Oristano
25 Giugno 2016
Cari amici,
avere l’appartamento
arredato con delle belle piante è un po’ il sogno di ogni padrona di casa; se
poi alla bellezza esteriore, al piacere di trovarsi di fronte degli splendidi
esemplari del mondo vegetale aggiungiamo la straordinaria azione benefica svolta da alcune di queste
piante, il risultato sarà davvero straordinario. Ebbene, una delle piante d’appartamento
che la NASA (l’Ente spaziale americano) suggerisce, per le eccellenti qualità
possedute per depurare l’aria, è il POTHOS,
un rampicante sempreverde abbastanza noto che si adatta facilmente a qualsiasi ambiente.
Con il crescente
inquinamento che avvolge le nostre città, aumenta sempre di più l'interesse per
le piante d'appartamento che svolgono anche un’azione depurativa, di filtraggio dell'aria. In vari
studi condotti a partire dagli anni '80 è emerso che l'inquinamento domestico (causato
da riscaldamento, aria condizionata, utilizzo di apparecchi elettronici ed
elettrici, prodotti chimici per la pulizia, etc.) è in costante aumento, e risulta ormai tale da
non essere sottovalutato. Ecco allora che la natura ci viene in aiuto, proprio attraverso
l’azione benefica di alcune piante dotate di proprietà depurative dell’aria che
respiriamo.
La NASA ha analizzato a lungo le caratteristiche di diverse piante da appartamento, arrivando alla
conclusione che, tra le molte esaminate, il Pothos è risultato una pianta benefica
d'eccellenza, quanto a capacità di purificazione dell'aria degli interni. Dagli studi
fatti è risultato che il Pothos è in grado di eliminare tre elementi tossici presenti
nell'atmosfera, tutti altamente nocivi per la salute: il primo è la
formaldeide, uno dei più diffusi inquinanti di interni, dichiarato cancerogeno;
il secondo è lo xilene, responsabile, tra altri, di mal di testa e nausee, ed
infine il terzo elemento tossico è il benzene, altro agente cancerogeno che, se
inspirato in dosi massicce, può causare addirittura la morte.
Considerata dunque la
grande utilità del Pothos, cerchiamo allora di approfondire le caratteristiche
di questa pianta. Il genere Scindapsus (o Epipremnun), meglio noto come Pothos
o potos, appartiene alla famiglia delle Araceae ed è originario delle isole
Salomone. Esso comprende diverse specie e varietà sempreverdi molto apprezzate,
soprattutto per la loro facilità di coltivazione. Il Pothos, quello che
normalmente troviamo dal fioraio, in effetti è una simpatica pianta sempreverde
rampicante, che si adatta bene all’interno, tanto da poter essere allevata facilmente
anche in cesti sospesi, che rallegrano i nostri ambienti; provvisto di radici
aeree, che si sviluppano ai nodi dei fusti, ha foglie di un bel colore verde
intenso, coriacee e lucide, che presentano spesso delle screziature bianche,
gialle o argentate.
Chi ama vedere questa
pianta svilupparsi in altezza (anche per diversi metri), deve predisporre dei
supporti (dei tutori) della lunghezza desiderata; negli altri casi la pianta la
si può lasciare sviluppare in molti modi, anche appesa a dei cesti collocati in
alto, che stanno esteticamente proprio bene. Questo rampicante ha fiori
piccolissimi, anche se raramente riesce a fiorire in casa. Ne esistono numerose
varietà, che differiscono tra loro per le diverse screziature delle foglie. Piante
molto resistenti, non
hanno particolari esigente climatiche, tanto che le temperature possono oscillare
senza problemi tra i 13 ed i 27 °C. Temono, però, le correnti d'aria fredda dalle quali vanno
accuratamente protette, specialmente durante la stagione fredda.
La pianta ama molto la
luce, che favorisce la variegatura delle foglie ma non i raggi diretti del
sole. Una scarsa luminosità, invece, farà perdere la screziatura delle foglie.
Per pulire al meglio le foglie dalla polvere è utile portare la pianta in
bagno, dove periodicamente può essere lavata con la doccetta. Il modo più
semplice è porre la pianta dentro la vasca da bagno e, piegandola in modo che
l'acqua non arrivi al terreno; pulire in questo modo le foglie con il delicato getto della doccia e
lasciare poi sgrondare e asciugare le foglie.
Per garantire una buona
umidità dell'ambiente nel quale si trova la pianta del pothos si può sistemare
il vaso su un sottovaso dove è stata sistemata dell'argilla espansa, nel quale
sarà costantemente presente un filo d'acqua che, evaporando, garantirà così il
giusto ambiente umido. Attenzione, però, che il vaso non sia a diretto contatto
con l'acqua. Il Pothos si rinvasa ogni anno a marzo - aprile senza però
eccedere con le dimensioni del vaso, perché in questo modo la pianta
favorirebbe lo sviluppo dell'apparato radicale a scapito di quello aereo. In
genere si procede al rinvaso quando la terra inizia ad essere insufficiente in
relazione allo sviluppo delle radici vale a dire quando queste ultime iniziano
a fuoriuscire dal vaso. Il miglior
terreno di coltivazione è costituito da due parti di torba ed una di sabbia
fine, oppure da un miscuglio di terriccio di foglie, torba e sabbia fine in
parti uguali. Il potos può essere riprodotto tramite talee di fusto (radicate
in terra o in acqua) o per divisione della pianta durante il rinvaso.
Cari amici, ora che
sappiamo qualcosa di più di questa benefica pianta, credo che saremo più
invogliati a portarcene qualcuna a casa. Sarà un bel modo per rendere il nostro
appartamento più vivo, e soprattutto, più sano, sapendo che la pianta divorerà
i veleni presenti nell’aria della nostra casa al posto nostro!
Ciao, amici, a domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento