Oristano 19 maggio 2021
Cari amici,
Che leggere, acculturarsi,
aumentare la conoscenza, sia qualcosa che appaga, che ci dà la certezza che
quello che già sappiamo è ben poca cosa, è una realtà presente da millenni. «So
di non sapere», questa frase, certamente da molti di Voi conosciuta, è il
cardine del pensiero di Socrate, maestro di Platone e primo dei tre grandi
filosofi greci. Acculturarsi è un bisogno costante, e, in realtà, non è solo un
piacere, una gran bella soddisfazione personale, ma un esercizio benefico,
capace, allenando di continuo la nostra mente, di allungarci la vita!
Posso dirvi che personalmente
questo beneficio l’ho vissuto, l’ho potuto toccare con mano, avendo scelto di
tornare all’Università al termine della mia carriera lavorativa. A 57 anni mi
ero accorto che il puzzle del mio percorso di vita mancava ancora di tanti
tasselli e così decisi di provare a completarlo. Trascorsi 9 anni all’Università
a Sassari, nella facoltà di scienze politiche, conseguendo 3 lauree: la
triennale in Comunicazione, la specialistica in Giornalismo e la magistrale in Politiche
Pubbliche e governance. Un’esperienza che, migliorando la mia formazione
culturale, mi ha dato grande piacere e soddisfazione!
Umberto Eco (Alessandria,
5 gennaio 1932 – Milano, 19 febbraio 2016 ), semiologo, filosofo e scrittore,
nel discorso diretto alle matricole di Scienze della comunicazione
dell’Università di Bologna, nel settembre del 2009, così si espresse: “Di qualsiasi cosa i mass media si stiano
occupando oggi, l’università se ne è occupata venti anni fa e quello di cui si
occupa oggi l’università sarà riportato dai mass media tra vent’anni.
Frequentare bene l’università vuol dire avere vent’anni di vantaggio. È la
stessa ragione per cui saper leggere allunga la vita. Chi non legge ha solo la
sua vita, che, vi assicuro, è pochissimo. Invece noi quando moriremo ci
ricorderemo di aver attraversato il Rubicone con Cesare, di aver combattuto a
Waterloo con Napoleone, di aver viaggiato con Gulliver e incontrato nani e
giganti. Un piccolo compenso per la mancanza di immortalità. Auguri”.
Una recente ricerca
dell'Università di Yale dal titolo "A chapter a day: Association of
book reading with longevity", ha dimostrato che leggere rappresenta
non solo cibo per la mente ma anche una palestra per mantenere giovane il
nostro cervello. Insomma, leggere allunga la vita, lo dice la scienza! Ma cosa
succede in realtà nel nostro cervello con l’impegno nella lettura? Ci sono
tanti studi che hanno dimostrato i benefici della lettura: ad esempio leggere
romanzi stimola l'empatia consentendo di mettersi con più facilità nei panni
del prossimo. Ma il nuovo studio americano ha dimostrato che leggere allunga la vita di ben 2 anni!
L’esperimento, durato
circa 12 anni, ha seguito e monitorato più di 3.600 persone. Chi leggeva libri per
più di 3,5 ore a settimana aveva il 23% di probabilità in meno di morire
prematuramente, chi lo aveva fatto per meno di 3,5 ore ne aveva il 17%. Anche
leggere riviste e giornali porta benefici, sebbene la percentuale risulti
inferiore a quella dei libri. Insomma basterebbero 30 minuti al giorno per
vivere più a lungo. Lo studio americano, seppure non lo specifichi chiaramente,
ha ipotizzato che con tutta probabilità i benefici cognitivi acquisiti con la lettura sono legati e derivanti dalla connettività delle cellule cerebrali.
Leggere, dunque, risulta
efficace per il nostro cervello esattamente come quando andiamo in palestra per
tenere in forma il nostro corpo, in quanto la lettura diventa una vera e
propria palestra per il nostro cervello, aiutandolo quindi a mantenersi giovane
e attivo. La ricerca ha anche evidenziato (questo è dimostrato con dati
scientifici) che la lettura ha effetti positivi anche di carattere emotivo e
sociale, che esulano da quelli meramente cognitivi. Gli studiosi hanno
dimostrato che sostituire la televisione con la lettura nella gestione del
proprio tempo libero sia la mossa vincente per vedere allungata la propria
aspettativa di vita.
Cari amici, come
accennato in premessa, sono convinto della bontà di questo studio, avendo
potuto constatarlo anche di persona. Sono certo di aver scelto bene avendo ripreso
gli studi da “Senior student”, e oggi trascorro alcune ore al giorno leggendo e
scrivendo, in particolare sul mio blog. Insomma, consiglio a Voi tutti di avere
sempre un buon libro a portata di mano, farà bene alla vostra salute mentale, terrà
i vostri neuroni sempre allenati e vi farà sentire anche più giovani,
rimandando, speriamo a lungo, il termine della nostra vita. Amici, siamo già in
primavera inoltrata e l’estate è, ormai, alle porte: approfittiamo del periodo
estivo per trascorrere delle belle ore con un buon libro in mano, tenendo così allenati e in forma i neuroni del nostro cervello!
A domani.
Mario
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