sabato, maggio 02, 2015

UNIVERSITÀ E MONDO DEL LAVORO “INSIEME”. IL MEETING “CAREER DAY 2015”, RECENTEMENTE REALIZZATO DALL’UNIVERSITÀ DI PERUGIA, FA INCONTRARE I LAUREANDI CON LE AZIENDE.



Oristano 2 Maggio 2015
Cari amici,
finalmente, nell’ottica di mettere in relazione il mondo della scuola con quello del lavoro, si è entrati in qualcosa di concreto: far incontrare i neo laureati o laureandi con il mondo del lavoro. Questi meeting, denominati “CAREER DAY 2015” perchè nati oltre oceano, si stanno diffondendo anche nelle Università italiane, consentendo ai laureandi di entrare in contatto con le realtà produttive, ovvero con le Aziende che necessitano di forze fresche e preparate. In Italia, dopo l'adozione del sistema da parte delle Università di Milano e Bologna, molti altri poli universitari si sono cimentati nel Career Day, che di recente è approdato anche all’Università di Perugia. Per poterlo realizzare, il polo universitario perugino, ha chiesto e ottenuto la collaborazione della Regione Umbria, della Camera di Commercio di Perugia, di Confindustria Umbria e della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
Il Career Day 2015 made in Perugia, si è tenuto lo scorso 4 Giugno. L’Ateneo ha voluto mettere in contatto sia i laureandi che le nuove professionalità fresche di laurea con il mondo del lavoro perugino, allo scopo di favorire il necessario contatto, creando così un raccordo sempre più stretto tra studi universitari, aziende e mondo delle professioni. Per poter far “toccare con mano” ai ragazzi le realtà produttive del territorio, il meeting si è svolto in parte all’interno dei vari Dipartimenti e in parte nelle diverse aziende aderenti. Gli studenti e i neo laureati hanno così avuto la possibilità, visitando gli stand delle aziende e degli Enti partecipanti, di conoscere da vicino le possibili opportunità d’impiego, e poter, di conseguenza, dare inizio alla loro carriera professionale.
Per le imprese, invece, è stata una bella occasione per farsi conoscere, per pubblicizzarsi, e soprattutto avere la possibilità di prendere contatto diretto con i giovani che, freschi o quasi di laurea, possedevano già le competenze tecniche e professionali necessarie, e di conseguenza poterne verificare sia le attitudini che la disponibilità. In sintesi l’obiettivo che si era prefisso l’Ateneo era quello di raggiungere due importanti risultati: da un lato, quello di far conoscere ai propri laureati o laureandi le “eccellenze” imprenditoriali e produttive presenti sul territorio nei vari comparti e settori di attività, e dall'altro quello di mostrare e far conoscere alle aziende l’alta qualità dei giovani che si erano formati all'interno dell’Università perugina.
L’idea cavalcata dall’Università è stata vista di buon occhio dalla gran parte delle aziende del territorio, che hanno accettato subito di collaborare. Tra le più importanti la Cancellotti, azienda specializzata nella produzione di prefabbricati e manufatti realizzati in calcestruzzo, impiegati nel settore stradale ferroviario, civile e industriale, la ELES, azienda attiva nel campo dell'elettronica con base a Todi ma fortemente internazionalizzata e molto attiva nel campo della ricerca, la Terex Operation Italy che costruisce impilatori e carrelli elevatori per movimentazione di container vuoti e pieni, nonché di carichi generici, che opera soprattutto nei mercati mondiali degli equipaggiamenti per i porti e vanta clienti importanti nel mondo.
Tra i molti partecipanti si potrebbero citare altri Gruppi e Aziende a caratura nazionale ed internazionale, tutte interessate a conoscere i nuovi giovani laureati: per non annoiarvi ne cito uno soltanto, abbastanza noto: il Gruppo Aboca, azienda leader nei prodotti fitoterapici e dimagranti, specializzata nella produzione e commercializzazione di sostanze naturali e piante medicinali. Azienda che ha oltre seicento dipendenti, è presente in tredici Paesi e grazie al suo centro di ricerca, è ritenuta all'avanguardia a livello europeo, possedendo numerosi brevetti internazionali.
Cari amici, quando ho letto di questa interessante iniziativa di raccordo tra scuola e lavoro, spontaneamente mi è scappato un sorriso, tra l’ironico e il beffardo! Se Vi state chiedendo il perché, soddisfo subito la Vostra curiosità. 
Quando nel 2003, dopo aver terminato il mio percorso lavorativo di manager bancario, volli riprendere gli studi universitari presso l’Università di Sassari, Facoltà di Scienze politiche, tra i numerosi esami previsti per il conseguimento della laurea specialistica in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo, uno di questi (da svolgere con tesina scritta prima dell’esame orale), consisteva proprio nella preparazione di un “business plan”, da realizzare con un gruppo di lavoro (sei studenti per gruppo).
Forte della mia precedente esperienza lavorativa proposi ai ragazzi di strutturare un progetto che prevedesse proprio la creazione di una “task force”, composta da una pluralità di manager a riposo dei più svariati settori (da quello bancario a quello assicurativo, dai giornalisti della carta stampata ai manager delle diverse professioni), team che, raccordandosi con l’Università, potesse, insieme al corpo docente, costruire quel “ponte mancante” tra mondo della scuola e mondo del lavoro. Il nostro studio fu molto apprezzato dai docenti e valutato con il massimo dei voti e la lode, ma, a parte l’entusiasmo del momento, nonostante il gradimento e la conferma che la proposta poteva, davvero, essere portata avanti, tutto finì li. L'idea entrò presto nel dimenticatoio, insieme a mille altre.
Ebbene, cari amici, credo che quell'idea fosse, anche se in embrione, abbastanza simile agli esperimenti di oggi. Entrambe, in sintesi, convergono sullo stesso punto: creare quel “collegamento mancante” quel necessario raccordo, tra scuola e impresa! Ecco il perché del mio sorriso ironico prima menzionato! Se i Career Day messi in cantiere oggi, fossero stati avviati diciamo 10 o 15 anni fa, l’attuale critica situazione di scollamento tra scuola e lavoro, forse non ci sarebbe, o sarebbe stata, comunque, ben diversa; perché l’informazione e il dialogo, tra la scuola che forma i giovani e le aziende che successivamente questi giovani dovranno assumere, non solo sono una necessità, ma risultano anche determinanti, per consentire, ad entrambe le parti, di fare  la miglior scelta possibile.
Meditate, gente, meditate!
A domani.
Mario

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