giovedì, dicembre 13, 2018

BEPPE MELONI E IL SUO GRANDE IMPEGNO DI SERVIZIO PER LASCIARE AI POSTERI TRACCE DELLA STORIA DELLA CIVILTÀ ARBORENSE. LA SUA ULTIMA FATICA: “SARDI NEL MONDO – COSTRUTTORI DI PACE”


Oristano 13 Dicembre 2018
Cari amici,
Conosco Beppe Meloni da una vita. Amicizia nata nel periodo giovanile, quando entrambi lavoravamo nel settore del credito, ancorché in aziende diverse. Col tempo l’amicizia si consolidò, soprattutto per la passione comune di voler lasciare ai posteri una “traccia” da seguire, ovvero riepilogare la nostra storia, per trasmetterla alle generazioni future; una storia, la nostra, che, in assenza di persone che la raccontano, lentamente scompare dalla memoria.
Beppe, ben più navigato di me, con i suoi sei volumi sul lungo percorso della storia e della civiltà arborense, impreziositi da inedite foto d'epoca, ha cercato di lasciare alle nuove generazioni precisi fotogrammi di un mondo scomparso, mettendo a fuoco le figure più importanti, gli ambienti, gli usi e costumi delle varie epoche. Alla monumentale storia del Convitto “Canopoleno” di Sassari, edito da Carlo Delfino nel 1997, con la presentazione dello storico Manlio Brigaglia, sono seguiti nell'arco di un ventennio, i cinque volumi sulla storia arborense: “Oristano, memoria e cronaca” (2000), “Oristano, Novecento e dintorni” (2003), “Oristano, piccola città” (2010), editi da S'Alvure di Silvio Pulisci. E ancora “I Magnifici Sette” (2010), biografie di oristanesi illustri, Antioco Zucca, Raimondo Bonu, Raimondo Carta Raspi, Carlo Contini, Antonio Garau, Ovidio Addis e Peppetto Pau, e poi, nel 2014 “Gli Eroi di Pietra” - Mont’e Prama-Mito e Misteri, storia e cronaca della scoperta archeologica del Sinis, editi dalla Casa Editrice Roberto Cau. Per arrivare infine all’ultima sua fatica che ha per titolo “SARDI NEL MONDO – COSTRUTTORI DI PACE”.
Un impegno, quello di Beppe, costantemente ribadito e messo in risalto da Anna Maria Capraro, donna attenta e navigata, sempre in prima fila nelle manifestazioni culturali che contano. Qualche anno fa Anna Maria, presentando una manifestazione dell'associazione “pARTIcORali” nella sala dell'UNLA in occasione della Sartiglia, ebbe occasione di mettere a fuoco la poliedrica figura di Beppe Meloni, ricordandone il quotidiano impegno nel tramandare ai posteri la storia e la civiltà arborense. “Quelli di Meloni, sono tutti autentici viaggi della memoria, che percorrono la storia arborense dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri, cogliendo i risultati di una lunga collaborazione con le più importanti testate giornalistiche e associazioni culturali della Sardegna", ha affermato.
Le capacità scrittorie e narrative di Beppe Meloni sono straordinarie: la sua abilità nell’aggregare i ricordi non è casuale ma innata, capace di ricreare, attraverso inusitate geometrie, insieme alle bellissime immagini in bianco e nero che le accompagnano, l'aria particolare della “vecchia Oristano”. Si, quell’aria che Roland Barthes definì come “l'ombra luminosa che accompagna il corso mentre si delineano i grandi mutamenti della storia e della società cittadina, e si prepara l'alba del Duemila”.
Ai sei volumi precedenti ora si aggiunge l'ultimo lavoro del “decano” dei giornalisti oristanesi, volume edito a cura della casa editrice C. Delfino di Sassari. Nel libro le storie e le biografie di ben tredici personaggi, che hanno onorato la Sardegna in giro per il mondo: Giorgio Francesco Mameli, a lungo ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede, Angelo e Francesco Corrias, padre e figlio di Ghilarza, diplomatici di alta classe nell'Italia del Novecento, monsignor Mario Roberto Cassari, alto prelato ghilarzese, dall'Africa alla Nunziatura Apostolica di Malta, deceduto nei mesi scorsi a settantaquattro anni prima di far rientro in sede.
 Poi Ettore Sequi, anche lui con origini ghilarzesi, “ambasciatore dal garbo infinito”, dall'Afghanistan alla Cina, giunto di recente in Sardegna per un importante missione commerciale, Bruno Stiglitz, educatore oristanese e ambasciatore di cultura in America Latina per conto dell'UNESCO, Ruggero Corrias da Santiago del Cile a Sarajevo con la Sardegna nel cuore, Gabriele Annis, “oristanese verace” che ha portato in Brasile e in Paraguay una ventata di sardità, Agostino Chiesa Alciator, diplomatico impegnato e finissimo narratore. Al suo straordinario impegno per l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, si deve il ritorno del premio Nobel per la letteratura in Italia. Autore fra l’altro del pregevole volume “Il Papa dal naso mozzato – Giovanni XVI fra due Imperi – Da Rossano a Liegi 930-1113 (Morlacchi Editore)”.
Nel libro anche Francesco Mugheddu, osservatore internazionale al servizio della pace, autore del bel volume “L’ostinazione al servizio della Democrazia”, con prefazione del musicista Paolo Fresu, presentato con successo nella sala UNLA di Oristano. Rossella Urru, la giovane cooperante di Samugheo prigioniera in terra algerina, Nicolò Machiavelli, “nomen omen”, un uomo un destino, diplomatico scomparso all'inizio della carriera, e Gianni Rosa, giornalista e scrittore di razza, una vita a Bruxelles, alto funzionario alla Comunità Europea, questi due ultimi entrambi cuglieritani. 
“Sardi nel mondo” è un titolo evocativo forte, un nuovo capitolo della ricerca continua che l'autore compie per raccontare, in una manciata di esistenze, quegli impegni altruistici che lasciano il segno, che cercano di arrivare alla conquista nel mondo di quella pace sempre sognata. 
“Sardi nel Mondo – Costruttori di Pace”, è davvero uno splendido volume di oltre un centinaio di pagine, con un ricco corredo fotografico; già presentato in diverse località, ha riscontrato apprezzamenti notevoli. In una delle ultime presentazione del libro, quella che si è svolta a Cuglieri alla fine di Ottobre, il Dr. Enrico Fenu, funzionario dell'Archivio di Stato di Cagliari, presenti il Sindaco Giovanni Panichi, l'Assessore alla cultura Dina Urgu e l'editore Carlo Delfino, ha evidenziato in particolare la figura del cuglieritano Nicolò Machiavelli, “Nomen Omen”, scomparso purtroppo troppo presto; ha messo in risalto anche la figura di Gianni Rosa, anche lui cuglieritano, grande amico e compagno di studi del Professor Paolo Fois, docente universitario a Sassari, una vita intensa da uomo della comunicazione, trascorsa con pieno merito alla Comunità Europea.
Cari amici, questo libro credo che possa costituire un ottimo regalo da fare agli amici proprio in occasione delle imminenti feste! È disponibile nelle librerie, in particolare in quelle di Oristano.
A Beppe, caro amico di vecchia data, i miei migliori auguri e ancora…AD MAIORA!
A domani.
Mario






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