Oristano
28 Maggio 2015
Cari amici,
e pensare che quando
sono uscite le stampanti a colori eravamo convinti di aver raggiunto il massimo
dell’efficienza! Nel mondo odierno, globalizzato e informatizzato, tutto cambia
con una rapidità sorprendente. Quando si iniziò a parlare di stampanti in 3D,
fummo in tanti a pensare che sarebbe stata una macchina particolare, da utilizzare
nelle grandi aziende: niente di più sbagliato! Oggi una stampante 3D la si
trova in commercio a prezzo abbordabili, e può far parte dell’armamentario
anche del comune cittadino. Vediamo
insieme questa nuova grande meraviglia dell’elettronica.
La maggior parte delle
stampanti 3D, proposte nel campo dell’hobbistica, si basano sulla tecnologia Fdm (Fused deposition modeling, modellazione a deposizione
fusa): la stampante opera attraverso un estrusore che scalda un filamento di
materiale termoplastico o simile e lo deposita in modalità additiva sul piano
dove si costruisce l’oggetto. Estrusore e piano si spostano in uno spazio
tridimensionale secondo il controllo di un software Cam fino a completamento del prototipo.
Ma quali sono le
modalità di funzionamento della stampante 3D Full – Color? La stampante 3D
utilizza polvere di plastica e colla. Il materiale viene distribuito in strati
sottili sulla piattaforma di lavoro tramite un roller. La colla viene
selettivamente depositata sullo strato di plastica tramite le testine a getto
d’inchiostro in modo da solidificare e colorare la polvere. La piattaforma di
lavoro si abbassa dopo che ogni strato è stato depositato fino ad ottenere un
modello tridimensionale a colori.
La tecnologia Fdm ha
fatto passi da gigante nel corso degli ultimi anni, ed è oggi la più economica,
pur permettendo di operare su un numero sempre più elevato di materiali, rigidi
o flessibili, ecologici o plastici. Una Stampante Fdm con area di stampa ci
circa 25 x 25 x 25 cm costa dai 1.000 ai 2.000 euro (anche di meno, se si
decide di acquistare un modello da assemblare), mentre i filamenti possono
variare in costi che però si aggirano sui 30-50 euro per chilogrammo. La
precisione varia con la velocità di stampa, ma la risoluzione massima è
tipicamente di 0,1 mm per strato depositato.
In alternativa, è
possibile ricorrere a una stampante stereo litografica. In questo caso la
macchina sfrutta un laser ultravioletto o altra tecnologia per solidificare una
resina liquida. La risoluzione tipica è quadrupla rispetto alle Fdm (circa
0,025 mm), rendendo il metodo più adatto alla prototipazione di oggetti
dettagliati come gioielli, parti meccaniche e ingranaggi miniaturizzati. Il
costo dell’apparato è più elevato rispetto alle Fdm, ma se ci si accontenta di
un’area di stampa ridotta si possono trovare modelli a meno di 3.000 euro. Meno
scelta sulla materia prima, che è anche più costosa: la resina costa circa 100
euro al litro.
Ebbene, cari amici, ma qual
è l’utilità di avere in casa o in ufficio una stampante 3D? Certamente i motivi
sono più di uno. Trasformare l’idea di un oggetto in un prototipo, per esempio.
Una cosa è immaginare un oggetto, anche vederlo in modo tridimensionale in un
computer, altra cosa e vederlo realizzato, toccarlo con mano, rendersi conto
dei mille particolari che, solo “fisicamente” possono essere verificati. Dare
forma e corpo alle idee, tramutandole in qualsiasi oggetto si voglia, ecco cos’è
la stampante 3D.
La stampa 3D permette
di dare corpo ai sogni dei progettisti, realizzando rapidamente ed in modo
economico l'oggetto reale, in modo da poterne valutare i molteplici aspetti:
funzionalità, ergonomia, estetica, gradimento, ecc. La possibilità di creare
rapidamente modelli funzionali dal progetto CAD realizzato in 3D, permette al
designer ed a tutti gli altri membri del team di comprendere immediatamente e
senza errori le scelte operate, riducendo al minimo le modifiche necessarie. In
questo modo migliora la qualità del progetto e si riducono drasticamente i
costi di produzione. La Stampa 3D è quindi dedicata ad aziende, Pubblica Amministrazione e
consumatori finali, perché si tratta di un servizio innovativo e ad alto valore
aggiunto. Le stampanti 3D, sono arrivate a realizzare anche “l’inverosimile”..
In America Cody Wilson,
un 25enne studente texano, è l’inventore di una pistola fatta in casa, composta
da 16 pezzi e realizzata grazie a una stampante tridimensionale. Si tratta di un’arma
letale, anche se prodotta con materiali plastici. Per questo il governo degli
Stati Uniti ha fatto rimuovere dal sito di Defense Distributes, l’azienda
fondata da Wilson, i file per programmare la stampante 3D in modo da realizzare
la pistola. Ma nel frattempo erano già state scaricate 100.000 copie delle
istruzioni. E messe a frutto. Come dimostra Travis Lerol, 31enne da Baltimora,
armiere hi-tech a tempo perso. Travis ho sostituito forgia e tornio con una
stampante 3D, un modello basic che fonde strati di plastica uno sull’altro per
costruire praticamente qualsiasi cosa. Lui ha inserito i programmi della
pistola di Wilson scaricati da internet.
Si, cari amici, la
tecnologia fa ogni giorno passi da gigante: nel bene e nel male. Il problema
non è la tecnologia in se, che sempre avanza e continuerà a farlo, ma il modo
in cui essa viene usata: anche la prima industrializzazione dei primi anni del
secolo scorso ha creato le grandi macchine a vapore, i telai, le locomotive, ma
anche i cannoni e altre micidiali macchine da guerra…
Ciao, a domani.
Mario
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