Oristano
16 Dicembre 2018
Cari amici,
Che Mariano IV, padre
di Eleonora d’Arborea, sia stato un protagonista importante della storia della
Sardegna è cosa ben nota. L’uomo fu indubbiamente un raffinato stratega
politico e militare, un grande condottiero nella guerra contro la Corona
d’Aragona e un fulgido punto di riferimento per tutta la Nació Sardesca (come allora l'Isola veniva definita) oltre che un insigne legislatore, primo estensore
della Carta de Logu, successivamente
aggiornata da sua figlia Eleonora.
Per meglio mettere a
fuoco la figura del grande sovrano arborense del periodo trecentesco, per
analizzar a tutto tondo il suo grande impegno socio-politico e la sua particolare abilità strategica, l’ISTAR, Istituto Storico Arborense, ha
voluto realizzare un Convegno internazionale, intitolato “Mariano IV, la guerra arborense e la Nació sardesca”, che si è svolto
ad Oristano presso l’Auditorium San Domenico, Giovedì 6 e Venerdì 7 Dicembre; i
lavori sono stati coordinati dai suoi massimi responsabili: il prof. Giampaolo
Mele, Direttore scientifico, e il Prof. Maurizio Casu, Presidente.
Di altissimo livello i
relatori del convegno: ben 23 studiosi provenienti dalle Università di
Cagliari, Sassari e Valencia, dall’Archivio della Corona d’Aragona di
Barcellona, dall’Istituto per la Storia del Mediterraneo (CNR) e da altri
centri di ricerca. Per rendere ancora meglio al pubblico l’atmosfera di quel
tempo, sono state organizzate varie manifestazioni collaterali: il Gruppo “Su
Cuntrattu de Seneghe” ha intonato delle ottavas in onore del grande Giudice, i Tambores
et Tubicines Aristanei Civitas, hanno suonato musiche dell’epoca, entusiasmando
non poco il pubblico. Grande attenzione anche verso le scolaresche, alle quali,
per far conoscere la storia, presso il Chiostro del Carmine sono state
allestite fedeli ricostruzioni della vita quotidiana Medioevale.
L’Istar da oltre
vent’anni si adopera per promuovere la ricerca, la valorizzazione e la
divulgazione del patrimonio storico e artistico dell’età giudicale arborense, e,
con questo convegno di studi, ha inteso rendere omaggio alla straordinaria
figura di Mariano IV d’Arborea, il grande sovrano arborense che nel 1353
intraprese una lunga guerra contro il sovrano aragonese Pietro IV. Per approfondire
meglio la conoscenza storica dell’epoca, sono stati chiamati ad Oristano
diversi studiosi di varia provenienza, che a lungo hanno dialogato, portando il
frutto delle loro conoscenze e delle loro ricerche.
Studiosi, come ho detto prima, provenienti
da diverse località e istituzioni: dall’Archivio della Corona d’Aragona, dall’Università di Valencia, dalle Università
di Cagliari e di Sassari, nonché dall’importante Istituto di Storia dell’Europa
Mediterranea – CNR di Cagliari; essi hanno messo sul tappeto il frutto delle
loro ricerche, offrendo anche della documentazione ancora inedita, atta a meglio
delineare la luminosa figura di Mariano IV, che è risultato essere un potente e
fiero sovrano del suo tempo, perfettamente inserito nel contesto socio-politico delle
grandi monarchie del Trecento. Egli, con astuzia e determinazione riuscì ad
affrontare diplomaticamente e militarmente la potenza aragonese, nel tentativo
di liberare l’isola dalla dominazione straniera.
Due le giornate
dedicate al Convegno (il 6 e 7 Dicembre), entrambe composte da due sessioni.
Nella prima giornata, la sessione mattutina dei lavori è stata presieduta da
Giulio Paulis dell’Università di Cagliari; tra i relatori Luciano Gallinari
(ISEM – CNR Cagliari), Giuseppe Seche (Università di Cagliari), Carlos Lòpez
Rodriguez (Archivio della Corona d’Aragona di Barcellona), Andrea Garau
(Università di Cagliari) e Luciano Carta (storico). La sessione serale, invece,
è stata gestita da Alberto Torra Perez (Archivio della Corona d’Aragona di
Barcellona) e ha visto alternarsi tra i relatori Paolo Maninchedda (Università
di Cagliari), Graziano Fois (Liceo Siotto Pintor di Cagliair), Alessandra
Cioppi (ISEM – CNR), Giovanni Serreli (ISEM – CNR) e Giampaolo Mele (Università
di Sassari).
Nella seconda giornata
la prima sessione mattutina è stata presieduta da Maurizio Virdis (Università
di Cagliari), con relatori Alberto Torra Perez (Archivio della Corona d’Aragona
di Barcellona), Lorenzo Tanzini (Università di Cagliari), Mauro Sanna
(Sassari), Roberto Mario Picchedda (ISTAR) e Giulia Murgia (Università di
Cagliari). La sessione serale, invece, è stata presieduta da Giampaolo Mele
(Università di Sassari), con interventi di Antonio Piras (Università di
Cagliari), Alberto Virdis (Università di Cagliari), Rafael Narbona Vizcaino
(Università di Valencia), Cecilia Tasca (Università di Cagliari) e Maria Grazia
Mele (ISEM – CNR).
Un pubblico numeroso e
attento ha seguito con grande interesse i lavori del convegno, riempiendo al
massimo l’auditorium del San Domenico. Oltre all’ascolto delle interessanti
relazioni, il pubblico ha gradito non poco anche le musiche e le danze medievali,
unitamente agli squilli delle trombe e al rullio dei tamburi dei Tambores et
Tubicines Aristanei Civitas dell’Associazione Culturale Tamburini e Trombettieri
Città di Oristano, che hanno contribuito a ricreare nel modo migliore
l’atmosfera dell’età di Mariano IV.
Pieno successo, dunque,
dell’interessante convegno, come ha avuto modo di confermare ai media l’Assessore
alla Cultura di Oristano Massimiliano Sanna. Anche il direttore scientifico
dell’ISTAR, prof. Giampaolo Mele, ha espresso la sua soddisfazione, avendo il
convegno ulteriormente ampliato la conoscenza dei dati storici del periodo,
grazie al valido contributo scientifico offerto dagli studiosi partecipanti.
Cari amici, il Convegno
era un doveroso omaggio ad un grande uomo, Mariano IV, grande stratega, attento
legislatore e genitore attento e capace, padre della grande Eleonora d’Arborea.
Mariano IV, insomma, è stato certamente uno dei più importanti protagonisti della
storia del Trecento, non solo della nostra isola ma dell’intera Europa, come
hanno avuto modo di confermare gli studiosi partecipanti.
Oristano con grande
orgoglio lo ha ricordato grazie all'ISTAR, perchè è giusto che l'antica capitale del Giudica d'Arborea operi costantemente per trasmettere ai giovani la conoscenza della nostra luminosa storia passata; conoscere a fondo il nostro passato è importante: solo l'albero con forti e salde radici è in grado di combattere e resistere contro le avversità; allo stesso modo è partendo dalle radici, dal passato, che i giovani potranno
costruire un grande e luminoso futuro.
A domani.
Mario
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