domenica, maggio 02, 2021

LA RESA DI MAURO MORANDI: DOPO 32 ANNI, ANGUSTIATO DALLA BUROCRAZIA, HA DECISO DI ABBANDONARE L'ISOLA DI BUDELLI.

Uno sguardo...prima dell'addio

Oristano 2 maggio 2021

Cari amici,

Le lotte, purtroppo, non finiscono come nelle favole “E vissero tutti felici e contenti”. Spesso a soccombere è il piccolo “Davide”, non certo il “Golia”, rappresentato, come in questo caso, dalla rigida legge e dalla burocrazia, che non perdona  mai e che non concede “eccezioni”, seppure a volte più che giustificate. Oggi voglio parlare nuovamente con Voi di Mauro Morandi, il solitario abitante della più bella isola dell’arcipelago della Maddalena, Budelli, perla incantevole con una spiaggia che tutti al mondo vorrebbero visitare: la sua spiaggia rosa. La storia di Mauro comincia in questo paradiso 32 anni fa.

Sulla storia di questo personaggio, definito anche il “Robinson Crusoe” dell’Arcipelago de La Maddalena, ho avuto già occasione di scrivere un post su questo blog in data 2 dicembre del 2018, quando ricevette dall’Ente Parco l’avviso di sfratto e l’ordine di lasciare l’isola di Budelli. Chi è curioso può andare a leggere, o rileggere quanto allora scrissi, cliccando sul seguente link: http://amicomario.blogspot.com/2018/12/mauro-morandi-avviso-di-sfratto-al.html.

L’uomo, che era arrivato nell’isola nel 1989, era approdato casualmente a Budelli; la sua intenzione, schifato da una vita assillante, era quella di abbandonare il mondo per trascorrere una vita da eremita, dopo essere stato docente di Educazione fisica, oltre che ex atleta; Morandi, originario di Modena, non sopportando una vita caotica e alienante, era alla ricerca di una vita di riflessione interiore, di semplicità, rude e spartana. Una decisione lucida, seppure sofferta la sua, quella di vivere “fuori dal mondo comune”, dove noi siamo costantemente e caoticamente immersi.

La scelta di Budelli fu del tutto casuale; mentre era con amici su un catamarano in navigazione per raggiungere la Polinesia, un guasto li costrinse a fermarsi a Budelli. L’isola fu per Morandi un amore a prima vista. A quei tempi a Budelli c’era un custode che, però, stava per lasciare, per andare in pensione. Detto fatto, Morandi decide di prendere volontariamente il suo posto. Gli amici ripartirono, ma Lui, felice del paradiso scoperto per caso, rimase. E qui, in questo paradiso indiscusso, iniziò, seppure senza autorizzazioni ufficiali, a fare il “custode volontario” dell’isola, per sua libera scelta.

Nelle lunghe giornate invernali, questo strano eremita, custode di un paradiso meraviglioso, nelle belle giornate riscaldate da un pallido sole, seduto su un’arcaica poltrona costruita con le sue mani, leggeva e contemplava la natura che lo circondava. Il resto della giornata lo impiegava per procurarsi il cibo (aveva allestito un piccolo pollaio, oltre che dotarsi delle utili canne da pesca), raccogliere la legna per riscaldarsi al caminetto e tenere puliti e in ordine i sentieri. A fargli compagnia una piccola pattuglia di gatti, utili anche per tenere lontani i topi dalla sua modesta dimora.

D’estate le giornate le trascorreva con maggiore compagnia. Con i suoi ospiti estivi parlava e raccontava di sé, della sua vita passata, della sua scelta solitaria, motivata da esperienze negative, da traumi che lo avevano ferito, e, di fatto, allontanato dalla vita di civile convivenza con gli altri, non esclusa la perdita di un grande amore. Sono stati per lui anni meravigliosi e credo felici ma, come tutte le cose di questo mondo, i cambiamenti purtroppo non mancano.

A crearli fu la costituzione dell’Ente Parco de La Maddalena (isola di Budelli compresa), che, una volta insediato e preso possesso dell’arcipelago, verificata la situazione data dalla sua presenza, in tempi brevi intimò all’uomo di andarsene, con la motivazione di dover demolire le volumetrie abitative, che erano state ritenute illegittime dal Comune di La Maddalena, oltre a dover restaurare il vecchio fabbricato (che lui aveva in utilizzo come abitazione), per destinarlo ad attività di valorizzazione dell’isola.

Cari amici, non voglio ora qui riepilogare la guerra che ne è seguita, dopo la richiesta di sfratto: contestazioni, ricorsi, ordinanze, che certamente hanno riportato Mauro Morandi in quel caos che lui per oltre trent’anni era riuscito a dimenticare. Alla fine, ormai vecchio e stanco, sentendo tutto il peso dei suoi 82 anni, Mauro ha deciso di gettare la spugna: lascia l’isola per trasferirsi a La Maddalena; Morandi lascerà presto Budelli, ma non la Sardegna, che ormai considera la sua seconda patria: seppure con rammarico lascia l’isola tanto amata, ad attenderlo c'è un piccolo appartamento nell’isola principale, a La Maddalena, sempre però nel suo amato arcipelago.

Cari amici, Mauro ha già lasciato un messaggio di saluti a tutti quelli che gli hanno voluto bene. Eccolo. "È una ventina di anni che lotto contro chi mi vuole mandare via, anche se sostenuto, psicologicamente e non solo, da Budelli e da tutti voi; ora, però, mi sono veramente rotto e me ne andrò sperando che in futuro Budelli sia salvaguardata come io ho fatto per ben 32 anni. Ciao ragazze e ragazzi”.

Un addio commosso che lascia, in tanti di noi, una grande tristezza!

A domani.

Mario
Lo sguardo commosso dell'addio...

 

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