Oristano dicembre 2024
Cari amici,
Il “NASTURZIO” o Crescione
d'acqua (Nasturtium officinale W.T.Aiton, 1812) è una pianta perenne della
famiglia delle Brassicacee. Vegetale che cresce spontaneo, vive lungo lenti corsi
d'acqua e in terreni semisommersi e acquitrinosi; predilige i luoghi ombrosi.
Il nome proviene dal latino crescere, ed è conosciuta con numerosi nomi comuni:
agretto, allegretto, arbuletta, ascione, erba da scorbuto, gressa, grisso,
nasturzio acquatico. Il Nasturzio è strettamente imparentata con cavoli,
cavolini e ravanelli, e deve il suo nome scientifico Nasturtium officinale,
dagli antichi romani (in latino la parola significa “storcere il naso”.
Ho avuto a che fare con
questo vegetale fin da piccolo e vi spiego come. Negli anni 50/60 del secolo
scorso si vivevano ancora i postimi della 2^ guerra mondiale (terminata nel 1945) e, quanto
ad alimentazione, mancavano tante cose per nutrirci. I ragazzi che crescono hanno di solito
sempre fame e, essendo il mio paese, Bauladu, allocato proprio sulle rive del rio Cispiri (un affluente del Tirso), nelle scorribande tra ragazzi si andava
al fiume - d’estate per fare il bagno - e negli altri periodi per passatempo.
Ebbene, per calmare i morsi della fame, il Nasturzio era il vegetale preferito,
in quanto, oltre che calmare la sete, riempiva in qualche modo lo stomaco che brontolava in continuazione richiedendo cibo! Allora di certo non conoscevo tutte le sue eccellenti qualità,
che ora, invece vado a descrivervi, cari lettori.
Questa pianta perenne acquatica,
alta 20-80 cm., ha il fusto, cavo, e, nella sua parte inferiore rimane
strisciante nell’acqua. Le foglie sono pennate, costituite da 1-4 paia di
foglioline arrotondate e da una fogliolina terminale spesso più grande; di
colore verde scuro e carnose, le foglie restano verdi anche d’inverno. I fiori,
piccoli e raccolti in brevi racemi, sono formati da 4 sepali e 4 petali
disposti a croce; i petali sono bianchi e lunghi 3,5 - 5 mm, circa il doppio
dei sepali. I 6 stami, i cui 2 esterni sono più corti, sono gialli. Fiorisce da
maggio ad agosto. I frutti sono silique cilindriche, lunghe 13-18 mm,
contenenti piccoli semi ovali disposti in 2 file.
Dal sapore un po' pizzicante, ma alquanto piacevole, le foglie del nasturzio sono utilizzate prevalentemente per
insaporire i primi piatti, dato il loro carattere leggermente piccante, mentre
il frutto è impiegato spesso come surrogato del cappero. Ma vediamo più da
vicino come poter cucinare al meglio tutte le parti di questa pianta così
versatile. Le Foglie. Come per le verdure a foglia verde, anche il
nasturzio si presta benissimo per la preparazione di frittate o per arricchire
dei tramezzini con ripieno a base di formaggio. Ma le foglie del nasturzio sono
impiegate ottimamente anche nella realizzazione di dessert, soprattutto nei
sorbetti o nelle composte a base di rabarbaro o fragole.
I Fiori. La
spiccata cromaticità dei fiori del nasturzio li rende perfetti per decorare e
abbellire ogni tipo di pietanza. Se però volete gustare i fiori di questa
pianta, potete utilizzarli come condimento per i cibi saltati in padella o come
ripieno di ravioli o paste fresche: le note lievemente piccanti si abbinano
perfettamente alla carne e al burro, quindi sì a primi piatti a base di sughi
bianchi o rossi fortemente aromatizzati. I Frutti soni ideali per l'utilizzo fresco in insalate o per aromatizzare l’aceto che userete come
condimento. L’elevata somiglianza con i capperi rende i frutti del nasturzio
perfetti per essere conservati sotto olio e sale. Potete anche utilizzare i
semi ormai maturi, lasciandoli essiccare per poi tostarli e macinarli come il
pepe.
Il Nasturzio, secondo gli
esperti, è la verdura più sana al mondo. Dal sapore pungente e pepato, quasi un
incrocio tra la rucola e il rafano viene consumato da oltre tre millenni. Era
un ingrediente base nelle antiche civiltà greca, persiana e romana. Come afferma
la dottoressa Amy Lee, responsabile della nutrizione di Nucific, questo
vegetale è ricco di vitamina A e
potassio e contiene più vitamina C di un'arancia; per questo motivo ha degli enormi,
benefici per la salute. La dottoressa Lee suggerisce di non cuocerlo troppo.
“Più a lungo si cuociono le verdure, più le vitamine si disperdono; le vitamine
si infiltrano nel liquido di cottura e si rimane con quel poco che resta nelle verdure e nient'altro”.
Prima di chiudere questa
riflessione ricordo ai lettori che, come per tanti altri vegetali, il consumo
di quelli non troppo noti, come in questo caso il Nasturzio, va fatto in
quantità moderate; in questo modo si possono
evitare eventuali effetti collaterali. Tuttavia, poiché quest’erba stimola la
digestione e ha proprietà diuretiche, può causare un leggero effetto lassativo
se assunto in grandi quantità. In caso di gravidanza o allattamento, è sempre
consigliato consultare il medico prima di utilizzarlo regolarmente.
Cari amici, certo che,
quando da bambino cercavo il Nasturzio sulle rive del rio Cispiri per sedare la mia
fame, tutte queste cose proprio non le sapevo!
A domani.
Mario
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