Oristano
3 Maggio 2015
Cari amici,
il ciclo naturale della
vita sulla terra, riferito sia al mondo vegetale che a quello animale, per
millenni si è svolto e rinnovato scandito dai ritmi cosmici che la natura
stessa movimentava. L’uomo, affascinato dalla grandezza e perfezione della
natura, li rispettava e li metteva in pratica. Questo amore, questo rispetto
per l’armonico alternarsi delle stagioni, che consentivano lo svolgersi della
vita sulla terra, alimentava il ciclo vitale sia dell’uomo che degli animali,
che utilizzavano la terra per nutrirsi. Rispetto per la grande armonia del
creato che aveva fatto attribuire alle forze astrali il rango di divinità, come
la storia antica ci ha tramandato: il dio sole, la luna, la madre terra e così
via.
Questo sistema complesso
chiamato Creato, fatto di cielo,
sole, luna, terra, acqua e fuoco, tutte forze che, insieme, consentivano la
perpetuazione del ciclo naturale della vita sulla terra per uomini, animali e
vegetali, si muoveva armonicamente al ritmo biologico naturale, vera forza meravigliosa,
dove tutto diventava un “unicum” organico, attraverso un processo razionale che
può essere definito in sintesi con la nota affermazione che “nel mondo nulla si crea, nulla si distrugge
ma tutto si trasforma”.
Eppure l’uomo, non pago
di questa perfezione, ha cercato spesso di intervenire per modificare certi
ritmi e processi naturali, riuscendo però a rompere certi equilibri, anche in
maniera irreversibile. E’ giocando a fare il dio che l’uomo, spesso, è diventato
pericoloso! Nella sua affannosa ricerca di “avere
sempre di più e subito” ha violato alcuni processi dell’ordinamento cosmico,
nella convinzione di migliorare il sistema, non rendendosi conto che il
presunto miglioramento era solo apparente, mentre le piante e gli animali
subivano traumi molto pericolosi.
Cari amici, il mondo
sia vegetale che animale era e rimane fortemente influenzato dai cicli
naturali! Basti pensare alle maree, messe in movimento dall’azione della luna,
alla capacità che ha un corpo celeste di influenzare l’elemento liquido sulla
terra e quindi i vegetali, costituiti per il 90% di acqua. E’ noto che esistono
notevoli relazioni tra la crescita dei vegetali e il movimento degli astri,
anche se non sempre sono così apparenti e non le vediamo; a volte può trattarsi
di una maggiore o diversa elaborazione della linfa grezza, a volte di accumuli
di amidi, oppure di una maggiore rotondità dei frutti.
Il mondo vegetale
risulta abbastanza condizionato da questo complesso ordinamento: da una parte esso
dipende dagli elementi nutritivi dati dalla terra, dall’altra subisce l’influsso
del ciclo cosmico, attraverso le sue leggi fisiche e chimiche e, perché no, da
forze ancora poco conosciute. Per rendere meglio l’idea potremmo dire che per
crescere bene le piante hanno bisogno di sali minerali, cioè di elementi
terrestri, come azoto, fosforo, potassio ecc., ma anche del regolare
svolgimento delle fasi lunari, del sole, dell’equilibrio magnetico e così via.
Un mix fatto elementi nutritivi e di forze cosmiche che, se in perfetto equilibrio
e armonia, consentono a piante e animali di vivere e riprodursi.
Ebbene, cari amici, la
forzata industrializzazione che l’uomo ha voluto applicare sia nell’agricoltura
che nell’allevamento, ha creato nel precedente ciclo naturale squilibri di
grande portata, con conseguenti stravolgimenti che hanno comportato sia danni
ambientali che di salute. Un primo segno di inversione di tendenza è avvenuto
nel 1927, portato avanti per cercare di contrastare il grande abuso di colture
intensive, destinate alla grande industria agroalimentare. Colture realizzate
con un bombardamento di pesticidi e prodotti chimici, utilizzati per selezionare da
una parte e per accelerarne della crescita dall’altra. Per cercare di porre rimedio
a questa violenza è nata l’agricoltura biologica,
diventata poi biodinamica. Il sistema ideato, oltre ad abolire l’uso di
antiparassitari, Ogm e concimi chimici, ha messo in atto un nuovo metodo di coltivazione biologica, ripristinando un’agricoltura riportata ai “ritmi
naturali”, e un sistema di allevamento rispettoso degli animali.
