Oristano
14 Agosto 2016
Cari amici,
Oristano, antica
capitale di quel Giudicato d’Arborea che tanto lustro diede in passato all’Oristanese
ed alla Sardegna intera, al giorno d'oggi ricorda quegli antichi fasti con un torneo
straordinario, ormai noto in tutto il mondo: La Sartiglia; questa giostra equestre, organizzata dai due Gremi sopravvissuti, quello di San Giovanni e quello di San Giuseppe la Domenica e l'ultimo Martedì di Carnevale, cattura sempre di più un pubblico numeroso che ha oltrepassato da tempo i confini nazionali. Sull’onda dell’importanza
di questo torneo cavalleresco è nato, ormai 26 anni fa, il premio “Maschera d’Argento”,
‘Premio Sartiglia’ istituito dalla Confartigianato e attribuito a quanti,
persone fisiche o associazioni, “si siano distinte nella valorizzazione,
promozione e divulgazione dell’immagine della Sartiglia e dell’intera storia e
cultura dei sardi”.
Il prestigioso premio,
nei sui ormai maturati 5 lustri di vita, ha avuto numerosi destinatari
illustri: dall’Arcivescovo di Oristano Pier Giuliano Tiddia all’archeologo
Prof. Giovanni Lilliu, dal Gremio dei Contadini al Prof. Raimondo Zucca, che ha
avuto l’onore addirittura di ricevere il premio per ben 2 volte: la prima volta
nel 1993 e la seconda nella 25^ edizione dello scorso anno. Ora, la Giuria
della 26^ edizione ha stabilito di assegnare il prestigioso riconoscimento al
Consorzio Uno, il polo universitario oristanese.
Personalmente ho avuto la
bella opportunità di “entrare nel vivo” di questo premio nel 1997, quando fui
chiamato dalla Confartigianato a far parte del Comitato di Giuria che ne
stabiliva l’assegnazione. Si, cari amici, a volte il tempo scorre così veloce
che non mi sembra proprio che siano passati, ormai, quasi 20 anni! Era quella l’11^
edizione della Maschera d’Argento - Premio Sartiglia, costituito da una
bellissima maschera d’argento a grandezza naturale. Ho fatto parte per cinque
anni consecutivi della Giuria del premio, e posso assicurarvi, senza pericolo di essere
smentito, che la scelta, a volte, non è proprio facile!
Autore del meraviglioso
manufatto, realizzato in argento massiccio, l’artista Carmine Piras,
personaggio straordinario, amante come nessun altro della nostra antica storia.
La Maschera d’Argento, ad osservarla con attenzione, è davvero un trofeo unico
e irripetibile, una sintesi creativa straordinaria, frutto dell’ingegno e della
fantasia unica di Carmine Piras, artista-artigiano che ha manualmente realizzato le maschere di
tutte le 26 edizioni.
Quest’anno la Giuria,
composta dal Comitato di Presidenza della Confartigianato (Presidente Antonio Matzutzi e Direttore Marco Franceschi) e dagli esperti
Giampaolo Mele, Monsignor Antonino Zedda, Francesco Obino e Paola Dessì, ha
voluto assegnare la Maschera d’argento al Consorzio Uno con la seguente
motivazione:
“Al Consorzio UNO,
l’Università a Oristano, per aver reso tangibile nella nostra comunità il pieno
diritto allo studio, in un clima favorevole alla ricerca e alla valorizzazione
dei settori strategici per il territorio e per aver creato, grazie agli Atenei
di Cagliari e Sassari, le condizioni propizie all’arrivo di accademici, a
beneficio del mondo della cultura e dell’intera società. Attraverso la qualità
dell’insegnamento e la creazione di un vero campus universitario, ha inoltre
contribuito a fornire occasioni sinergiche con enti e istituzioni indagando
profondamente, tra l’altro, sulle ricadute economiche della Sartiglia di
Oristano e le sue infinite potenzialità turistiche”.
Cari amici, dopo la ‘doppia
premiazione’ del Prof. Raimondo Zucca, festeggiato l’anno scorso oltre che per
il suo lavoro di docente universitario e di archeologo, soprattutto per il suo
intenso e qualificato impegno di ricerca sui Giganti di Mont’e Prama, è
arrivato ora il momento di assegnare questo prestigioso premio all’Università
oristanese, fucina di formazione di quel grande stuolo di giovani oristanesi,
di quel nostro grande patrimonio umano che diventerà, domani, l’asse portante
della futura storia del nostro territorio.
La 26° Maschera
d’Argento verrà consegnata in data ancora da definire durante una cerimonia
pubblica, alla quale spero proprio di poter partecipare!
A domani.
Mario
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