martedì, febbraio 06, 2018

LEGGERE: PERCHÉ È UTILE E NECESSARIO? PERCHÈ LA LETTURA ALIMENTA NEL MODO GIUSTO IL NOSTRO CERVELLO, ARRICCHENDO COSTANTEMENTE IL NOSTRO BISOGNO DI CONOSCENZA.



Oristano 6 Febbraio 2018
Cari amici,
Leggere mi è sempre piaciuto. Sarà perché sono nato curioso, ma la sola vista di un libro, magari arricchito da una suggestiva copertina, fa scattare in me un immediato desiderio di prenderlo in mano: per aprirlo, sfogliarlo, leggerlo. A prescindere dalla mia innata curiosità, i buoni motivi per leggere un libro non mancano di certo! È noto da sempre che leggere ci regala tutta una serie di benefici, non ultimi quelli per la nostra salute. Il grande Umberto Eco, semiologo, filosofo, scrittore, accademico e bibliofilo italiano, autore di libri famosi (fra i più noti “il nome della rosa”) ebbe occasione di scrivere che “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria”.
Umberto Eco col suo messaggio ha inteso ammonire chi legge poco o niente, invitandolo a farlo! Perché è attraverso i libri che possiamo “vivere” anche altre vite, oltre la nostra; leggendo un libro o una storia, ci immedesimiamo nei personaggi, nelle vicende raccontate; siamo catapultati in luoghi e situazioni che ci portano a scoprire cose che mai avremo potuto nemmeno immaginare! Leggere, insomma, è un continuo apprendere, informandosi ed emozionandosi!
La lettura, cari amici, non è solo un passatempo ma è molto altro. Si, perché non è solo uno degli hobby più amati al mondo, ma un mezzo in grado di regalarci una miriade di benefici da non perdere. Vediamo insieme, allora, quali i più importanti, buoni motivi che ci dovrebbero spingere a leggere un libro. Sono davvero tanti. Proviamo a vederne qualcuno.
Se partiamo dal punto di vista psicologico, leggere (è un fatto comprovato), riesce a sviluppare dentro di noi un’empatia superiore alla media: chi legge risulta più capace di comprendere le situazioni, i gesti e gli stati d’animo degli altri; chi legge abitualmente è in grado di intrattenere relazioni sociali nettamente migliori. Gli studi effettuati sull’argomento hanno messo in luce che leggere scatena nel nostro cervello reazioni di grande positività. La lettura rilassa la mente, aiutandoci ad abbassare i nostri livelli di stress. Durante la lettura, un aumento del flusso sanguigno nella zona celebrale stimola la produzione dei feromoni, il battito cardiaco rallenta e si abbassa il livello di cortisolo, noto come ormone dello stress.
Secondo i neurologi dell'Università di Stanford in California, che hanno sottoposto un campione di lettori a “risonanza magnetica” mentre erano impegnati nella lettura di alcuni brani di Jane Austen (autrice del libro "Orgoglio e pregiudizio"), hanno appurato un buon aumento del flusso del sangue al cervello, decretando che quando siamo impegnati a leggere con interesse, riusciamo a coordinare meglio le nostre funzioni cognitive complesse e multiple. Insomma, è come se allenassimo il nostro cervello, facendogli compiere della vera e propria ginnastica.
Pensate, amici, che leggere con continuità ci porta anche a comprendere meglio gli altri, calandoci più facilmente nei loro panni, incrementando il livello di empatia e comprensione verso il prossimo. La lettura di un buon libro ci aiuta a coltivare l'immaginazione e a vivere i sentimenti altrui come se fossero i nostri. Che dire poi della serenità che ci crea la lettura di un buon libro prima di andare a dormire? Rilassarsi con un buon libro, come è dimostrato da numerosi studi, facilita il nostro riposo notturno, influendo positivamente l’organismo e conciliandoci il sonno con leggerezza.
Col passare degli anni, poi, quando viviamo la così detta “Terza Età”, leggere con continuità significa tenere in allenamento costante i nostri neuroni: il nostro cervello, se lo abituiamo alla lettura, rimane più giovane e dinamico. Leggere rafforza le nostre capacità intellettive, allena la memoria e potenzia la fantasia, tanto da costituire una forma di prevenzione da malattie degenerative come l'Alzheimer, cosa accertata da diversi studi.
Cari amici, un buon libro è come un caro e fedele amico, che ci invoglia anche a stare di più e meglio con gli altri. I dati di una recente ricerca effettuata sul territorio europeo hanno rivelato che chi legge mostra maggiore attenzione alla vita degli altri, maggiore sensibilità ai problemi importanti come l'ecologia e l’ambiente, assimilando e rispettando meglio le regole di civiltà, sempre più utili per una globale e pacifica convivenza collettiva.
I libri sono da considerarsi come una grande enciclopedia della cultura nel mondo. Le pagine di un libro riescono a unire persone lontane che mai si conosceranno fisicamente ma con le quali entriamo in relazione di pensiero, spesso condiviso, consentendoci di assimilare culture e tradizioni lontane dalla nostra. Leggere è come indossare i panni di altri personaggi, nei quali ci immedesimiamo. Man mano che scorriamo le pagine entriamo in un altro mondo, a noi prima sconosciuto; viviamo con altri popoli storie e avventure, condivise o combattute, reali o immaginarie, mettendoci, seppure virtualmente, nei panni degli altri.
Leggere, cari amici, è apprendere giorno dopo giorno sempre nuove lezioni di vita, capaci non solo di ampliare la nostra conoscenza, ma anche di aiutarci a combattere la diversità, il razzismo, l’individualismo innato che alberga nell’uomo. Con la lettura ampliamo ogni giorno anche la nostra conoscenza linguistica; leggere aumenta costantemente il nostro vocabolario, ci permette di migliorare la nostra terminologia, la capacità espressiva e anche l’apprendimento di altre forme linguistiche.
Amici cari, termino questa mia riflessione rivolgendovi un grande, affettuoso invito: leggete, leggete quanto più potete, perchè chi legge si sente (molto di più di quelli che non leggono) un vero e consapevole “Cittadino del mondo”. 
Le nostre letture quotidiane altro non sono che una grande lezione di vita: capace di combattere il razzismo, farci andare oltre le diversità, in grado di aumentare la nostra sensibilità nei confronti degli altri, anche di chi è diverso. Il libro è quel ponte che ci consente di raggiungere tutti i popoli, anche i più lontani, creando, almeno virtualmente quell’unione tanto auspicata, quell’unico, fraterno, villaggio globale.
A domani.
Mario


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