Oristano
23 Novembre 2016
Cari amici,
Ho già avuto occasione
di trattare più di una volta il problema della nostra scuola (da quella
primaria fino all’Università), ma purtroppo, nonostante le modifiche introdotte
anche di recente, poco mi sembra sia cambiato. Nelle mie quotidiane scorribande
su Internet, sono incappato in una notizia che, seppur in parte già nota, non
conoscevo in tutte le sue sfumature. Mi riferisco alla scuola finlandese, vero
faro nel mondo per qualità e metodiche di insegnamento, che, rispetto alle
altre, ha sicuramente non solo una marcia in più, ma può addirittura essere
considerata avveniristica. Come, direte Voi, in che modo questa scuola esce fuori dai canoni tradizionali della
cultura, secondo quanto altrove praticato? Ecco come.
Il segreto sta nel
fatto che la scuola finlandese ha messo a punto un sistema educativo
rivoluzionario, basato sostanzialmente su una serie di attività non più
nozionistiche ma di tipo prevalentemente ludico. Insomma, il sistema scolastico
messo in atto in Finlandia si basa proprio sul Gioco: questa la Chiave del Successo ottenuto e
che ha portato questa nazione a conquistare il primo posto in classifica nel
mondo.
Non è certo una novità
il fatto che l’apprendimento, a partire dalla più tenera età, avvenga più proficuamente attraverso il gioco: autorevoli studiosi hanno
più volte sostenuto il ruolo determinante svolto dal gioco all’interno del
processo di apprendimento. Secondo Vygotskij (psicologo sovietico, padre della
scuola storico-culturale), per esempio, “il gioco contiene tutte le tendenze
evolutive in forma condensata ed è esso stesso una fonte principale di
sviluppo” (L. S. Vygotskij, Il ruolo del gioco nello sviluppo, 1966).
L’applicazione di
questa innovativa metodica ha fatto sì che il sistema scolastico finlandese,
secondo il “Programme for International Students Assessment”, promosso
dall’OCSE in 41 Paesi, sia risultato il migliore al mondo! Attraverso un test
che ha valutato il livello di preparazione degli studenti della Scuola
dell’obbligo di quarantuno Paesi (tra 250 mila alunni in gara), sono stati i
ragazzi finlandesi a sbaragliare tutti gli avversari, ottenendo il primo posto
in classifica (noi italiani ci siamo dovuti accontentare del 26esimo posto).
La formazione delle
nuove generazioni è ritenuta di prioritaria importanza per il governo finlandese. Pur
essendo un Paese piccolo che conta poco più di 5 milioni di abitanti, la
Finlandia ha dotato le sue scuole di strutture e materiali che a noi italiani
possono sembrare di fantascienza. La dotazione normale nelle scuole è costituita
da aule con i computer connessi ad Internet, da schermi televisivi e
videoproiettori in ogni classe, da biblioteche con migliaia di libri e da giochi
educativi per imparare la geografia o la matematica; a tutto questo si
aggiungono laboratori attrezzatissimi nei quali lavorare il legno e la ceramica,
laboratori di sartoria e strumenti di ogni tipo per lo studio della musica e,
dulcis in fundo, da cucine adeguatamente attrezzate per le lezioni di economia
domestica.
“La Finlandia è un paese piccolo - afferma il professor Leo Pahkin del Ministero
dell’Educazione - ha un mercato ristretto. Per giunta parliamo una lingua
incomprensibile. Non ci rimane che investire sull’eccellenza degli studi, sul
primato della nostra formazione”. Parole sagge e davvero intelligenti. C'è da mettere in conto che anche gli insegnati sono molto più motivati dei nostri, a partire dal
trattamento economico: oltre che godere di uno stipendio di circa 2.500 euro,
il doppio rispetto a quello dei nostri insegnanti, il loro ruolo è rispettato e ritenuto di alto prestigio dai cittadini, essendo considerato basilare e
determinante per la vita e la crescita della Comunità.
Un altro importante
‘segreto’ della scuola finlandese è costituito dall’anno scolastico, ben più
corto rispetto al nostro: meno ore di lezioni teoriche, sostituite dalla
svolgimento di attività creative. Si, in Finlandia i docenti godono di ampie
libertà didattiche e sono liberi anche di andare ad insegnare, per esempio, la
geometria, la matematica o la biologia nei boschi o nei parchi. Il segreto del successo della scuola inalndese sta
nel fatto di aver capito che non serve a niente stare ore e ore in aula ad
insegnare nozioni teoriche per una durata oltre la quale il cervello non
assimila più, non recepisce. La filosofia applicata è quella di puntare più
sullo stimolo giocoso, che dura ben più a lungo: i ragazzi attraverso il gioco apprendono meglio che con l’obsoleto
nozionismo, fatto di apprendimento ‘a memoria’; col gioco essi sviluppano di più e meglio le
capacità pratiche di applicazione di quanto appreso.
La Finlandia è arrivata
a questi risultati perché ha avuto il coraggio di cambiare. Negli anni ’70 il
sistema scolastico finlandese era come quello italiano, ma poi ha avuto il
coraggio di innovare, anche se all’inizio il cambiamento ha destato scalpore tra gli stessi
finlandesi. I risultati, però, hanno presto dato ragione: nel 2000 i
quindicenni finlandesi sono risultati tra i più brillanti in un test
internazionale di comprensione della lettura, risultato successivamente
confermato nei test di cultura matematica e scientifica, svoltisi
rispettivamente nel 2003 e nel 2006; successi recentemente confermati dalla palma
della vittoria: oggi il metodo finlandese è considerato il migliore al mondo.
Cari amici, credo che la nostra scuola abbia molto da imparare da questa scuola d'avanguardia, anche se (chissà se a ragione o a torto) il metodo esistente viene dichiarato adeguato. La nostra scuola ha recentemente provato a
“cambiare verso”, ma per ora i risultati appaiono modesti: di poco peso e di scarsa innovazione.
Penso che avremmo dovuto guardarci meglio intorno, perché quando si riforma la
scuola non ci dovrebbero essere mezze misure! L’impegno dedicato al
miglioramento scolastico è sicuramente il più grande investimento che una nazione può fare:
costruire al meglio la generazione di domani, quella che dovrà farsi carico del
futuro della nazione! Questa è, a mio avviso, la BUONA SCUOLA!
A domani.
Mario
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