lunedì, aprile 28, 2014

IL SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA OGGI: L’ANTICO ORDINE HA MANTENUTO NEL MONDO LA SUA FUNZIONE OSPEDALIERA ORIGINARIA CHE L’HA SEMPRE CARATTERIZZATO.



Oristano 28 Aprile 2014
Cari amici,
l’Ordine di Malta, come ho avuto occasione di dire nella parte precedente, è uno dei pochi Ordini nati nel Medioevo ancora attivo. Tale circostanza si deve al fatto che non tutti gli altri Ordini cavallereschi avevano la funzione ospedaliera che caratterizzava l’Ordine di Malta. Una volta scomparsa la motivazione militare che li giustificava, è anche venuta meno la loro ragion d’essere.
I cavalieri del Sovrano militare ordine di Malta (SMOM), oggi operante, sono la regolare prosecuzione di quei dai Cavalieri rimasti in Italia sotto la protezione della Chiesa cattolica. Eredi di quel Gran Maestro quale fu fra' Ferdinando von Hompesch. Egli "abdicò" in favore dello zar Paolo I, alla cui morte Papa Pio VII nominò Gran Maestro fra' Bartolomeo Ruspoli; dopo di Lui, fu il turno di fra' Giovanni Battista Tommasi, il quale stabilì la sede dell'ordine a Messina ne1803. Oggi lo SMOM è un Ordine religioso cavalleresco, canonicamente dipendente dalla Santa Sede e con finalità assistenziali, riconosciuto “sovrano” per la sua antica origine, accettata sia da una parte della dottrina che dalla giurisprudenza italiana e da gran parte della Comunità Internazionale che gli riconosce la qualifica di “soggetto di diritto internazionale”, anche se ormai privo del requisito della territorialità. Questo riconoscimento di “Stato senza terra” gli deriva dal fatto di aver governato un tempo Rodi e poi, fino alla fine del Settecento, Malta.
Attualmente  lo S.M.O.M. è in possesso delle sua propria bandiera, della Costituzione, ha un rappresentante (il Gran Maestro) con il rango di un capo di Stato e organi esecutivi e giuridici;  intrattiene, inoltre, autonome relazioni diplomatiche con oltre cento nazioni e con le varie Organizzazioni Internazionali. Ha facoltà di concludere accordi con altri soggetti di diritto internazionale (Stati, Organizzazioni Internazionali, Chiesa Cattolica), lavorando in stretto rapporto con essi per svolgere compiti assistenziali e sanitari in diversi Paesi del mondo, oltre che in difesa della fede cristiana.
Lo S.M.O.M. è l'unico Ordine cavalleresco che gode di un posto di "Osservatore" alle Nazioni Unite, proprio perché ha mantenuto il rango e le prerogative di uno “Stato autonomo”. Dallo SMOM dipendono numerose associazioni nazionali che riuniscono i cavalieri e le dame a seconda del loro Paese di residenza; nel caso dell'Italia tale associazione è l'Associazione dei cavalieri italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta, dalla quale dipendono un corpo militare ausiliario comandato da un generale dell'Esercito Italiano, il Corpo militare dell'ACISMOM, e il Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta (CISOM), fondato nel1970 per prestare soccorso in occasione di calamità, che opera in stretta collaborazione con il Dipartimento italiano della protezione civile.
Dal 1834 l'Ordine ha sede a Roma in via Condotti, presso piazza di Spagna. Come Ente Sovrano riconosciuto dallo Stato Italiano, la sua sede - il Palazzo Magistrale - e la villa di Santa Maria del Priorato sull'Aventino godono dello status di extraterritorialità. L'attuale Rappresentante dell’Ordine è il principe e Gran Maestro Fra Matthew Festing, eletto nel 2008. 
Il suo motto è Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (traduzione dal latino: Testimonianza della fede e aiuto ai poveri). L'Ordine batte una sua moneta numismatica, lo scudo maltese, immatricola veicoli con targa SMOM, concessa dal Ministero della Difesa italiano, emette i suoi passaporti e celebra la sua festività nazionale il 24 Giugno, festa della Natività di San Giovanni Battista. Emette anche francobolli propri: fino al 2004 con il valore facciale espresso in grani, tarì e scudi, successivamente in Euro, a partire dal 1º gennaio 2005. I francobolli vengono utilizzati nella corrispondenza tra le sedi romane dello SMOM, che precedentemente utilizzavano francobolli della Repubblica Italiana.
L’Ordine svolge oggi le sue attività mediche ed umanitarie in oltre 120 Paesi del mondo attraverso i suoi Priorati, le Associazioni nazionali e l'Agenzia internazionale Malteser International. Gestisce un ospedale a Betlemme e uno a Roma, l'ospedale San Giovanni Battista, con 240 posti letto, oltre a diversi poliambulatori a Roma, Napoli e Pozzuoli; fanno capo all’Ordine anche Istituti per anziani e disabili, corpi di soccorso e servizi di ambulanze. L'Associazione dei cavalieri italiani (ACISMOM) per “mobilità sanitaria” riceve annualmente una quota del Fondo Sanitario Nazionale (FSN). Anche le relazioni con la Repubblica di Malta sono oggi di buon livello. Il 21 giugno 1991 è stato stipulato tra l'Ordine e la Repubblica di Malta un accordo per la ristrutturazione e l'utilizzo del forte di Sant'Angelo da parte dell'Ordine e il 5 dicembre del 1998 in base ad un ulteriore accordo la Repubblica di Malta ha messo per 99 anni il forte a disposizione dell'Ordine. Il luogo gode del diritto di extraterritorialità ed è sede di numerose riunioni dei cavalieri, anche a livello internazionale. Nel forte ha sede l'"Accademia Internazionale Melitense".
In base al sesto articolo della Carta Costituzionale, la bandiera dell'Ordine reca una croce latina bianca in campo rosso, mentre lo stemma dell'Ordine riporta la stessa croce latina in campo ovale rosso contornata da un rosario ed è sovrastato dal manto principesco sostenuto da una corona. A sua volta, in base all'articolo 242 del Codice Melitense, l'emblema per le attività ospedaliere è costituito dalla croce bianca a otto punte su scudo rosso, il simbolo popolarmente più conosciuto come Croce di Malta. La sede governativa dell'Ordine è nel Palazzo Magistrale a Roma in via Condotti, residenza del Gran Maestro, mentre altre sedi nella stessa città sono la Villa magistrale sull'Aventino e la Casa dei Cavalieri di Rodi su via della Salita del Grillo, alle spalle di via dei Fori Imperiali. Tutte le sedi godono del diritto di extraterritorialità: non si tratta di territorio appartenente all'Ordine, ma affidato senza vincoli dallo Stato, come avviene normalmente per le ambasciate.
L'Ordine, presente direttamente in 54 paesi del mondo, si compone di 6 Gran Priorati, 6 Sotto-Priorati, responsabili di numerose Delegazioni. In Italia l'Ordine è diviso in tre Priorati: il Gran Priorato di Roma, il Gran Priorato di Lombardia e Venezia ed il Gran Priorato di Napoli e Sicilia. Da questi dipendono diverse Delegazioni presenti in numerose città italiane. L'Ordine di Malta, pur non esercitando sovranità territoriale, ha tuttavia una propria "popolazione" di circa 13.000 tra cavalieri e dame, cioè persone dedite a curare i poveri e a testimoniare la fede cristiana in stretta collaborazione con la Chiesa cattolica. L'Ordine svolge oggi la propria azione umanitaria nei 120 paesi dove è presente, attraverso l'opera diretta  suoi membri, di 80.000 esperti volontari e di 20.000 dipendenti, molti dei quali medici o paramedici.
Gli appartenenti all'Ordine si dividono in tre "ceti" e tutti devono conformarsi agli insegnamenti dettati dalla Chiesa e partecipare alle attività assistenziali dell'Ordine. Al "primo ceto" appartengono i cavalieri di giustizia, detti anche "professi", e i cappellani conventuali professi che devono emettere la professione dei voti di povertà, di castità e d'obbedienza. Ognuno di essi è quindi un religioso a pieno titolo, anche se non sono obbligati a fare vita comune. I membri appartenenti al "secondo ceto" si obbligano, con una speciale promessa ("di obbedienza"), vincolante in coscienza, ad una vita tendente alla perfezione cristiana, secondo il proprio stato, nello spirito dell'Ordine e nell'ambito delle sue opere, in conformità della propria vocazione e delle direttive dei legittimi superiori. Gli appartenenti sono suddivisi in tre categorie:
1) cavalieri e dame di onore e devozione in obbedienza;
2) cavalieri e dame di grazia e devozione in obbedienza;
3)cavalieri e dame di grazia magistrale in obbedienza.
Il "terzo ceto" è costituito dai membri laici che non emettono voti religiosi, né promessa, ma vivono secondo i princìpi della Chiesa e dell'Ordine. Questi sono suddivisi in sei categorie:
1) cavalieri e dame di onore e devozione
2) cappellani conventuali ad honorem
3) cavalieri e dame di grazia e devozione
4) cappellani magistrali
5) cavalieri e dame di grazia magistrale
6) donati e donate di devozione.
Le due categorie che esigono ancora la presentazione delle prove nobiliari sono quelle "di onore e devozione" e di "grazia e devozione". Per essere ammessi tra i cavalieri di onore e devozione, occorre infatti possedere e dimostrare la nobiltà d’origine (tipo 4/4 di nobiltà per 200 anni, oppure 300 anni di nobiltà paterna +… e cosi via).
La nuova carta costituzionale dell'Ordine, promulgata nel 1997, prevede che tutte le alte cariche dell'Ordine (il suo "governo", sia centrale che periferico) sono "preferibilmente" occupate da cavalieri professi (per i quali non è più richiesta necessariamente la presentazione delle prove nobiliari), tuttavia le cariche principali e la maggioranza delle cariche di governo a livello centrale continuano ad essere riservate ai membri del primo ceto, in possesso delle prerogative per l'ingresso nella categoria di onore e devozione o di grazia e devozione. Oggi la maggioranza dei cavalieri e delle dame dell'Ordine appartiene comunque a ceti non nobili. Le azioni messe in atto dall'Ordine sono governate dalla sua Carta Costituzionale e dal Codice.
Il capo supremo dell'Ordine è il Gran Maestro (dal 2008 il principe Fra Matthew Festing), che è eletto a vita dal Consiglio Compito di Stato. I votanti del Consiglio comprendono i membri del Sovrano Consiglio, altri funzionari e rappresentanti dei membri dell'Ordine. Il Gran Maestro nell'esercizio del potere esecutivo è assistito dal Sovrano Consiglio, il governo dell'Ordine. Il Sovrano Consiglio è eletto dal Capitolo Generale, il corpo legislativo dell'Ordine, che si riunisce ogni cinque anni. Comprende sei membri e quattro ministri: il Gran Commendatore, il Gran Cancelliere, il Grande Ospedaliere ed il Ricevitore del Comun Tesoro. Il Gran Commendatore è il superiore religioso dei cavalieri professi e dei cavalieri e dame in obbedienza e ricopre la carica di "Luogotenente ad interim" in caso di morte, di rinuncia o di impedimento permanente del Gran Maestro. Il Gran Cancelliere è responsabile dell'amministrazione dell'Ordine e ricopre il ruolo di ministro degli interni e degli esteri. Il Grande Ospedaliere coordina le attività umanitarie e riunisce le cariche di ministro della sanità, degli affari sociali, dell'azione umanitaria e della cooperazione internazionale. Il Ricevitore del Comun Tesoro è il ministro delle finanze e del bilancio.

Le finanze dell'Ordine sono controllate dalla Camera dei Conti, che è composta da un presidente e quattro consiglieri titolari, tutti eletti dal Capitolo Generale. Il potere giudiziario è esercitato dai tribunali di prima istanza e di appello, formati da giudici nominati dal Gran Maestro e dal Sovrano Consiglio tra i membri dell'Ordine esperti di diritto. Infine, va ricordata la figura del Cardinale Patrono, incaricato di promuovere gli interessi spirituali dell'Ordine e dei suoi membri, e delle relazioni tra la Santa Sede e l'Ordine di Malta. Questa carica è stata occupata, dall'8 maggio 1993 all'11 gennaio 2009, dal forlivese Pio Laghi. Il 30 novembre 2010, papa Benedetto XVI ha nominato patrono del Sovrano ordine militare di Malta il cardinale Paolo Sardi.
Che dire, cari amici, l’Ordine di Malta, sopravvissuto a secoli di battaglie per la Terra Santa è ancora oggi una grande realtà fatta di assistenza ai bisognosi. Battaglie che oggi non vengono più combattute con la spada, ma con gli strumenti pacifici della lotta contro le malattie, la miseria, l’emarginazione e l’intolleranza, e con la testimonianza e la difesa della fede cattolica. Una realtà che continuerà a camminare sul sentiero tracciato per molti secoli ancora.

Il prossimo Ordine che tra qualche giorno esamineremo è l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (O.E.S.S.G.), il primo ad essere stato costituito, dopo la prima crociata, da Goffredo di Buglione.
Grazie, cari amici,  dell’attenzione che mi riservate.
Mario 

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