Oristano 9 maggio 2021
Cari amici,
Che la bicicletta, come ho
avuto occasione di scrivere anche di recente su questo
blog, abbia avuto nel tempo dei cambiamenti epocali, è più che vero. Nel post
del 24 aprile scorso, pubblicato su questo blog (ecco
il link per leggerlo: http://amicomario.blogspot.com/2021/04/arriva-la-bicicletta-del-terzo.html),
ho parlato della rivoluzionaria invenzione che ha cambiato il sistema di trasmissione
della pedalata su questo mezzo, sostituendolo con un moderno sistema idraulico, ma le
novità non erano certo finite! Oggi voglio portare alla vostra attenzione un’altra
rivoluzione, sempre relativamente alla bicicletta: la nascita di una moderna bici
senza raggi né mozzi.
Questa nuova bicicletta che
ha preso il nome di “Reevo”, è proprio una e-bike senza raggi e senza mozzi! Progettata negli USA e prodotta in
Malesia, Reevo è probabilmente, almeno per il momento, quella che possiamo
chiamare la bicicletta elettrica del futuro. Infatti, a differenza delle
tradizionali e-bike già disponibili in commercio, la casa costruttrice Beno
Inc. propone nella sua campagna di crowdfunding, un veicolo dal design
originale che vede accoppiare a un telaio, due ruote senza raggi né mozzi: non
a caso definita hubless. Le ruote di questa bicicletta, infatti, risultano in
grado di muoversi grazie a un sistema che prevede l’uso di un doppio cerchione:
uno mobile che mantiene il pneumatico e l’altro fisso, dotato di cuscinetti che
permettono alla ruota di scorrere.
Con un telaio costruito
in lega di alluminio resistente, la bici pesa poco meno di 25kg e può
trasportare una persona fino a 120 kg. Inoltre, grazie alla batteria da 250 watt
può raggiungere la velocità massima di 25 km/h; negli Usa, addirittura, sarà
disponibile il modello da 750 watt che consentirà di toccare le 40 miglia
orarie – circa 64 km/h. Ovviamente la tecnologia non si ferma qui; infatti, monta sensori di
movimento e di luminosità ambientale, fari a led installati direttamente sulle
ruote e, se non bastasse, anche un sistema di antifurto basato su
autenticazione biometrica che permette di avviare la bicicletta solo dopo aver
scansionato l’impronta digitale del proprietario, che avvisa anche l’utente (con
una notifica sullo smartphone) se la bicicletta, quando lasciata parcheggiata, dovesse
subire tentativi di furto: tutto questo, associato a un modulo GPS utile per
tracciare gli spostamenti.
Stando alle informazioni
riportate nella scheda tecnica del veicolo, questa bicicletta elettrica a
pedalata assistita è in grado di percorrere circa 60 chilometri con una
ricarica completa (in circa tre ore), che può essere effettuata utilizzando
l’alimentatore USB fornito in dotazione insieme ad altri accessori. Secondo le
previsioni, le prime unità di Reevo saranno consegnate in tutto il mondo dalla
fine del corrente mese di maggio, ma si può già preordinare su Indiegogo a
partire da 2.278 dollari – circa 1.877 euro – in quattro colori differenti.
Cari amici, La e-bike
Reevo Hubless ha molto da raccontare sul futuro di questo mezzo e su come certe
dinamiche prendono le linee giuste per intrecciare stile, eleganza e
tecnologia. Il progetto ha preso slancio grazie ad una campagna crowdfunding
Indiegogo, che da non molto ha iniziato a raccogliere i fondi necessari per
far partire la produzione. Reevo Hubless della Beno Technologies di Seattle è
riuscita a mettere insieme cifre importanti rispetto alla richiesta iniziale di
1milione di euro.
Reevo, insomma, è una bicicletta
davvero “reinventata”, che al primo sguardo si presenta con un design inedito davvero
impressionante! Le ruote della bici letteralmente
reinventate: niente mozzi, raggi e forcelle, ma due cerchioni che scorrono uno
sull’altro. Quello fisso è solidale al telaio, mentre l’altro, che monta la
gomma, ruota su cuscinetti. Reevo, insomma, spinge i limiti dell’ingegneria e
forse anche della credulità! Una vera “Reevolution”! Sembra propria
surreale, una bicicletta che rotola in strada con le ruote senza mozzo!
Amici, nelle previsioni concrete
di un vero futuro “Green”, saranno davvero le e-bike a dominare alla grande il
paesaggio cittadino e non solo!
A domani.
Mario
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