Oristano
3 Gennaio 2016
Cari amici,
La gran parte di noi si
preoccupa incredibilmente dell’aspetto fisico, pensando ai chili di troppo, al
giro vita che si allarga e che continua a richiedere un nuovo buco nella cintura, oppure al
fatto che quella giacca o quei pantaloni, ormai, ci stanno troppo stretti. Ecco
allora ricorrere all'esercizio fisico, alzandoci la mattina presto per fare una
bella corsetta prima di andare al lavoro e cercando, in qualche modo, di
"tornare in forma", di recuperare quell’energia che lentamente si sta allontanando.
Sport, dunque, come medicina,
usato come rimedio per tamponare le défaillances del nostro fisico, aiutandolo
a vivere meglio e più a lungo. Una ricetta sicuramente valida, consigliata
anche dai medici, che lo prescrivono in piccole dosi ogni giorno, in modo tale da
mantenere i muscoli attivi e preservare l'elasticità delle articolazioni.
Ebbene, questa ginnastica fisica, potremmo adottarla anche per il nostro cervello, sottoponendolo quotidianamente ad un regolare allenamento, se vogliamo, come facciamo per il nostro fisico, evitarne il precoce invecchiamento.
Ebbene, questa ginnastica fisica, potremmo adottarla anche per il nostro cervello, sottoponendolo quotidianamente ad un regolare allenamento, se vogliamo, come facciamo per il nostro fisico, evitarne il precoce invecchiamento.
Il nostro cervello, per
poter conservare una buona memoria, e più in generale per mantenere un ottimale
stato di benessere, ha bisogno, come per il nostro fisico, di essere
costantemente mantenuto in esercizio, ovvero sottoposto quotidianamente ad una
vera e propria “ginnastica mentale”, capace di tenere oliati ed efficienti i
complessi meccanismi della nostra memoria, evitando che si deteriorino prima
del tempo.
Il prof. Giulio Maira,
Presidente della Fondazione Atena Onlus (che dal 2001 finanzia borse di studio
e progetti finalizzati alla ricerca nel campo delle Neuroscienze), professore
di Neurochirurgia alll'Humanitas di Milano e al Campus Biomedico di Roma, in un
recente Convegno tenutosi a Roma dal titolo “I meccanismi della memoria. Quali sono, perché si deteriorano, come
possiamo preservarli”, ha sostenuto che «Studi scientifici disponibili
indicano che il miglior antidoto per contrastare efficacemente l'invecchiamento
cerebrale sia quello di usare costantemente il muscolo-cervello, perché
l'inattività lo indebolisce. Come la ginnastica fortifica i muscoli, così
l'attività mentale rafforza il cervello: bene, dunque, la meditazione, la
lettura, imparare ad usare uno strumento tecnologico nuovo, ma anche un buon
riposo, un po' di sano movimento senza troppi sforzi. Occorre poi seguire
un'alimentazione equilibrata e leggera, l'ideale è la dieta mediterranea».
Al Convegno, oltre il
prof. Maira erano presenti, tra gli altri, Gabriele Miceli, professore
ordinario di Neurologia all'Università di Trento, Cristina Alberini,
professoressa del Centro di Neuroscienze dell'Università di New York, Lina
Bolzoni, docente alla Scuola Normale superiore di Pisa, Cesare Colosimo,
direttore dell'Istituto di Radiologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
- Policlinico Gemelli di Roma, Enrico Garaci, professore emerito
dell'Università di Tor Vergata e rettore dell'Università San Raffaele.
Allenare costantemente
il cervello, hanno affermato i vari esperti, è fondamentale e «…specialmente
per le persone non più giovani, una buona memoria si conserva anche riducendo
il rischio di arteriosclerosi, limitando il consumo di grassi, soprattutto di
origine animale, mangiando frutta e verdura, cereali e legumi; risulta importante,
inoltre, restare in contatto con le altre persone, l'interazione con gli altri
è stimolante e protettiva. Da evitare invece lo stress».
Insomma, cari amici, per
avere un cervello sempre giovane è necessario allenarlo con costanza, per
questo è molto importante non isolarsi ma vivere insieme ad altri,
interscambiando esperienze il più possibile e impegnando la mente in mille
maniere per mantenere così in forma i neuroni.
A questo proposito, per quanto all’inizio la battuta possa farci sorridere, è accertato che per allenare giorno dopo giorno il nostro cervello dobbiamo continuare a farlo “giocare”, come facevamo da ragazzi. Il gioco è costante allenamento.
A questo proposito, per quanto all’inizio la battuta possa farci sorridere, è accertato che per allenare giorno dopo giorno il nostro cervello dobbiamo continuare a farlo “giocare”, come facevamo da ragazzi. Il gioco è costante allenamento.
Si, amici, anche da grandi
il gioco è importante! Se è vero che per i bambini il gioco è fondamentale ed è
ritenuto anche una cosa molto seria, questa considerazione vale anche quando siamo diventati “grandi”,
quando si hanno un bel po’ di anni sulle spalle. Allora diamoci da fare e riprendiamo a giocare: oltre che
scrivere, leggere, e fare esercizi matematici, risolviamo cruciverba, indovinelli, rebus, sudoku, in questo modo il nostro impegno mentale riprenderà ad allenare il cervello, e si rivelerà un toccasana per
aiutarci a mantenere lucida e brillante la nostra macchina pensante, a dispetto
del tempo che passa.
Non è utopia questa,
cari amici, ma concreta realtà. Se fino a pochi anni fa si riteneva che il
cervello non si rigenerasse, che la scorta di neuroni di cui disponevamo alla
nascita potesse solo andare in diminuzione e impoverirsi senza possibilità di
essere rimpiazzata, fortunatamente si è scoperto che le cose non stanno proprio
così: il cervello ospita un certo numero di cellule staminali, in grado di dar
vita a nuovi neuroni, che di volta in volta sono in grado di compensare, almeno in parte, la
perdita delle cellule che muoiono. Ma questo non è tutto.
La cosa più importante
che si è scoperta è un’altra: non è importante solo il numero di neuroni, ma la
rete di collegamenti (le sinapsi) che si stabiliscono tra i neuroni stessi. Le sinapsi,
infatti, si formano in continuazione durante tutta la vita, grazie proprio alle
sollecitazioni, agli stimoli, che noi diamo o che riceviamo dall'esterno, e che dai neuroni vengono recepiti e messi in
pratica. La conseguenza ovvia di tutto ciò è che, se vogliamo che la nostra
macchina resti efficiente, brillante, dobbiamo fare tanta “ginnastica” mentale.
Ecco spiegato qual è il reale significato dell’allenamento quotidiano a cui dovremmo
sottoporre il nostro cervello!
Allora, amici, non
scordiamo mai che sotto il nostro cranio è custodito il nostro potente
computer, quella macchina meravigliosa, senz'altro la più sofisticata dell’universo. I suoi tecnici supervisori,
per garantirne sempre il corretto funzionamento, però, siamo solo noi! Allora prendiamocene
cura, teniamola per quanto possibile in perfetta efficienza, perchè solo così saremo in grado di dire la
nostra, sempre, fino all’ultimo istante.
Grazie, amici della
Vostra sempre gradita attenzione.
Mario
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