L’agricoltura
biodinamica in effetti altro non è che un tornare al vecchio rispetto dei cicli
naturali, seguendo le fasi lunari, e i lenti ritmi biologici, considerando
l’intera natura come un vero e proprio organismo vivente, strettamente concatenato e da
mantenere in equilibrio. Fu il filosofo ed esoterista Rudolf Steiner a predicare e diffondere l'agricoltura biodinamica,
definita un metodo di coltivazione basato sulla visione “antroposofica” (spirituale e filosofica) del mondo, che comprende sistemi
sostenibili per la produzione agricola, in particolare di cibo, capaci di rispettare
l'ecosistema terrestre.
Ebbene, cari amici, pur
vivendo un momento economico poco felice, afflitti da un periodo di “vacche
magre” che potrebbero durare ancora a lungo e una disoccupazione, soprattutto giovanile
con numeri terrificanti, secondo i dati emersi dall’ultimo convegno nazionale
organizzato lo scorso Febbraio a Milano dall’Associazione
per l’Agricoltura Biodinamica, in
Italia, nonostante la crisi risulta in aumento la domanda ed il consumo di cibo
biologico e biodinamico.
Tutto questo sta a
significare che l’uomo, ormai tormentato da ritmi che di umano non hanno più
nulla, desidera
un “ritorno al passato”. Stritolato
dalla Globalizzazione, diventato da uomo un semplice numero nell’alveare
immenso del “Villaggio Globale”, solo ed egoista, parte di quella moderna “folla solitaria” ben descritta da Riesman, Egli anela a ritrovare gli
antichi ritmi, parte integrante del ciclo della vita. Ecco, dunque la
riscoperta del “naturale”: della terra, coltivata e non sfruttata come adesso,
dell’allevamento, naturale e non gonfiato con gli estrogeni, del rispetto dei
cicli vitali senza forzature, con gli animali che vivono e si riproducano liberi,
nei prati e non in batteria, dove trasformati in fabbriche di carne e latte, paiono
degni di Frankenstein.
Sì, a me sembra che
questa riscoperta dell’agricoltura biodinamica sia un lento e graduale ritorno
alla vita vera, dove l’egoismo risulti attenuato e venga facilitato il ritorno all’altruismo
solidale; perché è proprio l’egoismo che ha fatto sì che ancora oggi, nel terzo
millennio, vi sia ancora nel mondo 1 Miliardo
di persone che non ha cibo a sufficienza, mentre nelle fasce abbienti si
combatte l’obesità. L’uomo ha bisogno di ritrovare se stesso, perché nel tempo
ha perso le sue originarie caratteristiche “umane” per diventare una specie di
marionetta, che corre tutto il giorno per raggiungere un obiettivo, Quale? La
ricchezza? La carriera? Il potere? Ma da esercitare…su Chi e su cosa?
Credo che l’uomo debba
capire, quanto prima che è necessario rinsavire…perché più tardi lo farà, più
sarà difficile tornare indietro. Il ritorno alla terra, la riscoperta dell’Agricoltura
biodinamica è sicuramente il primo passo, verso una vita più umana, verso un
mondo di maggiore amicizia e fratellanza, dove, insieme, poter gioire dell’armonia
del creato, che Dio ha dato all’uomo per disporne, tutti insieme, e godere dei
suoi frutti.
Pensiamoci seriamente.
Ciao a domani.
Mario
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