Oristano
12 Ottobre 2016
Cari amici,
Nel secolo scorso, quando la civiltà contadina era ancora imperante, uno dei pochi prodotti usati per fare il bucato e per l’igiene
personale era il così detto “Sapone di Marsiglia”. Confezionato in pani belli
grossi, dal colore ambrato tendente al verde e leggermente profumato, era in ogni casa un
prodotto assolutamente immancabile. Quand’ero ragazzo (mi riferisco al periodo
tra la prima e la seconda metà del secolo scorso) i così detti “panni sporchi” non si
lavavano in casa ma si portavano al fiume, dove nel mio paese (Bauladu) esisteva un piccolo loggiato,
costruito a cavallo del fiume, che le donne utilizzavano, tra una chiacchiera e l’altra, sfregando per bene i panni col
sapone di Marsiglia, per ripulirli dallo sporco e dare profumo di pulito alla biancheria.
Ricordo molto bene quel
via vai di “comari” che nel giorno stabilito si organizzavano di primo mattino
per andare insieme a “lavare i panni”, non proprio in Arno ma nel rio Cispiri, che a Bauladu
scorreva poco distante dall’uscita del paese verso Milis. Quella di andare in
gruppo era una consuetudine che aveva un duplice scopo: affrontare insieme un
lavoro abbastanza impegnativo (allora la plastica non era nota e il grande
cesto con i panni da lavare era di metallo abbastanza pesante) e, allo stesso
tempo, proteggersi da eventuali malintenzionati. A noi
ragazzi, sempre alla ricerca di divertimento, piaceva un sacco, curiosi com’eravamo, nasconderci tra le canne che crescevano
lungo il fiume per ascoltare le pruriginose chiacchiere confidenziali che le
donne giovani e anziane si scambiavano; spesso, però, appena scoperti venivamo di
malo modo cacciati via e costretti con male parole ad allontanarci.
Il sapone di Marsiglia,
dunque, strumento principe delle pulizie dell’epoca: se non l'unico, uno dei pochi disponibili.
Nonostante, però, fosse praticamente un detersivo senza troppe alternative,
riusciva a svolgere per bene il suo compito, con risultati che potremmo anche oggi considerare soddisfacenti. Ecco, allora, come mia consolidata abitudine, riportare a Voi la storia di questo prodotto, che ha superato brillantemente
la barriera del tempo ed è ancora presente e ricercato sugli scaffali dei nostri
supermercati.
La storia di questo
sapone affonda le radici nei secoli. Il sapone di Marsiglia è un derivato dell'antico “Sapone
di Aleppo”, così chiamato dal nome della città della Siria dove veniva fabbricato migliaia di anni fa. La
tecnica di fabbricazione consisteva nel mettere insieme l'olio d'oliva,
l’alloro e la soda (all'epoca la parola "soda" designava il carbonato
di sodio che derivava dalle ceneri della combustione di una pianta, la
salicornia). L’Europa conobbe questo sapone all’epoca delle crociate e il gradimentofu tale che presto
il prodotto si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo. Passando attraverso
l'Italia e la Spagna, raggiunse poi la Francia, stabilendosi in particolare a Marsiglia.
In questa città, a partire dal XII secolo, iniziò la fabbricazione in grande
stile di questo sapone, utilizzando come materia prima sopratutto l'olio d'oliva prodotto
localmente. Crescas Davin, nel XIV secolo, fu il primo saponaio ufficiale della
città. Nel 1593, Georges Prunemoyr superò la fase artigianale, fondando la
prima fabbrica marsigliese.
Nei secoli successivi
la fabbricazione e il commercio di questo sapone, ormai noto come ‘sapone di
Marsiglia’, grazie anche alla movimentazione che il porto di Marsiglia
consentiva, crebbero in maniera esponenziale, riuscendo a coprire le esigenze
anche di Paesi come l’Olanda, la Germania e l’Inghilterra. Nel 1660 si
contavano a Marsiglia sette fabbriche, la cui produzione annuale toccava quasi le
20.000 tonnellate. Il sapone prodotto era di colore verdastro e si vendeva in
barre di 5 kg o in pani di 20 kg. Col passare del tempo, però, anche i metodi
di fabbricazione cambiarono: a partire da 1820, nuovi tipi di grassi furono introdotti:
gli oli di palma, d'arachide, di cocco e di sesamo sostituirono l'olio d'oliva, così come la soda
utilizzata, che ora veniva ricavata dall’acqua di mare.
Cosa possiamo dire,
oggi, di questo antico sapone che troviamo ancora negli scaffali dei nostri
supermercati? Certamente ancora molto! Questo tipo di detergente può essere
ben utilizzato anche al giorno d’oggi per tutte le pulizie di casa, anche se in origine creato
principalmente per l’igiene del bucato. L’unica cosa importante è controllare che gli ingredienti usati siano sempre di origine naturale
e in particolare che la sostanza grassa utilizzata sia sempre l’olio d’oliva.
Accertato questo possiamo utilizzarlo per moltissimi altri usi, alcuni dei
quali anche inaspettati. Volete sapere quali? Eccone alcuni.
Per esempio, possiamo usarlo
come sciampo: basta grattugiare un
pezzo di sapone di Marsiglia, farlo sciogliere in 3 parti di acqua bollente e
la crema ottenuta diventa un ottimo sciampo per i capelli; risulta utile anche
come detersivo per i piatti: al
procedimento di prima aggiungere un po’ di succo di limone. La stessa ricetta
funziona anche come bagnoschiuma:
con l’aggiunta di un po’ di glicerina (rende la pelle più morbida) e alcune
gocce di un olio essenziale gradito. Col sapone di Marsiglia può essere creato
anche uno spray multiuso per la
pulizia della casa: basta sciogliere in mezzo litro d’acqua bollente due
cucchiai di scaglie di sapone di Marsiglia, aggiungere alcune gocce di olio
essenziale di limone o di eucalipto e, terminata la preparazione, versare il
composto in un flacone spray di recupero e il gioco è fatto.
Anche se si hanno problemi di pelle il sapone di
Marsiglia, essendo ipoallergenico e considerata la sua azione battericida e
antisettica, risulta efficace: è utile contro le infiammazioni (da utilizzare
anche nei casi di eczema o acne), adatto anche per la pelle sensibile dei
bambini. Utilizzando questo sapone si possono anche tenere a bada gli insetti! Per allontanare insetti e parassiti (formiche
e afidi) basta preparare una soluzione di acqua tiepida, in cui sciogliere
scaglie di sapone di Marsiglia (circa 8 grammi per litro di acqua), e nebulizzare
poi negli angoli della casa o sulle piante infestate da afidi o pidocchi.
Spruzzato sul pavimento di casa, il composto farà sì che le formiche perdano le
tracce.
È anche un buon antimacchia. Per togliere le macchie di
olio e unto strofinare il sapone di Marsiglia sul tessuto e lasciar agire, procedendo
poi con il normale lavaggio. Si possono pulire anche i gioielli in oro: basta riempire
una bacinella con acqua calda e sapone di Marsiglia, dove gli ori staranno a
mollo per una ventina di minuti; basta poi strofinarli con delicatezza con uno spazzolino
vecchio nei punti più nascosti e torneranno come nuovi. Il sapone di Marsiglia risulta
ottimo anche per pulire accessori e contenitori dei trucchi. Anche i pennelli
per il fai da te possono essere
puliti in modo simile: dopo aver rimosso le tracce di vernice con il solvente,
lasciarli per qualche ora in una vaschetta con acqua calda e sapone di Marsiglia,
lasciandoli poi asciugare. Vedrete che torneranno morbidi come nuovi.
Cari amici, il sapone
di Marsiglia, quello fatto con gli ingredienti naturali prima elencati, è una
vera miniera di possibili utilizzi che sarebbe troppo lungo elencare! Basti
pensare che risulta utile non solo per profumare gli ambienti ma anche i nostri armadi, i
cassetti (utilissimo anche per farli scorrere meglio), le librerie e
quant’altro. Anche i nostri pavimenti potranno diventare più lucidi e brillanti
con l'utilizzo del sapone di Marsiglia, che tra l’altro, essendo naturale non crea problemi
alla nostra salute!
Cosa potremmo desiderare di più da
un prodotto che ha già migliaia di anni di storia?
Grazie, amici, a
domani.
Mario
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