mercoledì, dicembre 05, 2018

ROTTAMAZIONE…OBBLIGATORIA: A RISCHIO OLTRE 5 MILIONI DI AUTO DIESEL! SI IPOTIZZA UN ADDIO TOTALE DELLE AUTO A GASOLIO A PARTIRE DAL 2020.


Oristano 5 Dicembre 2018
Cari amici,
C'è un serio problema che sta per scoppiare: quello del divieto di circolazione di una grande quantità di auto diesel, a partire dalle grandi città. Problema che non appare certo di poco conto! Il diesel è diventato ormai, secondo una buona parte dell'opinione pubblica, la principale causa dell'inquinamento atmosferico. Come si è arrivati a questa situazione? Tutto è iniziato con lo scandalo Diesel-gate, che ha coinvolto il primis il Gruppo Volkswagen accusato di “truccare” i dati sulle emissioni per far sembrare le vetture a gasolio più pulite di quanto non fossero. Dalla condanna del gruppo tedesco si è arrivati poi ad una situazione di rifiuto: i diesel, accusati di inquinare il pianeta e messi alla berlina da amministrazioni pubbliche e da parte dell’opinione pubblica (ben manovrata dai media), sono diventati il pericolo numero uno.
Stante dunque la situazione di colpevolezza, ormai in gran parte accertata, di inquinamento, in Italia le Regioni più soggette ad avere l'aria cittadina inquinata (in particolare quelle del Nord) con il supporto del Ministero dell’Ambiente hanno concordato dei severi blocchi alla circolazione dei diesel, che toccano subito le vecchie auto; la manovra restrittiva, da tempo annunciata, sta ora iniziando a colpire duro: qualche blocco è già scattato e altri entreranno in vigore dai primi del 2019. Con consegnenze sui possessori spesso drammatiche.
La situazione per molti automobilisti infatti appare davvero seria: un terzo del parco auto circolante in Italia (37 milioni di veicoli) è a rischio espulsione. Quindi, circa 13 milioni auto nel giro di poco tempo non si potranno di fatto più usare, pena pesanti multe. Divieti di circolazione che per ora toccano le auto Euro 3, ma che in tempi relativamente brevi arriveranno a colpire anche i veicoli Euro 4 e pure i successivi. E questo è solo l’inizio, in quanto il blocco della auto diesel proseguirà, anche in maniera più pesante, nei prossimi anni. Dal 1 ottobre 2020 toccherà anche all’Euro 4 (anche se già ora in parte colpito) e dal 1 ottobre 2025 sarà la volta dell’Euro 5. Ecco la scaglionatura dei blocchi.
Il calendario dei “blocchi” in Emilia-Romagna, è già scattato da Lunedì 1 Ottobre, e riguarda il blocco alla circolazione per i veicoli più inquinanti nei 30 Comuni che hanno sottoscritto l'accordo regionale anti-smog, quest'anno esteso per i diesel anche ai mezzi Euro 4, confermando lo stop per i veicoli a benzina Euro 1 e per i ciclomotori pre-euro.
Per Piemonte, Lombardia e Veneto il bando colpirà dal 2019 le vetture Euro 0, 1, 2 e 3 a gasolio. Secondo l’accordo di programma sulla qualità dell’aria nel bacino padano, ci saranno blocchi della circolazione auto solo per il diesel. Le prossime tappe, prevedono il blocco delle Euro 4 (a prescindere dal fatto di essere dotati o no di filtro anti-particolato) entro il 2020 e delle Euro 5 (immatricolate teoricamente tra il 2011 e l’agosto 2015) entro il 2025.
A Milano Il divieto scatterà dal 21 Gennaio 2019. Da quella data i veicoli diesel fino a Euro 3 non potranno più circolare a Milano, poi da Ottobre toccherà agli Euro 4 e dal 2024 il transito in città sarà vietato anche agli Euro 5. Per questo sarà attiva la "Low emission zone" ai confini della città, per cui da quella data non si potrà più entrare a Milano con i vecchi diesel, tranne il sabato e la domenica.
A Torino sono allo studio manovre per aiutare la rottamazione di mezzi Euro 3, con la contemporanea sostituzione con veicoli elettrici, ibridi o metano, privilegiando la sostituzione di veicoli di piccole attività imprenditoriali. L'obiettivo è quello di migliorare il parco auto circolante con mezzi più ecologici sostenendo le piccole imprese.
A Roma per i veicoli diesel Euro 3 il Comune sta lavorando su un provvedimento che dia tempo alla città per adeguarsi al divieto che dovrebbe arrivare in tempi brevi. Ancora da definire il perimetro della zona off limits, che potrebbe coincidere con l'anello ferroviario. Lo stop dovrebbe diventare operativo nel 2019 quando dovrebbero diventare operativi alcuni progetti sul trasporto pubblico locale, come ad esempio agevolazioni per l'acquisto degli abbonamenti.
Dovremo dunque dare addio alle auto Diesel? Sembra questo il destino dell'alimentazione a gasolio. Se il buon giorno si vede dal mattino, sappiate che è già effettivo il crollo delle immatricolazioni dei diesel: nei primi 8 mesi del 2018 nel Comune di Milano la flessione delle immatricolazioni di auto diesel a privati è stata del 28,6%, a Roma del 22,3%. Nel totale Italia il calo delle vetture diesel tra i privati è del 15,8%.
Cari amici, credo a questo punto che anche il destino di molte case automobilistiche sia in grave pericolo. Alcune stanno già preoccupandosi del futuro orientandosi sull’incremento del parco auto a benzina, i cui motori hanno avuto una notevole evoluzione tecnologica; i nuovi propulsori, infatti, seguendo la strada del downsizing, sono fabbricati sempre più piccoli in termini di cilindrata, ma con capacità di grandi prestazioni e con una riduzione di consumi incredibile (grazie soprattutto all’utilizzo dell’iniezione diretta). L’incremento più forte, però, lo si vedrà nella fabbricazione di veicoli a trazione elettrica. Sono convinto che a partire dal 2025 il parco auto elettriche sarà quello che si rivelerà più numeroso.
A domani.
Mario




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