Oristano
24 Agosto 2016
Cari amici,
Vi siete mai chiesti
quanto guadagna un dipendente pubblico? Ovviamente lo stipendio varia a seconda
del lavoro che si fa, ma per avere un’idea di quale sia il lavoro più
redditizio tra quelli statali ci viene incontro la Ragioneria Generale dello
Stato, che nel suo annuario statistico ha elaborato le medie di retribuzione
per ogni comparto. Vediamo dunque la classifica degli stipendi pubblici a
seconda del settore di appartenenza, indicati, ognuno, per retribuzione
complessiva in euro.
L’analisi riportata nell’annuario
statistico della Ragioneria generale dello Stato, mostra ad esempio come gli emolumenti
complessivi dei giudici, riferiti all’anno 2013, siano i più alti fra tutti i
dipendenti dello Stato. I magistrati, dunque, sono i dipendenti pubblici con le
retribuzioni al top, con un reddito annuo medio di 142.653 euro, mentre all’estremo
opposto si collocano gli insegnanti, con appena 29.468 euro. Che enorme disparità! I dati, della
Ragioneria dello Stato, successivamente rielaborati dall’AdnKronos, evidenziano
anche che gli stipendi complessivi dei giudici nel 2013 sono aumentati dello
0,6% rispetto all’anno precedente, mentre quelli degli operatori scolastici si
sono ridotti dello 0,3%. L’assegno degli insegnanti, praticamente, vale oggi
meno di un quarto di quello dei magistrati.
Nonostante le proteste,
a nulla sono valse nemmeno le continue denunce sia dell’Ocse sia dell’UE, sul
fatto che in Italia ci sia la classe docente meno remunerata d’Europa, oltre
che risultare la più vecchia del mondo. In Italia, purtroppo, si continua a dare di più a chi già ha di più! Entrando
nel dettaglio dei dati si rileva che il valore medio della retribuzione complessiva nel pubblico impiego nel 2013 è di 34.505
euro, che risulta inferiore dell’1,4% rispetto a quella di due anni prima. Il
taglio seppur generalizzato non ha, però, toccato i primi in classifica, ovvero
le toghe, che anzi nello stesso periodo hanno visto crescere il proprio reddito. Se questa è equità…
Scorrendo la classifica
troviamo al secondo posto, seppure a distanza, i Prefetti con 91.184 euro,
seguiti dai diplomatici con 88.492 euro. Rispetto all’anno precedente chi ha
scelto la carriera prefettizia registra però una riduzione dell’1,5%, mentre
per quella diplomatica il calo è stato del 4,4%. Buste paga giù del 2,4% per
chi ha scelto la carriera penitenziaria: nel 2013 il reddito dei dirigenti del
comparto è sceso a 79.549 euro. Retribuzioni molto elevate vanno anche al
personale delle autorità indipendenti,
con 83.062 euro di media.
Partendo dal basso,
invece, quindi dando uno sguardo al fronte opposto della classifica, gli
insegnanti, buoni ultimi, sono in compagnia dei dipendenti delle regioni (a
statuto ordinario) e delle strutture autonome locali (29.626 euro). Rispetto
all’anno precedente le variazioni risultano abbastanza modeste. Nel comparto
scuola e formazione, tra l’altro, non mancano le differenze: i dipendenti degli
istituti di formazione artistico musicale ricevono un compenso superiore
rispetto ai colleghi delle altre scuole (36.043 euro) e delle università, dove
il reddito medio è di 43.221 euro.
Diverso il trattamento
dei pendenti delle Regioni a statuto speciale: questi percepiscono un assegno
di 35.338 euro, più sostanzioso rispetto ai colleghi delle regioni a statuto
ordinario. Ma la differenza più rilevante è quella che riguarda i dipendenti della
presidenza del Consiglio, che rispetto ai funzionari dei ministeri guadagnano
quasi il doppio (57.688 euro).
Notevoli differenze di
retribuzione si possono osservare anche nel comparto della difesa, con i vigili
del fuoco che ricevono un compenso di 31.620 euro, mentre i corpi di polizia
arrivano a 38.095 euro e le forze armate a 38.804 euro. Stessa situazione si
verifica negli Enti, con i dipendenti degli enti pubblici economici che
percepiscono 30.890 euro, quelli degli enti non economici arrivano a 41.636
euro e negli Enti di ricerca a 40.847. Quanto agli ispettori del fisco nel 2013
hanno ricevuto uno stipendio annuo di 37.340 euro. La retribuzione dei
dipendenti del servizio sanitario nazionale è stata in media di 38.589 euro.
Cari amici, una
classifica, quella evidenziata, che non manca di stupire, sia per la forbice
tra chi percepisce di più e chi percepisce di meno (si parla di una forbice di
oltre 110.000 euro all’anno!) sia per alcune evidenti differenze di stipendio
tra mestieri apparentemente simili ma svolti in comparti diversi. La Pubblica
amministrazione è un’enorme piramide molto appuntita, che come “Paperoni” vede
appunto i magistrati. I vari tentativi di rimodulare le disparità, purtroppo
non hanno sortito effetto alcuno, con il risultato di continuare a spremere i
soliti limoni (già abbondantemente spremuti), forse perché già ben rodati dai
continui digiuni. In un’Italia che non intende “mettere mano” a queste
disparità, credo chi il futuro sarà più preoccupante di quello che appare.
A domani.
Mario
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