martedì, maggio 04, 2021

LO STRESS? SI COMBATTE PRATICANDO LA “MINDFULLNESS”, CHE CONSENTE DI RAGGIUNGERE UNO STATO DI RELAX CHE AIUTA A RIDURRE LO STRESS.


Oristano 4 maggio 2021

Cari amici,

Non è semplice dare una definizione precisa del concetto di “Mindfulness”, ma si può certo affermare, che la più chiara (e famosa) definizione è quella data dal biologo Jon Kabat Zinn, ideatore del programma “mindfulness based stress reduction” (MBSR), che si può semplicemente tradurre in “ridurre lo stress mediante la consapevolezza”. Che lo stress sia oggi uno dei più grandi problemi che assillano l’umanità, in particolare la classe produttiva, è un fatto più che noto, e sulla soluzione del difficile problema, scienziati e ricercatori, continuano a darsi da fare.

Jon Kabat Zinn afferma che la mindfulness altro non è che la consapevolezza presente, intenzionale e non giudicante del proprio stato. Ciò sta a significare che i nostri pensieri devono restare concentrati su ciò che sta accadendo dentro e intorno a noi, consentendoci di assistere, seppure con grande attenzione, agli eventi esterni senza giudicarli o etichettarli; insomma, ci dobbiamo abituare ad agire con consapevolezza, invece di reagire istintivamente.

In sintesi, il nostro stato di vigile coscienza deve restare distante da tutto il resto, perché solo in questo modo possiamo percepire quanto succede all’esterno nel modo giusto e prenderne coscienza durante le nostre faticose giornate. Esercitando questo stato mentale di giusta consapevolezza, eviteremo quelle situazioni di forte stress che ci turbano, in quanto la mindfulness aiuta a prendere le distanze dai preoccupanti pensieri. Praticare questo esercizio mentale ci consentirebbe quindi di evitare le reazioni automatiche e stressanti che di norma scattano, mentre il nostro calmo agire consapevole ci consentirà di gestire il problema nel modo migliore.

In realtà, l’applicazione della “Mindfulness” non è una pratica dell’era moderna: il Satipatthana Sutta, ovvero il discorso di Buddha sui quattro fondamenti della consapevolezza, è da sempre alla base del buddismo; è quella consapevolezza che viene considerata un passo essenziale per raggiungere la salute e la libertà mentale. Questo ha fatto sì che alcune pratiche di mindfulness vengano utilizzate anche nella medicina tradizionale cinese per la cura di determinate malattie. Nonostante ciò, ci sono voluti alcuni secoli prima che la medicina e la psicologia occidentale si avvicinassero alle conoscenze ed esperienze delle tradizioni orientali.

Iniziò proprio Jon Kabat Zinn, alla fine degli ’70 del secolo scorso, a cercare di divulgare in Occidente gli studi scientifici sulla mindfulness e gli effetti derivanti da questa antica pratica. Molti studi clinici hanno constatato i numerosi effetti positivi derivati dalla meditazione, oltre al raggiungimento di una maggiore consapevolezza nell’applicazione di questo strumento. Credo che il vero manager dovrebbe entrare in questa dimensione meditativa, che lo aiuterebbe a svolgere il suo lavoro con più serenità e soddisfazione.

Cari amici, l’applicazione della mindfulness porta il soggetto all’autoefficacia; invece di lasciarsi sopraffare dai pensieri e dai sentimenti, gli esercizi di consapevolezza gli forniscono gli strumenti per rimanere concentrato sul problema. La mindfulness, è dimostrato, risulta efficace sul proprio stato di salute, come viene riconosciuto ampiamente nel campo della psicologia. Riepilogando possiamo affermare che, in primis, è uno strumento che aiuta ad affrontare meglio lo stress, in quanto la nuova consapevolezza aiuta a vivere meglio il momento presente, evitando di perdersi nei propri pensieri. Secondo alcuni studi, le tecniche di mindfulness permettono di migliorare non poco la salute mentale

A seguire, questa pratica aiuta ad aumentare l’attenzione e le proprie prestazioni. Aumentando l’attenzione, il soggetto tende a distrarsi di meno, riuscendo a tenere sotto controllo la sua mente; la mindfulness, oltre la concentrazione, favorisce l’empatia. Aiuta, infatti, a modificare le nostre immediate percezioni: invece di giudicare e reagire ciecamente al comportamento del nostro prossimo, ci consente di osservarlo, comprendendone così le reali motivazioni e arrivando poi, se del caso, all’accettazione. E non è tutto, amici.

Secondo i ricercatori dell’Università di Cleveland, la meditazione giornaliera può rafforzare il sistema immunitario. Nei pazienti che praticavano regolarmente la meditazione mindfulness sono state rilevate meno sostanze infiammatorie rispetto al gruppo di controllo. Altro fattore importante è che la mindfulness aiuta a risolvere i problemi di insonnia. Pare dimostrato che coloro che praticano la mindfulness riposano meglio, dormendo più profondamente e più a lungo.

Cari amici, studi recenti hanno anche messo in luce che la mindfulness crea un’influenza alquanto positiva sul nostro cervello. Nei soggetti che praticavano regolarmente gli esercizi previsti, o avevano seguito corsi speciali di MSR (mindfulness stress reduction), diversi studi e meta-analisi hanno osservato un aumento della materia grigia; questa è una parte del sistema nervoso centrale coinvolta nella trasmissione degli stimoli.

Che aspettate, amici, ad iniziare a praticarla?

A domani.

Mario


 

1 commento:

Unknown ha detto...

Ottime indicazioni. Grazie