Mare calmo e Essenthya (che hanno con entusiasmo sostenuto l’idea, aderendo anche all’invito di ricreare is Tzilleris), si è già stabilita la data di svolgimento della gara: è stata fissata per il 21 Aprile (Sabato prossimo), con inizio e partenza in Piazza Eleonora alle 10,30, come da programma allegato.
Cari amici, plaudo ad iniziative serie e concrete come questa. Oristano, che per iniziative culturali non brilla poi molto, può davvero, se volesse, mettere in atto manifestazioni di interesse collettivo e di sicuro successo. Sono certo che la strada intrapresa da Marinella e compagni, può portare davvero Oristano verso un futuro più pregnante e consapevole. Tornerò sull'argomento dopo la conclusione della manifestazione.
Grazie, amici, a domani.
Mario

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