Oristano
16 Agosto 2016
Cari amici,
Ho letto in questi
giorni la notizia, riportata dai più importanti quotidiani oltre che dai Media,
che “un bicchiere di troppo” è costato caro in Svezia alla Ministra dell’istruzione
Aida Hadzialic, che, per questo 'peccato' che altrove sarebbe stato considerato solo veniale, di poca importanza, ha subito rassegnato le dimissioni.
Fermata infatti dalla polizia per un controllo stradale, Aida è risultata positiva all’etilometro, anche se con un tasso alcolico appena superiore a quello consentito dalla legge, che in Svezia deve essere inferiore a 0,2 grammi per litro di sangue. Le norme per la guida in questo Paese sono molto severe, in particolare per quanto riguarda l’ingestione di alcol; oltre la soglia stabilita, il conducente è perseguibile non solo con multe molto salate ma anche con il carcere e il ritiro della patente.
Fermata infatti dalla polizia per un controllo stradale, Aida è risultata positiva all’etilometro, anche se con un tasso alcolico appena superiore a quello consentito dalla legge, che in Svezia deve essere inferiore a 0,2 grammi per litro di sangue. Le norme per la guida in questo Paese sono molto severe, in particolare per quanto riguarda l’ingestione di alcol; oltre la soglia stabilita, il conducente è perseguibile non solo con multe molto salate ma anche con il carcere e il ritiro della patente.
In questo Paese del
Nord Europa chi fa vita politica è costantemente radiografato dai cittadini e
ogni possibile ‘deviazione’ dalla norma, per quanto lieve possa essere, costa
cara: normalmente costringe a fare un passo indietro immediato, con la
presentazione delle dimissioni dall’incarico pubblico ricoperto. La Svezia,
cari amici, è la prima Nazione al mondo in termini di reputazione politica, come è stato accertato da RepTrack, la più importante ricerca
sulla qualità di vita nei diversi Paesi del mondo, condotta dalla società americana
(USA) Reputation Institute, che colloca la Svezia al primo posto, davanti al
Canada e alla Svizzera. Le altre sette, per citare le prime 10 in classifica,
sono, nell’ordine, Australia, Norvegia, Finlandia, Nuova Zelanda, Danimarca,
Irlanda e Olanda. Ma vediamo come sono andate realmente le cose con l'incidente della Ministra
Aida Hadzialic.
La giovane Aida (ha
appena 29 anni) nel Governo svedese aveva la delega all'Istruzione secondaria, ed era
considerata anche dal Premier Stefan Löfven, socialdemocratico come Lei,
un soggetto molto serio e capace. Ciò nonostante Aida Hadzialic, dopo il triste
episodio, ha immediatamente voluto rassegnare le sue dimissioni. Durante una
conferenza stampa la Ministra ha voluto pubblicamente spiegare all’opinione
pubblica come erano andate realmente le cose.
Recatasi ad un concerto
a Copenaghen, dove aveva festeggiato la ricorrenza con degli amici bevendo un
bicchiere di vino e uno di spumante, alcune ore dopo decise di rientrare a
casa, convinta di aver già smaltito gli effetti dell’alcool. "Ho
deciso di guidare credendo, naturalmente, di non essere più sotto effetto di
alcolici", ha spiegato. Fermata per un controllo a Malmoe, nel sud
del Paese, è stata sottoposta all’alcool test, che ha rilevato una presenza di
0,2 milligrammi di alcool nel sangue, quantità modesta, che in Svezia però è considerata
comunque reato. La polizia, come d’obbligo, l'ha multata e denunciata alle
autorità.
La ministra, subito dopo il fatto,
si è detta davvero dispiaciuta per aver "deluso" molta gente col suo deprecabile
comportamento, ammettendo anche di essere "furiosa con se stessa". Il
premier Stefan Löfven, pur mostrandosi molto dispiaciuto per "aver perso una collega
apprezzata", ha confermato in
una nota di condividere la decisione presa dalla ministra; le dimissioni presentate immediatamente da Aida hanno fatto assumere la
delega del Suo dicastero alla ministra all'Istruzione superiore, Helene
Hellmark Knutsson.
Cosa può insegnare a
noi italiani il nobile gesto di questa donna (Aida Hadzialic era la più giovane
ministra della storia della Svezia), fatto di coerenza e rispetto nei confronti
del suo popolo? Io direi molto! Non svedese di nascita (nata in Bosnia nel 1992) la Hadzialic era
emigrata coi genitori in Svezia all’età di cinque anni, fuggendo dalla guerra
in Jugoslavia. Impegnata nelle fila dei giovani socialdemocratici, a 23 anni fu
eletta consigliere comunale; successivamente, a 27, scelta come ministra nel
governo guidato da Stefan Löfven, diventando così il più giovane ministro nella
storia della Svezia.
Cari amici, partendo
dal fatto, certamente deprecabile, di essersi messa alla guida senza avere la
certezza di esserne idonea, il gesto successivo, immediato e non forzato, di
dimettersi immediatamente dall’alto incarico di governo, credo che possa essere
considerato un grande esempio di coerenza per tanti politici di ogni Nazione e
di ogni ordine e rango. La Svezia è un grande esempio di rispetto, da parte dei chiamati alle varie cariche politiche, nei confronti del popolo che
li ha eletti.
Negli ultimi due anni,
altri ministri in Svezia si sono dimessi per aver fatto dei passi falsi: dal Vice
Premier Asa Romson, ministro dell’Ambiente, per una gaffe sugli attentati
dell’11 Settembre alle Torri Gemelle, al ministro Mehmet Kaplan, di origine
turca, per la diffusione di un video in cui sottolineava le «somiglianze» fra
la persecuzione degli ebrei nella Germania nazista e le condizioni attuali dei
palestinesi.
Credo che a molti di noi italiani
(in particolare politici) il rispettoso gesto di questa donna possa insegnare molto! Anzichè essere
considerato ‘eccessivo’, se non addirittura fuori luogo, il gesto dovrebbe non solo far riflettere ma anche essere di esempio! Se pensiamo alle tante “violazioni”
che ogni giorno vengono compiute…credo, invece, che i nostri politici nel leggere la notizia possano aver fatto
solo spallucce!
Permettetemi una considerazione: personalmente credo che se tutta la nostra classe politica si comportasse come ha fatto Aida Hadzialic, il nostro parlamento praticamente potrebbe anche restare deserto!
Permettetemi una considerazione: personalmente credo che se tutta la nostra classe politica si comportasse come ha fatto Aida Hadzialic, il nostro parlamento praticamente potrebbe anche restare deserto!
A domani.
Mario
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