sabato, giugno 19, 2021

LA LUFFA: LA SPUGNA NATURALE CHE PUOI REALIZZARE A CASA. AD ORISTANO GLI OPERATORI DEL CEAS E GLI UTENTI DEL CENTRO GIOVANI HANNO DISTRIBUITO LE PIANTINE DA PORTARE A CASA PER COLTIVARLE.


Oristano 19 giugno 2021

Cari amici,

Ieri 18 giugno (dalle 9 alle 13) in Piazza Eleonora ad Oristano un gruppo di giovani del Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità CEAS ARISTANIS, in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano e il Centro di aggregazione giovanile Spazio Giovani “Flavio Busonera”, hanno organizzato una mattinata di sensibilizzazione ambientale. Per realizzare l’evento hanno utilizzato una pianta davvero ecologica, la “LUFFA”; nel gazebo avevano cassette di piccole piantine che sono state donate ai cittadini invitandoli a portarle a casa e coltivarle. Le piantine sono state distribuite anche ai dipendenti del Comune. Ma perché è stata portata in piazza proprio la Luffa?

La Luffa cylindrica o Luffa aegyptica è una pianta della famiglia delle cucurbitacee, stretta parente di zucchine e cetrioli e pure dell’anguria; originaria dell’Asia è una pianta molto conosciuta e coltivata in Oriente. Questo vegetale ha un frutto simile al cetriolo, con la particolarità che a maturazione avvenuta la polpa diventa solida ed elastica, una vera e propria spugna vegetale naturale: anallergica, atossica e completamente biodegradabile; dopo l’uso, infatti, può essere gettata con l’umido e diventa compost. Certamente chi di noi coltiva questa pianta nell’orto, non lo fa certo per mangiare i frutti, anche se sono commestibili, ma per ricavarne spugne naturali, ecologiche ed economiche. Credetemi, vale davvero la pena provare questa curiosa coltivazione!

Si, amici, la luffa, oltre che ecologica, è pure commestibile, anche se, come facciamo per le solite zucchine, occorre raccogliere il frutto giovane e molto tenero. Certo, rispetto alla zucchina, il frutto anche acerbo della luffa è meno buono (è meno dolce con venature amare), per cui vi posso assicurare che non ha mai riscontrato una grande preferenza in campo alimentare, ovvero una grande diffusione come verdura. Comunque, chi ha la curiosità di provare la luffa in cucina, può aggiungerla nelle zuppe di verdura, nelle minestre vegetali oppure friggendola a rondelle, magari impanata.

Coltivare la luffa, come del resto si fa con le zucche  e le zucchine, richiede l’utilizzo di un terreno ben concimato, in quanto si sviluppa molto e fa frutti grandi; la luffa non ama il freddo e predilige le posizioni soleggiate. La semina si fa in primavera (marzo, aprile, maggio), anche se si può seminare in vasetti o comprare la piantina in vivaio. Essendo la luffa una pianta rampicante, occorre un sostegno su cui si possa arrampicare, una rete andrà benissimo, in quanto il sostegno deve essere resistente, tenendo conto che i frutti che si formeranno sono abbastanza pesanti (quanto un cetriolo di buona dimensione).

La luffa può essere coltivata anche da chi abita in città, sul balcone o in terrazzo, utilizzando un buon vaso capiente; serve poi ovviamente un sostegno dove il rampicante si possa sviluppare. Per coltivare la luffa sul balcone bisogna usare un terriccio ricco di nutrimenti e predisporre un drenaggio (ghiaia o argilla espansa) sul fondo del vaso per evitare ristagni. Per il resto la coltivazione della luffa sul balcone è analoga a quella nell’orto. Mentre la zucchina si mangia quando è acerba, se volete utilizzare la luffa per le sue spugne, il frutto deve esser fatto maturare sulla pianta, quando da verde è diventato marrone e secco.

Una volta raccolto il frutto si lascia ulteriormente seccare per qualche giorno, si elimina la buccia e si ricava l’interno, che è la spugna naturale. Per sbucciarla conviene tagliare il picciolo. Per ottenere la spugna bisogna prendere l’interno del frutto essiccato e pulirlo dai semi e dalle impurità: per farlo il metodo migliore è lasciarlo macerare in acqua e poi schiacciarlo più volte, e, se necessario, ripetendo la macerazione. I semi, messi da parte, potrete poi piantarli l’anno successivo.

Cari amici, come detto il risultato è una spugna ipoallergenica, completamente naturale ed ecologica. Si può usare per la cura del corpo, sotto la doccia, nei massaggi e con funzione esfoliante, oppure per la pulizia della casa. Quando la spugna è rovinata dall’uso si butta nell’umido o nel mucchio del compost, trattandosi di materiale 100% organico! Io sono stato venerdì scorso in piazza Eleonora e ho preso una piantina di luffa; l’ho messa a dimora in un vaso grande e spero di poter raccogliere i primi frutti: non per mangiarli ma per provare la gioia di farmi da solo la prima spugna ecologica!

Grazie amici lettori. A domani.

Mario

 

1 commento:

Ilaria Rosiello ha detto...

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