Oristano
7 Gennaio 2016
Cari amici,
grande affluenza di
pubblico il giorno antecedente l’Epifania all’Hospitalis Sancti Antoni (ex asilo infantile) per festeggiare
una delle più famose insegnanti di scuola per l'infanzia, arrivata al traguardo dei suoi primi 90 anni:
Dorotea Mereu, nota Dorina! La festa, organizzata dal Comune di Oristano di
concerto con l’Arcidiocesi Arborense, aveva anche un motivo di fondo: ringraziarla
non solo per i suoi lunghi anni di insegnamento dedicati a generazioni di
bambini, ma anche per lo speciale dono che Lei ha voluto fare alla città: un
regalo costituito da un’immensa serie di scatti fotografici che rappresentavano gli oltre 2.500
alunni che Lei aveva seguito a partire dal 1945.
Questa longeva
insegnante, ben nota agli oristanesi di una certa età, per tutti Dorina, è
oristanese d’adozione, essendo nata a Tramatza nel 1926. La predisposizione
per i bambini nasce presto in Lei: nel 1940, spinta dal suo amore per i piccoli,
chiede alle suore dell’ordine “Figlie della Carità”, che allora gestivano l’asilo,
di poter collaborare come assistente. Felice di essere stata accolta in quella
grande famiglia, non la abbandonerà più! Negli anni successivi apporta un
contributo sostanziale alla formazione di una lunghissima serie di bambini,
riuscendo addirittura a farne partecipare alcuni allo Zecchino d’oro e al
Cantabimbo negli anni ‘80.
Dorina ha anche la
passione per la fotografia: nella sua lunga carriera ha immortalato in tanti
scatti migliaia di volti di bimbi, noti e meno noti: oltre 2.500, alunni che Lei
ha seguito a partire dal 1945. Arrivata, ora, all’età del riposo, della
riflessione, ha pensato che era un peccato che questo prezioso corredo
fotografico andasse perduto! Ne ha scelto oltre 500, fra le più significative,
e le ha volute donare all’archivio storico comunale della città. Il Sindaco Guido Tendas ha
apprezzato molto il dono fatto, tanto che annunciato che con esse, prossimamente,
organizzerà una grande mostra. Guido ha anche chiesto ai presenti che fossero in possesso di foto dell'epoca, di farne una copia e portarla al Comune per aggiungerle a quelle di Dorina.
Mercoledì 5, all’Hospitalis
Sancti Antoni, suo indimenticato luogo di lavoro per tanti anni, Dorina è stata
festeggiata alla grande: tra i partecipanti, oltre il Sindaco e l’Arcivescovo
Mons. Ignazio Sanna, una gran folla, composta anche da tanti suoi ex alunni.
Una parte delle interessanti immagini da Lei scattate scorrevano in un video che le
proiettava: tra queste volti noti e meno noti della Oristano degli anni ’40 fino
agli ’80, nomi oggi anche molto conosciuti, come l’ex componidori Attilio
Balduzzi, il medico Giuseppe Cuozzo, il comico Benito Urgu e l’avvocato Piero
Carloni, solo per citarne alcuni.
La collaborazione tra l’Amministrazione
Comunale e la Curia Arcivescovile è stata formidabile: oltre agli auguri il
sindaco Guido Tendas ha consegnato a Dorina una bella targa ricordo, mentre l’Arcivescovo
Mons. Ignazio Sanna Le ha fatto pervenire dal Vaticano una pergamena con
gli auguri di Papa Francesco. Alla piacevole festa in tanti hanno voluta abbracciarla
e farle gli auguri per i suoi splendidi 90 anni. Lei, commossa, ha ringraziato
tutti, e nel filo de ricordi, ha voluto festeggiare anche cantando una bella
canzoncina: quella che Lei, chissà quante altre volte, aveva cantato ai suoi
alunni, allora bambini e oggi uomini e donne impegnate.
Un piacevolissimo
rinfresco ha allietato la mattinata: al centro di un lungo tavolo pieno di
dolciumi una gigantesca torta con 90 candeline: le ha accese Lei,
una per una, distribuendo, poi, spicchi di torta a tutti i presenti.
Intervistata dai numerosi media presenti, a chi le chiedeva il segreto dei suoi
90 anni portati in splendida forma rispondeva con un sorriso: “tutto
merito dei miei bambini che mi hanno resa tanto felice!”.
Cari amici, che dirvi:
l’amore di Dorina per i suoi “bambini” è qualcosa che oggi è difficile trovare!
Ha il sapore di un tempo, quando l’educazione, pur in un contesto economico
molto diverso da quello di oggi, era un qualcosa di assoluto, fatto di
rispetto, di amore, di gioia di vivere, senza i troppi grilli per la testa che
hanno pervaso la gioventù di oggi. Certo, non c’erano telefonini, tablet e
diavolerie del genere moderno, ma la felicità di quei bambini era senz’altro
superiore a quella dei bimbi di oggi.
Se è vero che ognuno è
figlio del suo tempo, è anche vero che l’avanzata del progresso, spesso, ha
anche bruciato principi che, forse,
era meglio conservare…
Grazie, amici, a
domani.
Mario
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