Oristano 23 Novembre 2018
Cari amici,
In tanti hanno
conosciuto e apprezzato il grande Comandante Giovanni Camedda, una vera e
propria leggenda della marineria della Sardegna; le sue imprese al comando sia del
rimorchiatore “Vincente” che come pilota del porto, hanno consentito di salvare
numerose vite umane. Egli è stato il protagonista di centinaia di salvataggi
impossibili, portando in salvo almeno 600 persone e oltre 80 navi nel corso
delle bufere che il maestrale scatena spesso nel Mar di Sardegna e nel Golfo
dell’Asinara. Coraggio, ardimento, sprezzo del pericolo e notevole perizia
marinaresca sono tutte doti che hanno fatto del Comandante Giovanni Efisio
Camedda un eroe d’altri tempi. Una vita dedicata a combattere contro il mare,
nonostante, lo ha confessato Lui stesso, non avesse mai imparato a nuotare!
L’orgoglio di Cabras
nei confronti di quest’uomo, col tempo è diventato qualcosa di leggendario;
innumerevoli gli attestati ricevuti, tra i più importanti il “Premio Guida”, la
massima onorificenza assegnatogli da un organismo internazionale, poi il grande
riconoscimento da parte del Consiglio Superiore della Marina Mercantile con
“L’Avanti Tutta”, la cittadinanza onoraria dei Comuni di Arborea e Nurachi, le
medaglie d’oro conferitegli dalle Amministrazioni Provinciali di Cagliari,
Sassari e la targa al merito della Provincia di Oristano, il titolo di
Cavaliere della Repubblica prima, Ufficiale poi e infine Commendatore al merito
della Repubblica Italiana e della Repubblica Spagnola; senza dimenticare la
medaglia d’argento conferitagli dal Consiglio Superiore delle forze armate.
Ebbene, amici, alcuni
giorni fa un altro cabrarese è salito agli onori della cronaca marinaresca: il
Tenente di Vascello Antonello Piras, 35 anni, di Cabras, Comandante
dell’Ufficio circondariale marittimo di Santa Margherita Ligure; Piras, durante una furiosa tempesta che imperversava nel mar Ligure, ha messo in
salvo ben 6
persone che si trovavano in balia delle onde. Impegnato con i suoi uomini della
Capitaneria nelle drammatiche ore in cui imperversava una violenta mareggiata
che ha devastato alcuni porti della golfo del Tigullio, in Liguria, insieme ai
suoi uomini dell’Ufficio circondariale marittimo di Santa Margherita Ligure, non
ha esitato a fare quanto possibile per salvare delle vite umane in pericolo.
Uomo di mare provetto,
il Comandante Piras, capo del Circomare ligure, ha dimostrato ardimento e sprezzo del pericolo, rendendosi protagonista di
un’azione perigliosa e difficile. Era il 29 di Ottobre e, da esperto
conoscitore del mare, viste le condizioni del tempo, non esitò a dare l’ordine di
evacuazione dell’ufficio del Circomare di Santa Margherita Ligure, pochi attimi
prima che venisse investito e spazzato via da onde alte 12 metri. Poi, salito a
bordo della motovedetta, si è diretto senza paura a cercare di soccorrere e
salvare quelle sei vite umane in pericolo. Non pago del salvataggio effettuato
si è successivamente messo a disposizione per trasportare i bambini che da
Portofino si recano a Santa Margherita per frequentare la scuola, considerato
il pessimo stato in cui erano state ridotte le strade.
Cari amici, un gran bel
gesto di coraggio, ardimento e dedizione al lavoro, durante le difficili giornate
che nel periodo scorso hanno sconvolto le coste italiane. In Liguria oltre 200
yacht e imbarcazioni sono risultate danneggiate o addirittura affondate, con danni
su tutto il litorale: da Santa Margherita Ligure a Rapallo, da Portofino a
Chiavari, da Lavagna a Riva Trigoso, dove si trova anche un altro nostro conterraneo,
anche lui schierato in prima linea: Alessandro Sanna, originario di Oristano,
responsabile dell’Ufficio locale marittimo.
Ecco, cari lettori, la
grande e meritoria funzione delle Capitanerie di Porto, i cui uomini del corpo
non si risparmiano, giorno e notte, per salvaguardare la vita umana di chi va
per mare.
Anche Oristano, con la sua Capitaneria, svolge questa grande funzione,
dimostrando sempre attenzione e dedizione al servizio, perché il mare con la
sua forza e la sua bellezza è un bene inestimabile, ma va sempre temuto e
rispettato, cosa che dovremmo fare tutti, anche d’estate, quando spesso
dimentichiamo i suoi pericoli, mettendo la vita a repentaglio la nostra vita e
quella di altri. È grazie a uomini come il grande Comandante Camedda e il
Tenente di Vascello Piras, che spesso si riesce a rimediare alle manchevolezze
nostre e a quelle della natura. Un sincero grazie a Voi tutti, uomini di mare, per
la Vostra grande capacità e il Vostro altruismo.
A domani.
Mario
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