sabato, gennaio 09, 2021

DIFESA INFORMATICA. DOPO GLI ULTIMI ATTACCHI, L'UE SI PREPARA A DIFENDERSI, MIGLIORANDO IL PRECEDENTE SCUDO PROTETTIVO.


Oristano 9 gennaio 2021

Cari amici,

Che la vulnerabilità del Web sia una cosa ormai nota è una realtà incontestabile; ad ogni possibile rimedio messo in atto, gli hacker rispondono con attacchi sempre più pesanti, vanificando quanto posto in essere. Vista la situazione sempre più preoccupante, l’UE ha deciso di reagire in modo forte: cercando di creare uno "scudo informatico europeo" guidato dall'Intelligenza artificiale, per poter garantire la difesa degli obiettivi sensibili dagli attacchi informatici condotti da attori principalmente stranieri. È stato il Vicepresidente della Commissione Europea, Margaritis Schinas, a presentare a Bruxelles il piano della nuova strategia per la cyber-sicurezza dell'Unione europea, piano ritenuto urgente, in quanto negli ultimi 10 mesi le Istituzioni europee hanno subito circa 800 attacchi. Un nuovo “Piano aggiornato”, dunque, resosi necessario per proteggere i siti istituzionali dell’Unione, e non solo dalle interferenze straniere.

Cerchiamo di chiarire meglio, allora, cosa viene inteso in concreto per “attacco informatico” nell'ambito della sicurezza informatica. L’attacco informatico indica tutta quella serie di manovre poste in essere da individui od organizzazioni, capaci di colpire i sistemi informatici, le infrastrutture, le reti di calcolatori e/o dispositivi elettronici, effettuate tramite la messa in atto di atti malevoli, finalizzati al furto, alterazione o distruzione di specifici dati presenti nel sito attaccato. In realtà il così detto “Cybercrime”, costituito da attacchi hacker, ransomware, Wannacry e quant’altro di malevolo, è in costante aumento, come abbiamo avuto modo di constatare in questi anni, toccando con mano e imparando anche a familiarizzare con esso, purtroppo a nostre spese.

L’unica possibilità per dotare Stati e Aziende di strumenti validi è l’attivazione di una valida sicurezza informatica, nota anche come Cybersecurity. Una tematica che, proprio per il moltiplicarsi degli attacchi provenienti dall’esterno, sta diventando cruciale sia per le Organizzazioni che per le aziende di qualsiasi settore e dimensione. Ma che cosa è esattamente la sicurezza informatica? Quali le aree maggiormente interessate e quali, in particolare le regole da seguire per avere una buona protezione dei sistemi informativi di cui si è dotati, tenendo però sempre presente che il rischio zero non potrà mai esistere? La risposta non è né semplice né facile.

Ora, come detto, la Commissione UE lavora alla realizzazione di un 'cyber-scudo' per rafforzare la risposta agli attacchi informatici e alle interferenze straniere sulle infrastrutture critiche. "Soggetti statali e non statali usano le tecnologie per infrangere lo stato di diritto per obiettivi politici, la minaccia è reale e ogni giorno diventa più importante", ha detto l'Alto rappresentante UE per la politica estera Josep Borrell presentando la nuova strategia dell’Unione per la sicurezza informatica. "Nel 2019 si sono registrati 450 incidenti che hanno coinvolto infrastrutture critiche, come il settore energetico e finanziario", ha aggiunto.

Nel corso della presentazione è stato citato anche il recente attacco contro l'EMA, l'agenzia europea per i farmaci, che sta lavorando per dare il via libera ai vaccini anti-Covid. La Commissione propone quindi di avviare un network di centri per la sicurezza informatica supportati dall'intelligenza artificiale, per creare uno scudo di sicurezza in grado di prevenire e rispondere tempestivamente agli attacchi. Inoltre a febbraio la Commissione presenterà una nuova Unità per la sicurezza informatica per la condivisione di dati tra più Istituzioni. "Abbiamo un regime di sanzioni già attivo - ha ricordato Borrell - e già utilizzato a luglio e ottobre, contro 4 organizzazioni supportate da Russia, Cina e Nord Corea". Borrell ha inoltre rivolto un invito al Consiglio UE affinché si possano prendere decisioni sulle sanzioni a maggioranza qualificata per accelerare e rendere più efficace il sistema.

Cari amici, per la Commissione Europea è finita l'era dell'innocenza verso i raid stranieri. "Le minacce digitali e fisiche sono intrecciate", ha ricordato Borrell, e nel mirino, fra i primi, ci sono Cina e Russia. La Commissione propone quindi di avviare un network di centri per la sicurezza informatica, supportati dall'intelligenza artificiale, per creare uno scudo di sicurezza in grado di prevenire e rispondere tempestivamente agli attacchi.

Secondo Alessandro Gropelli dell'European Telecommunications Network Operators Association: “Queste nuove regole si applicheranno ai settori più importanti del momento, basti pensare a quanto è importante proteggere i nostri dati contenuti negli archivi digitali, nel cloud e più in generale nei sistemi informatici dei governi. Sarà vitale proteggersi da eventuali attacchi durante questa fase di vaccinazione e tracciamento per tenere sotto controllo la pandemia. Questo passo in avanti è segno che ormai c'è consapevolezza". Per entrare in vigore, il nuovo regolamento europeo sulla protezione delle reti dovrà essere approvato dal Parlamento europeo e poi dalle singole assemblee nazionali.

Amici, l’informatica è un bene irrinunciabile, ma questo bene dovrà essere necessariamente protetto nel miglior modo possibile!

A domani

Mario

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