Oristano 11 Dicembre 2016
Cari amici,
Un vecchio e saggio
proverbio dice che “a furia di batterlo,
il chiodo alla fine entra tutto, fino in fondo”. Credo che questo detto
consenta di introdurre in modo abbastanza chiaro quanto sto per dire. Che il
sogno dell’auto a idrogeno sia da tempo nelle menti dei grandi costruttori di
auto è cosa nota, anche se la realizzazione di un’auto con questo combustibile,
con una buona e sicura autonomia, pulita e non inquinante, è ancora più una chimera che
una realtà. Eppure, ‘batti e ribatti’, come dicevo prima, credo che stiamo per
arrivare al dunque, pronti e decisi a “cambiare pagina”. Utilizzare l’energia
pulita dell’idrogeno nel campo dell’autotrazione, rendendo obsoleti gli attuali
mezzi inquinanti che si muovono utilizzando i carburanti derivati dai fossili,
come benzina e gasolio, credo sia davvero una conquista.
Di idrogeno per auto si
parla da anni, anche se negli ultimi tempi lo sviluppo della tecnologia ha
fatto passi da gigante. La soluzione che appare più semplice da realizzare è
quella a celle a combustibile, tecnologia
già sperimentata su alcune auto e che garantiscono prestazioni non dissimili da
quelle funzionanti con i carburanti tradizionali. A questo grande risultato,
inoltre, bisogna aggiungere un'ulteriore nota positiva altrettanto importante:
l’assenza di inquinamento, in quanto l’idrogeno offre una risposta ‘pulita’, con
emissione zero al posto dei pestiferi gas di scarico, liberando il mondo dall’inquinamento
prodotto dai combustibili fossili.
L’idrogeno, a
differenza del petrolio, è producibile ovunque attraverso l’elettricità. Il suo
futuro è strettamente legato a quello delle energie rinnovabili: crescendo le
rinnovabili, meno costosa e inquinante sarà la produzione dell’idrogeno. Tramite l'elettricità si produce il cosiddetto ‘idrogeno verde’, ricavato col processo dell’elettrolisi,
che viene poi stoccato sotto forma di gas. In Italia, a Bolzano, è già attivo presso
l’Istituto per l’Innovazione Tecnologica (IIT)
il Centro di produzione di Idrogeno,
il primo in Italia, che stupisce per la semplicità con cui è realizzato ed è replicabile,
pensate, in qualsiasi moderna stazione di rifornimento.
A Bolzano l’idrogeno
prodotto è già abbastanza utilizzato: ben 5 autobus fanno servizio nella citta,
funzionanti a cella a combustibile, e
13 Hyundai ix35 FuelCell, noleggiate da aziende del territorio, circolano in
lungo e in largo senza inquinare. Il prezzo di un pieno di idrogeno per auto è
paragonabile a quello di un veicolo diesel: per percorrere 100 km un veicolo a
celle a combustibile consuma circa 1 kg di idrogeno, che viene venduto alla
stazione di H2 a Bolzano a 11,29 €/kg più IVA; 100 km con un veicolo diesel della
stessa categoria possono costare fino a 13,50 €, a seconda del prezzo del
carburante.
Una delle case
automobilistiche recentemente più attive nel campo di questa nuova tecnologia è
la Honda. Il modello “Honda Clarity fuel cell” nelle prove ha garantito un’autonomia
di 589 chilometri! Se per esempio, con questa berlina elettrica alimentata da
celle a combustibile di idrogeno, volessimo andare da Cagliari a Sassari,
potremmo fare il viaggio (andata, ritorno e di nuovo andata) per tre volte di
seguito con una sola ricarica. Altra nota importante, la facilità e la velocità
di ricarica: bastano 5 minuti per un rifornimento completo.
Credo che quelli evidenziati
siano risultati ragguardevoli: un bel record sul fronte delle auto a zero
emissioni, auto che non inquinano. La Honda, dopo i successi in Giappone, è
pronta a sbarcare negli USA, mentre lo sbarco in Europa è previsto per gli
inizi del prossimo anno. La diffusione capillare, come è facile intuire, è
legata allo sviluppo degli impianti di rifornimento a idrogeno. E veniamo ai
costi.
Toyota e Hyundai hanno già
pubblicato i prezzi di riferimento per i loro modelli a idrogeno a celle a combustibile, mentre la Honda per
il momento è rimasta ancora sul vago. La Toyota Mirai sarà proposta a circa
50 mila euro in Giappone (grazie al sostegno del Governo giapponese) e, forse,
anche negli USA; in Germania il prezzo indicativo si aggira sui 79.000 euro,
senza sovvenzioni governative. Il SUV Hyundai ix35 Fuel Cell può già essere
acquistato in Germania a circa 65mila euro. Le Clarity fuel Cell della Honda
pare costino in Giappone l'equivalente di 68mila euro. Quest’auto è la prima
con il gruppo propulsore ospitato sotto il cofano; la Honda, infatti, ha
ridotto di un terzo (33 per cento) le dimensioni del modulo a celle a
combustibile ma allo stesso tempo ha aumentato (60%) la densità di
alimentazione rispetto alla FCX Clarity. Grazie al modulo e al propulsore
integrato l'abitacolo rimane più spazioso, abbastanza comodo per cinque
passeggeri.
Che dire, cari amici,
il futuro, accantonati i combustibili fossili, credo che sarà proprio dell’idrogeno
e delle energie rinnovabili!
A domani.
Mario
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