Oristano
16 Ottobre 2016
Cari amici,
Si avvicina Novembre, mese stabilito per eleggere il nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America; in questo mese, però, gli americani festeggiano anche una ricorrenza che per loro conta moltissimo: il “THANKSGIVING DAY”, certamente la più grande festa degli Stati Uniti, oltre che del Canada.
Questa festività è straordinariamente sentita, essendo praticamente una specie di ‘celebrazione identitaria’,
a cui nessuna famiglia rinuncia neanche nei momenti più drammatici. Ormai nota in tutto il mondo, ha una lunga storia, che mi piace oggi
riepilogare con Voi.
Il giorno del
Ringraziamento, o Thanksgiving Day, è una grande festa di popolo celebrata
negli Stati Uniti ogni quarto Giovedì di Novembre e in Canada ogni secondo Lunedì
di Ottobre. Dunque lo scorso Lunedì 10 Ottobre è stata già celebrata in Canada e il
prossimo 24 Novembre lo sarà negli Usa, e sarà la 395esima volta, per la precisione. Il
primo "Giorno del Ringraziamento", infatti, viene comunemente fatto risalire al
1621, quando nella città di Plymouth, nel Massachusetts, i Padri Pellegrini si
riunirono per ringraziare il Signore del loro primo buon raccolto nella nuova
terra: l'America. Ma chi erano questi “Padri
Pellegrini”? Ecco una sintesi della loro storia.
I PADRI PELLEGRINI
erano dei dissidenti religiosi inglesi che si erano trasferiti prima nei Paesi
Bassi, ma, non soddisfatti di questa sistemazione per la scarsa simpatia dimostrata
dal Governo olandese all'epoca alleato dell’Inghilterra, decisero di lasciare
l'Europa per l'America, prendendo il nome di Padri Pellegrini. Partirono per l'America
sul Mayflower, con l'obiettivo di
sbarcare nella Virginia settentrionale (all'incirca nella regione dell'odierna
New York), ma, spinti fuori rotta, giunsero invece nell'attuale Massachusetts, e
sbarcarono a Capo Cod. Prima dello sbarco, stesero il "Patto del
Mayflower" (Mayflower Compact) con il quale si diedero ampi poteri di
autogoverno.
Per i Padri Pellegrini
il primo inverno fu molto difficile; erano arrivati troppo tardi per poter
avviare coltivazioni, e molti di loro morirono di fame, compreso il loro capo,
John Carver, che fu poi sostituito da William Bradford. Nel corso del 1621 i
coloni ottennero l'aiuto di alcuni nativi americani che avevano già avuto
contatti con gli europei; nell'autunno successivo venne un abbondante raccolto, e i
coloni celebrarono così il primo Giorno del ringraziamento. Oggi questa
ricorrenza rappresenta una delle feste più importanti per tutto il continente Nord
Americano.
Fu Abramo Lincoln nel
1863, in piena guerra di secessione, a proclamare ufficialmente la celebrazione
negli USA del giorno del Ringraziamento, che da quel momento diventò una festa
annuale e perse gradualmente il suo contenuto cristiano. Protagonista di questa
grande festa è il tacchino. Ci si riunisce a tavola, infatti, proprio con un
menù che non può variare: è il tacchino che riunisce senza eccezioni intere
famiglie, raccolte insieme per ringraziare Dio per un altro anno trascorso in
vita, con gli amici e i parenti, per ciò che si ha e che si possiede in
abbondanza. La tradizione vuole che la cena venga sempre organizzata a casa,
mai al ristorante, con familiari e amici.
Ogni famiglia cucina il
tacchino secondo la propria ricetta "segreta", accompagnandolo con
differenti contorni. I principali tipi di condimento del tacchino sono: nelle
cittadine del Sud vige l'abitudine di condire la carne con la focaccia di
granturco, secondo la tradizione del "ciò che si ha, si usa"; nel
nord degli Stati Uniti il tacchino viene condito con il wild rice, una specie
di riso all’americana. Tipica del pranzo del Thanksgiving è anche la salsa di
ossicocco (mirtillo palustre o cranberry), fatta con bacche fresche o congelate;
altri contorni usati sono le patate dolci, unite a zucchero, spezie e burro, lo
yam, o anche la torta di zucca. Pensate che solo negli Stati Uniti, più di 40
milioni di tacchini sono sacrificati per questa festività.
Ma com’è nata la storia
del tacchino? La storia dell’uso di questo pennuto risale al popolo degli
Aztechi. Nelle Americhe appena conquistate i nativi li offrirono in dono agli
spagnoli, che successivamente li importarono in Europa, dove si diffusero alla
grande. In effetti l’odierno americanissimo tacchino è stato “reimportato” negli
USA proprio dai Padri Pellegrini che lo riportarono in America sul Mayflower,
dando inizio al suo consumo intensivo in Nord America. Il tacchino negli anni
ha fatto sorgere tradizioni importanti, che coinvolgono anche la Casa Bianca e
il Presidente.
Alcuni giorni prima del
Giorno del ringraziamento alla Casa Bianca si svolge la tradizionale cerimonia
della grazia presidenziale a due
tacchini, nota come National
Thanksgiving Turkey Presentation. Risale al 1963 e ne fu artefice John
Fitzgerald Kennedy che scelse di non cucinare il tradizionale tacchino donato
al Presidente dalla National Turkey Federation fin dal 1947. Si è a lungo
ritenuto che fosse stato il presidente Harry Truman a dar vita alla tradizione
ma gli storici della Truman Library non sono riusciti a trovare alcuna prova che
lo dimostrasse.
Dal 1989 uno dei tacchini graziati apre la parata sulla
Main Street di Disneyland, poi entrambi vengono trasferiti nel ranch di
Frontierland, nel parco stesso. Nonostante alla parata partecipi solo uno, ne
vengono graziati due nell'eventualità che uno dei due non riesca ad arrivare
vivo alla parata. A partire dal 2005 il trasferimento da Washington a Los
Angeles avviene con un volo di prima classe della United Airlines.
Che dite, cari amici,
non è una bella storia quella del tacchino, protagonista del giorno del
ringraziamento americano, detto del “THANKSGIVING DAY”? Tutte le storie, amici
miei, hanno un fondo di verità e servono a ricordare i momenti importanti della
nostra vita e quella delle nostre nazioni.
A domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento