mercoledì, novembre 16, 2016

L’ANNO GIUBILARE VOLUTO DA PAPA FRANCESCO VOLGE AL TERMINE: L’ARCIVESCOVO DOMENICA 13 NOVEMBRE HA CHIUSO LA PORTA SANTA DELLA BASILICA MADONNA DEL RIMEDIO. IL 20 SARA' LA VOLTA DI QUELLA DELLA CATTEDRALE.



Oristano 16 Novembre 2016
Cari amici,
Lo straordinario Anno giubilare della Misericordia indetto la Papa Francesco volge ormai al termine: Domenica 20 saranno chiuse le numerose porte aperte in tutte le Diocesi del mondo. Tuttavia, anche dopo la chiusura delle porte, l’effetto della Misericordia Divina continuerà, senza limiti di tempo! Dio aspetterà sempre la nostra richiesta di perdono e sempre sarà disponibile a concederla, come ha detto il nostro rcivescovo Mons. Sanna Domenica 13 nella cerimonia di chiusura della prima porta della Diocesi, quella della Basilica Madonna del Rimedio.
Nonostante la serata piovosa un gran numero di fedeli ha affollato la Basilica, per stringersi intorno all’Arcivescovo ed al clero celebrante e ringraziare Dio del grande dono ricevuto: la Sua Misericordia. Nell’Omelia Mons. Sanna, dopo aver riepilogato il calendario delle diverse “chiusure” che saranno messe in atto nella settimana corrente nelle chiese delle varie Diocesi, ha detto che l’ultima sarà quella della Cattedrale di Santa Maria, nel pomeriggio di Domenica 20 Novembre. Quest'ultima sarà richiusa al termine del Convegno Ecclesiale Diocesano che si concluderà anch’esso in Cattedrale.
“Siamo alla fine di questo straordinario anno della Misericordia”, ha detto aprendo l’Omelia l’Arcivescovo, “ma la misericordia di Dio, anche dopo la chiusura di questa porta, non terminerà: il Suo volerci bene continuerà, non avrà mai fine, perché sarà sempre disponibile a perdonare l’uomo pentito”. Meditando poi quella parte del Vangelo di Luca (21,5 – 19), dove Gesù ammonisce l’uomo sulla sua fine (“verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta”), ha spiegato che la giustizia di Dio non sarà però come quella umana, dove chi ha sbagliato deve pagare; la Sua giustizia è diversa, non sarà quella forense, amministrata nei nostri tribunali, ma una "giustizia più giusta", evangelica, amministrata attraverso la sua grande misericordia. L’uomo è peccatore, ma Dio è giustizia infinita, ed ha fiducia nell'uomo e nel suo pentimento, nella sua redenzione.
Tornando poi alle parole del Vangelo di Luca, l’Arcivescovo ha detto che, anche se non sappiamo quando, la fine del mondo arriverà. Prima della della nostra fine vi saranno sconvolgimenti terribili, catastrofi e patimenti e sofferenze indicibili, in particolare riservate a chi crede in Dio; il cristiano però non dovrà preoccuparsi, perché Dio sarà con lui. Come recita Luca nel suo Vangelo, ha detto, “anche se sarete odiati da tutti a causa del mio nome, nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto, perché con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”. Perseveranza, questa la virtù richiesta all’uomo da Dio, per combattere l’incertezza, l’insicurezza e la vulnerabilità, insite in lui.
Perseveriamo, allora, e confidiamo nell’immensa misericordia del nostro Dio, creatore e salvatore del mondo! A termine di questo Anno Santo, le porte fisiche delle Chiese si richiudono, ma le porte della misericordia di Dio rimangono sempre aperte per concedere all’uomo la redenzione. Siamo sempre, dunque, testimoni credibili di carità, amore e salvezza, ha concluso Mons. Sanna.
Un sincero grazie al nostro Arcivescovo, che interpreta sempre in modo lodevole le parole del Vangelo. Domenica 20 saremo certamente tutti con Lui in Cattedrale.
A domani, cari amici.
Mario

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