domenica, dicembre 06, 2015

“SPORT IN PARI, TUTTI PROTAGONISTI”! ORISTANO FA FESTA CON LO SPORT PER VINCERE I PREGIUDIZI.



Oristano 6 Dicembre 2015
Cari amici,
in sardo “in pari”, nelle sue varie versioni e declinazioni, dal campidanese al logudorese, dall’oristanese al barbaricino, significa “stare insieme”, in modo paritario, uniti l’uno con l’altro e l’uno per l’altro. Nel nome di questo principio, e nella convinzione che lo sport è davvero un grande collante per unire tutti, si è tenuta ad Oristano, Venerdì 4 Dicembre, nella palestra dell’Istituto Tecnico “Othoca”, la manifestazione “SPORT IN PARI, TUTTI PROTAGONISTI”, iniziativa promossa dall’Arcidiocesi di Oristano, attraverso il Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, d’intesa con l’Ufficio di Educazione Fisica e Sportiva, diretto da Gabriele Schintu, e l’Istituto Othoca, diretto da Franco Frongia.
L’iniziativa che l’Arcivescovo di Oristano Mons. Sanna ha voluto mettere in campo ad Oristano, rientra tra le attività che la Conferenza Episcopale Italiana sta realizzando in tutta Italia. E’ concepita e messa in atto come esempio di integrazione degli studenti con disabilità. “È la messa in pratica di ciò che abbiamo fatto a Firenze con il convegno ecclesiale sulla promozione umana e io penso che l’arte sia una delle vie tra le più adatte per promuovere la creatività di tutti”, ha precisato l’Arcivescovo.
La manifestazione aveva come Fil Rouge lo scopo di vincere i pregiudizi, in tanti ancora molto presenti. Insomma, una giornata dedicata non solo allo sport ma allo scambio di esperienze, un momento di aggregazione festosa, capace di vincere quel distacco, quel preconcetto, che ancora resta verso il diversamente abile. Punta di diamante della bella manifestazione una presenza straordinaria: Jeff Onorato, uomo capace di dimostrare, come ha già fatto e continua a fare in tutto il mondo, che la disabilità si può vincere, sempre.
In una palestra affollata di giovani e giovanissimi (presenti i ragazzi delle classi prime e seconde degli Istituti superiori di Oristano, circa 350 studenti), la manifestazione ha avuto inizio con i saluti dei rappresentanti delle Istituzioni che avevano messo in campo l’iniziativa: l’Arcivescovo Mons. Ignazio Sanna, Don Enrico Perlato, responsabile della Pastorale Giovanile, Gabriele Schintu e Franco Frongia. Al termine è salito in pedana Jeff Onorato, che ha risposto, prima di iniziare il suo show, alle domande del giornalista Nanni Di Cesare.  L’intervista è, però, durata poco: Jeff più che essere intervistato è uomo da palcoscenico, recita a soggetto, senza intermediari!
Riportare qui il suo discorso, sarebbe una fatica simile a quella di Sisifo: Jeff è un fiume in piena, una cascata torrentizia di parole, ricordi, consigli, ammonimenti, stimoli, inviti a non mollare mai! La disabilità, ha detto, è qualcosa che fortifica: non solo non abbatte ma crea in chi ne è colpito quella forza interiore che altrimenti non sarebbe affiorata, venuta a galla. Ha raccontato della sua vita, ha ripercorso i sentieri dolorosi della caduta e della sua caparbia forza di ripresa, senza mai abbattersi. Nel suo emozionante excursus ha gridato e sussurrato: ha colpito, come in un ring, con la sua forza interiore, mille volte più travolgente della sua menomata forza fisica. Ha mostrato anche, con grande orgoglio, uno dei suoi ultimi trofei: la medaglia d’oro, titolo mondiale di sci nautico, conquistato sfidando i normodotati e vincendo! Ecco la chiara dimostrazione della forza che c’è dentro ciascuno di noi e che, se vogliamo, possiamo cercare e trovare.
Jeff vive le emozioni con una empatia straordinaria: commuove e si commuove, suscitando in chi lo ascolta, spesso in un attimo, sentimenti spesso difficili da far emergere. Gli studenti in ascolto, toccati nei loro sentimenti più profondi, passavano dal silenzio attento all’applauso da stadio, rivolgendo a Jeff un’ovazione che si vede solo in occasioni speciali, e quella di Venerdì 4 Dicembre era proprio una di quelle!  Cari amici, l’uomo di cui parliamo è una vera forza della natura: trascinante e coinvolgente, capace allo stesso tempo di eccitare e far riflettere; Egli rappresenta un aiuto importante per i giovani, in grado di farli riflettere sulla necessità di riscoprire il valore del “saper fare fatica” per ottenere dei risultati, attingendo alla loro forza interiore.
Al termine dell’infuocato e inarrestabile show-riflessione, i ragazzi hanno applaudito Jeff a scena aperta, sicuramente colpiti da tanta forza! Dopo un attimo di pausa hanno fatto seguito le premiazioni, che hanno visto alternarsi al podio diversi atleti, con targhe ricordo anche agli organizzatori dell’evento, e che hanno visto premiare anche i ragazzi dell’Istituto d’Arte, autori dell’innovativo logo creato per la manifestazione.
La seconda parte della mattinata, ha coinvolto i ragazzi in attività sportive, organizzate dagli insegnanti di educazione fisica, con l’intento di unire normodotati e non, in modo da “tagliare insieme il traguardo”, e dirsi con grande amicizia guardandosi negli occhi: “tu vali, quanto me”.
Cari amici, sono queste le belle iniziative capaci di creare quel giusto feeling in età giovanile, età in cui è necessario fare squadra: abili con meno abili, perché solo così il germe della solidarietà troverà terreno fertile, perché è proprio nell’adolescenza che si dovrebbe iniziare a capire in che modo debba svolgersi la pacifica e civile convivenza nella Comunità umana, in tutto il mondo.
Grazie, amici, a domani.
Mario 

Nessun commento: