Oristano 2 Ottobre 2016
Cari amici,
La campagna educativa
itinerante messa in atto dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, ha fatto
tappa anche ad Oristano. Denominata “CircOLIamo” essa ha lo scopo di
sensibilizzare ed educare, in particolare le nuove generazioni, al rispetto per
l’ambiente, considerato che prodotti come gli oli lubrificanti usati non solo
costituiscono una seria minaccia per la salubrità dell’ambiente, ma che,
recuperati e riciclati, si trasformano da rifiuto in risorsa, alleggerendo i
costi di produzione della materia prima e creando di conseguenza notevoli
benefici all’economia nazionale.
Giovedì scorso, 29
Settembre, alle 11.30 in Piazza Giuseppe Manno, all’interno della struttura
mobile “Villaggio CircOLIamo”, alla presenza dell’assessore all’ambiente del
Comune di Oristano Efisio Sanna e del responsabile della rete di raccolta del
Consorzio Obbligatorio Oli Usati (COOU) Marco Paolilli, si è svolta la
conferenza stampa per la presentazione pubblica dell’iniziativa nella nostra
città. L’evento rappresentava la terza tappa sarda della campagna educativa
messa in atto dal COOU e patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e dall’ANCI.
In mattinata, prima
della conferenza stampa, erano stati invitati gli studenti delle scuole
cittadine, che hanno potuto così visitare il villaggio CircOLIamo, partecipando
agli educational loro dedicati e sfidandosi a “Green League”, un sistema di
giochi online finalizzati all’educazione ambientale. Lo scopo, quello di
sensibilizzare le nuove generazioni al riciclo ed alla tutela ambientale, traguardi
che in futuro potranno essere più facilmente raggiunti proprio con
l’educazione.
Nella partecipata
conferenza stampa, sia i responsabili del Consorzio che l’Assessore
all’ambiente del Comune, hanno reso noti i dati degli oli lubrificanti usati
raccolti in Sardegna e in particolare in Provincia di Oristano: nella nostra
Provincia ben 250 tonnellate nel 2015, su un totale di 3.260 ton. recuperate
nella Regione Sardegna (per fare un paragone, nella Provincia di Olbia, dato
evidenziato di recente, sono state raccolte circa 264 tonnellate, sempre nel
2015). Il Consorzio – che coordina l’attività di 73 aziende private di raccolta
e di 4 impianti di rigenerazione – ha recuperato in tutta Italia 167.000
tonnellate di olio lubrificante usato, un dato vicino al 100% (98%) del
potenziale raccoglibile. “I risultati sono soddisfacenti – ha spiegato Marco
Paolilli, responsabile della rete di raccolta del COOU - ma il nostro obiettivo
resta quello di raccoglierne il 100%”.
Proprio per arrivare a
questo traguardo è stata ideata la campagna educativa itinerante CircOLIamo,
che in due anni di tour toccherà tutti i capoluoghi di provincia italiani; una
vera “campagna amica”, a zero emissioni, perché la quantità di CO2 generata
sarà compensata dall’attuazione di interventi di forestazione in grado di
assorbire la CO2 immessa in atmosfera. “La comunicazione è essenziale per una
corretta politica ambientale – ha affermato l’Assessore all’Ambiente del Comune
di Oristano Efisio Sanna - È particolarmente importante il coinvolgimento delle
scuole che consente di creare una coscienza ambientale nelle nuove
generazioni”.
“Oristano – ha ribadito
l’assessore Sanna - è particolarmente
attenta e in questi anni si è impegnata a fondo. I risultati che stiamo
ottenendo ci confortano, ma siamo convinti che si possa fare sempre di più: in
città la raccolta differenziata è ormai a quota 80% e la raccolta degli oli,
attraverso l’Ecocentro, è passata dalle 4,17 tonnellate del 2013 alle 11 del
2015. Quest’anno il trend è in ulteriore crescita. Dal 2013 l’aumento è di
circa il 220%”.
Il Consorzio, ha detto
Paolilli, proporrà alle Amministrazioni locali, le soluzioni possibili per
arrivare a raggiungere il massimo della raccolta. L’olio lubrificante usato,
come è stato ribadito, costituisce un rifiuto molto pericoloso, che deve essere
smaltito correttamente. Se utilizzato in modo improprio può essere estremamente
dannoso per l’ambiente e per la salute umana: basti pensare che 4 kg circa di
olio – il cambio di un’autovettura media – se versati in mare posso coprire una
superficie grande quanto un campo di calcio. Ma questo rifiuto, non
dimentichiamolo, può trasformarsi in risorsa economica per il nostro Paese; sì,
perché può essere rigenerato e tornare a nuova vita, con le stesse
caratteristiche del lubrificante da cui deriva. Lo dimostrano i dati: dal 1984
ad oggi la rigenerazione dell’olio lubrificante ha consentito al nostro Paese
un risparmio complessivo di 3 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio.
Riciclare, dunque,
conviene due volte: evita l’inquinamento e ci consente anche di risparmiare!
A domani.
Mario
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