Oristano 28 dicembre 2024
Cari amici,
Da giovane sono stato
anch’io un grande fumatore. Iniziai, se ben ricordo, prima dei 18 anni e mi portai appresso il vizio per un periodo
di poco inferiore ai 20 anni. L’occasione per smettere me la diede il mio corpo,
che, mi segnalò una respirazione poco efficace, difficile, con sudorazioni
e altri malesseri, che mi costrinsero ad andare dallo pneumologo. Lo feci con
molta preoccupazione, e la mia fortuna fu che il medico (che era anche un
esperto radiologo) riuscì in un compito difficile: convincermi a smettere di fumare.
Ecco come.
Dopo aver fatto la
radiografia dei miei polmoni, li osservava perplesso, mentre io aspettavo di
sapere quali medicine mi avrebbe dato per risolvere il problema. Finito l'esame mi osservò senza parlare. Fui io, ad un certo punto, che gli chiesi: dottore che medicine devo prendere? Lui, sollevando lo
sguardo dalla radiografia, mi guardò senza rispondermi subito; poi, con calma,
mi rispose, in sardo: “Sa mexina sesi tui” (tradotto liberamente: la medicina sei tu). Non
compresi subito il significato delle sue parole, ma lo compresi meglio poco dopo, quando,
alzandosi e accompagnandomi alla porta, aggiunse: “Nessuna medicina può aiutarti a migliorare il tuo
stato: lo migliorerai solo smettendo di fumare! Poi, con calma, aggiunse: e, se non segui il mio consiglio, il tuo stato di salute può solo peggiorare”.
Uscii dallo studio come
un cane bastonato! Istintivamente la mano andò sulla tasca interna della giacca
per cercare le sigarette, ma non estrassi il pacchetto (fumavo allora le Muratti
Ambassador). Le parole del Dottor Toriggia risuonavano come colpi su un tamburo nella mia
testa. Come succede quando si ha paura di morire, "La paura fa 90", e io iniziai lentamente a ad entrare in panico; le parole del dottore erano macigni, e io iniziai a rendermi conto che. per porre rimedio ai problemi
fisici che mi angustiavano, l’unica via era quella di smettere immediatamente
di fumare! Insomma, capii che non avevo molte alternative: il saggio medico era stato chiaro e convincente, dicendomi senza se e senza ma che i miei polmoni era pieni di “catrame”, a causa della nicotina depositata. Gli diedi retta: nell’arco di una paio
di giorni smisi definitivamente di fumare.
Amici, ve lo dico da ex fumatore: chi fuma, il danno
maggiore la fa proprio ai polmoni, che, giorno dopo giorno, impregnandosi di nicotina,
perdono l’elasticità degli alveoli, che in poco tempo lentamente muoiono; il
respiro di conseguenza si fa più affannoso e la cattiva respirazione incide
alla grande su tutto il funzionamento del nostro corpo! Smettere di fumare è pertanto
una scelta fondamentale, che ci consente non solo di migliorare la nostra salute
respiratoria, ma anche di ridurre il rischio di altre gravi malattie. I
polmoni, che sono il primo organo-bersaglio delle sostanze tossiche contenute nelle
sigarette, beneficiano in modo significativo di questa decisione.
Ovviamente, una volta che si decide di smettere, i benefici si
ottengono in modo graduale, e molto dipende anche dalla
quantità di sigarette che abbiamo fumato in precedenza! Nel primo periodo inizia a migliorare
la respirazione, poi, successivamente, viene avviato, in un tempo variabile, il processo
di recupero, anche se alcuni danni fatti sono da considerare, purtroppo, irreversibili.
I benefici creati dallo smettere di fumare, però, risultano assolutamente
positivi e, stiamone certi, continuano per anni.
Si, amici, fin dai primi
giorni ci accorgeremo di stare meglio: la pressione sanguigna e la frequenza
cardiaca si normalizzano, i livelli di monossido di carbonio nel sangue
diminuiscono, permettendo in questo modo un migliore trasporto di ossigeno. Dopo
due settimane la circolazione sanguigna si stabilizza e le funzioni polmonari
aumentano. È in questo periodo che iniziano a ridursi tosse e affanno. A tre
mesi dall’ultima sigaretta, la capacità polmonare migliora fino al 10%,
favorendo una respirazione più efficiente.
Anche se alcune lesioni subite
dagli alveoli polmonari, come accennato prima, rimangono irreversibili,
smettere di fumare è un passo cruciale per proteggere e salvare i polmoni e
migliorare la qualità della vita. Grazie alla capacità rigenerativa del nostro
corpo, i polmoni iniziano la guarigione dalle prime settimane e continuano a
farlo per anni, dimostrando come sia sempre un buon momento smettere di fumare.
I benefici, sia a breve che a lungo termine, non sono mai trascurabili.
Amici, a parte i positivi
effetti immediati, è il beneficio a lungo termine quello che è più importante è che il
rischio di cancro ai polmoni potrebbe risultare dimezzato. Gli effetti più
significativi si osservano, infatti, nel lungo termine. A 10 anni dall’ultima
sigaretta, il rischio di sviluppare un tumore ai polmoni si riduce fino al 50%
rispetto a un fumatore. Questo è possibile grazie alla rigenerazione delle
cellule sane che rimpiazzano quelle danneggiate dal fumo.
Uno studio del Wellcome
Sanger Institute e dell’University College di Londra ha dimostrato che nei
polmoni degli ex fumatori si registra un aumento delle cellule sane, capaci di
riparare il DNA e ridurre drasticamente il rischio di mutazioni tumorali.
Questa rigenerazione è il risultato dell’attività di cellule geneticamente sane
che si moltiplicano per sostituire quelle danneggiate, soprattutto nel
rivestimento delle vie aeree. L'indagine è stata pubblicata sull'American
Journal of Preventive Medicine. Dai calcoli dei ricercatori del Michigan è
emerso che l'eliminazione del fumo, anche in età avanzata, è in grado comunque
di allungare la vita!
Insomma, amici, anche una
decisione tardiva può essere davvero positiva: gli effetti dell'eliminazione
del fumo, anche se avvenuta quando si è avanti con gli anni, consentono di aumentare
la longevità. Si, amici, lo studio ha evidenziato che anche per chi è un
fumatore sin da giovane e smette poi sui 65 anni, è probabile che possa aumentare
la durata della sua vita del 23%. Resta però il fatto che per i fumatori da
oltre 30 anni e sulla cinquantina il rischio di morte è più alto del 21%
rispetto ai non fumatori.
Cari amici, da ex
fumatore posso dire a Voi lettori, che sono stato davvero fortunato a smettere
di fumare. Ci sono riuscito grazie ai consigli di un grande medico, che non
smetterò mai di ringraziare! Chiudo riportandovi un piccolo particolare. Mi
capitò di incontrare il Dottor Toriggia dopo molti anni da quella visita
importante che mi salvò dal fumo, quando sia Lui che io eravamo ormai andati in pensione, e, fermatomi a salutarlo, lo ringraziai
ancora, confessandogli, con grande franchezza, che era stato lui l’artefice della mia difficile decisione: era stato Lui, spaventandomi all’inverosimile, a darmi la forza
di smettere di fumare!
A domani.
Mario
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