Oristano
17 Maggio 2015
Cari amici,
con l’arrivo della
bella stagione si ripresenta il problema delle punture d’insetti, in
particolare delle zanzare. Noi oristanesi le zanzare le conosciamo bene, considerata
l’ubicazione della città, gli stagni che ci circondano e le pianure
circostanti, a partire da Arborea. Insomma, per noi questi fastidiosi insetti
sono da considerarsi di casa, e con loro abbiamo ormai una grande dimestichezza.
Detto questo, vorrei portare a Vostra conoscenza una notizia curiosa, che ho scoperto di recentemente e che riguarda proprio questo fastidioso
insetto: il “motivo” per cui le
zanzare pungono più volentieri una persona anziché un’altra, ovvero per quale
ragione, anziché pungere a caso, scelgono il soggetto a cui succhiare il
sangue.
Certo, la gran parte di
noi ha sicuramente constatato che, passeggiando all’imbrunire, alcune persone sono
avvolte da nugoli di zanzare, mentre altre risultano quasi ignorate dagli insetti. Insomma,
con un certo fastidio, molti di noi hanno pensato: perché le zanzare pungono alcune persone e altre no? Perché su
certe persone si accaniscono in modo incredibile, mentre altre restano quasi
immuni dalle punture? Cosa si nasconde dietro questa ‘scelta’ fatta dagli insetti fra
i più irritanti dell’estate? Gli studi più recenti hanno permesso di scoprire i
motivi di questa scelta: vi sono degli individui che potremmo definire “predisposti”,
più appetibili di altri, in quanto presentano “caratteristiche
ben precise di gradimento”.
Gli studiosi hanno
accertato che esistono delle reali motivazioni che spingono le zanzare a
“mordere” un individuo piuttosto che un altro. Gli esami effettuati hanno messo
in luce che almeno un 20% degli individui esaminati, presentava caratteristiche particolari che li rendevano più allettanti di altri. Secondo uno studio
condotto in Gran Bretagna, le sostanze presenti nel sudore, che ciascuno di noi
ha in quantità diversa, sono i fattori principali a far avvicinare o meno le
zanzare. Acido lattico, acido urico e ammoniaca, tutte sostanze presenti nel sudore,
vengono localizzate con grande precisione dalle zanzare. Inoltre, ad influire
sulla scelta, concorrono altri fattori, come il gruppo sanguigno, l’anidride
carbonica, l’alcol nel sangue, gli ormoni, il colesterolo, il diverso
metabolismo di ciascuno di noi, come pure i colori. Allora, per farvi comprendere meglio, ecco un piccolo vademecum che indica i motivi di una scelta che, pur
curiosa, ci vede o penalizzati o privilegiati!
1.
Gruppo sanguigno: secondo uno studio condotto dal Pest
Control Technology Institute, le zanzare preferiscono il sangue del gruppo
sanguigno 0, considerato più gustoso di qualsiasi altro tipo di sangue: il
gradimento del gruppo 0 risulta doppio rispetto a quello A o B. Questi insetti
sono in grado di percepire il gruppo sanguigno attraverso dei segnali chimici
prodotti dalla pelle: noi infatti emettiamo nell’aria una sostanza che permette
l’identificazione del tipo di gruppo sanguigno, dando alle zanzare la
possibilità di scegliere! Le femmine della specie in genere succhiano una
quantità di sangue grosso modo pari al loro peso, ovvero 2-3 milligrammi.
2.
Il respiro: a quanto pare bisogna pure stare attenti a come
respiriamo. Le zanzare sono attratte dall’anidride carbonica, quindi
prediligono le persone che hanno un respiro affannato e accelerato. Grazie ad
alcuni recettori che si trovano nelle loro mascelle le zanzare possono
percepire la presenza di anidride carbonica emessa da qualcuno che si trova
fino a 50 metri di distanza. Ne consegue che gli organismi che producono CO2 in
maggiore quantità saranno i loro bersagli ideali. Questo spiegherebbe per esempio
perché le persone in sovrappeso risultino più colpite, dal momento che hanno
uno scambio ossigeno/anidride carbonica maggiore.
3.
Il sudore e l’acido lattico: questi insetti come detto sono in grado di
“fiutare” gli odori da lunghe distanze, riuscendo a captare la presenza o meno di
sudore e acido lattico presente nei muscoli. Proprio perché le zanzare riescono
a percepire le sostanze contenute nel sudore, un’attività fisica come una corsa
all’aperto, aumenta del 50% il rischio di essere morsi. Anche la temperatura
corporea fa aumentare le possibilità di attirare l’insetto e quindi di essere
punti. Non a caso la zanzara anofele, quella che diffonde la malaria, punge le
persone febbricitanti, quando il protozoo causa della malattia è al massimo di
presenza nel sangue. Una protezione anti-zanzara è costituita dal consumo di
aglio. Non ci sono prove scientifiche, ma che l’aglio riesca a tenere lontane le zanzare
e anche altri insetti, come ad esempio le zecche, è stato confermato da
molteplici studi. Secondo i ricercatori dell’Università della Florida gli
alimenti con le più alte concentrazioni di vitamine del gruppo B (B1 e B6) e di
vitamina C hanno il potere di alterare il nostro sudore e renderci quindi meno
invitanti.
4. L’alcol:
se hai di recente bevuto sostanze alcoliche sei a maggior rischio puntura. Il
metabolismo del corpo, infatti, gioca un ruolo fondamentale nel grado di attrattività per le zanzare. Per
esempio, uno studio pubblicato sul Journal of American Medicine ha rilevato che
bere una lattina di birra aumenta in maniera significativa l’attacco da parte
di questi fastidiosi insetti. La ragione è dovuta al fatto che le zanzare sono
attratte dal particolare odore che il corpo emana dopo aver ingerito
dell’alcol.
5. La gravidanza:
a causa dell’aumento dello scambio di anidride carbonica, le donne in stato
interessante sono il bersaglio preferito delle zanzare. Inoltre, in una donna
incinta, la temperatura corporea è un po’ più alta e le zanzare di conseguenza
attaccano il soggetto con una frequenza due volte superiore, rispetto ad una
donna non gravida. La pancia di una donna in gravidanza è di 1°C più calda del
resto del corpo e questo fa sì che l’organismo produca più sudorazione,
attirando le zanzare.
6.
Ormoni e colesterolo: secondo Jerry Butler, entomologo forense all’Università
della Florida, le persone con una maggiore concentrazione di colesterolo o
steroidi nel sangue attirerebbero maggiormente le zanzare. Elevate
concentrazioni di steroidi o di colesterolo modificano la composizione del
sudore che si forma sulla superficie della pelle, che risulta più gradevole e
costituisce un elemento di maggiore attrattiva per le zanzare.
7.
I colori: Potrebbe sembrare uno
scherzo, ma gli indumenti che indossiamo possono aumentare o diminuire il
rischio di essere morsi. Le zanzare sono particolarmente attratte dai
colori scuri e dal rosso; tuttavia, alcune specie di zanzare, come nel caso
delle Anofele, sembrano preferire le gradazioni più chiare. Questi insetti prediligono, nell’ordine: il nero,
il rosso, il grigio e il blu; i colori come il kaki, il
verde e giallo richiamano invecedi meno la loro attenzione.
8.
Le fasi lunari: Anche la luna pare possa influire sulla loro
aggressività. La zanzara vive dalle tre alle cinque settimane, durante le quali
produce altrettanti cicli di uova: punge perciò dalle tre alle cinque volte in
tutto. Secondo l’American Mosquito Control Association, la zanzara è 500 volte
più attiva con la luna piena. I suoi attacchi avvengono all’alba e al tramonto,
con le femmine che sono in grado di migrare anche per 40 miglia per procacciarsi del
cibo.
Cari amici, non so se
conoscere meglio i gusti delle zanzare ci aiuterà a tenerle lontane o,
comunque, a cautelarci maggiormente in qualche modo! Essere informati tuttavia, non è mai
male, perché la conoscenza, anche quando non elimina il problema, riesce comunque
a renderci più preparati e quindi a contrastare i danni con maggiore possibilità di successo. Il nostro
sommo poeta, Dante, ci ammoniva ricordandoci che “Fatti non foste a viver come
bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.
Ciao, a domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento