domenica, agosto 24, 2014

SISTEMI CURIOSI PER PRODURRE DA SÈ PICCOLE QUANTITÀ DI ENERGIA: IN QUESTO MODO IL TUO TELEFONINO NON RIMARRÀ MAI SCARICO!



Oristano 24 Agosto 2014
Cari amici,
Da quando la nostra giornata è scandita da tutta una serie di congegni elettronici (computer portatili e telefonini in primis) che funzionano solo con l’energia prodotta dalle batterie di cui sono dotati, la loro eventuale “fermata” per assenza di alimentazione diventa quasi una tragedia. Se non disponi di una rete elettrica a cui collegarti ti senti perduto.
Ciascuno di noi ha avuto a che fare con il cellulare che si scarica all'improvviso (in particolare quelli di nuova generazione come lo smartphone), proprio quando avevamo necessità di fare una telefonata urgente! La possibile mancanza di energia nei nostri aggeggi ormai indispensabili e che condizionano in toto la nostra vita, è diventata al giorno d’oggi un problema serio che ha stimolato la fantasia dei molti “inventori creativi”, cosa che sta portando avanti una  “corsa allo studio” di possibili sistemi per produrre energia, anche se in piccole quantità, quanta ne basta, però, per ricaricare il telefonino o alimentare un piccolo elettrodomestico.

 Certo, oggi il mercato offre soluzioni tampone come gli accumulatori portatili, anche se non sempre è facile portarseli appresso, ma sono allo studio anche valide alternative che potremo definire a dir poco "salutari". Tralasciando cervellotiche e ipotetiche invenzioni per produrre energia nei modi più strani, come quella di utilizzare la pipì (a sperimentare lo smartphone che si ricarica con la pipì sono stati gli scienziati inglesi del Bristol Robotics Laboratory e della West of England University, che hanno messo a frutto le nuove tecnologie per la produzione di energia partendo da materia organica)  per ricaricare lo smartphone andando in bagno, considerando che per il momento non è nota l’attrezzatura necessaria che ipotizziamo complessa, per adesso occupiamoci di altre proposte meno diaboliche.
Bill Ostrom e un team della Queen's University dell'Ontario hanno unito i propri sforzi per creare il Go Kin Pack, uno zainetto in grado di ricaricare il cellulare sfruttando l'energia cinetica generata dall'utilizzatore mentre cammina. Con una camminata di cinque minuti viene generata energia sufficiente per poter parlare con il telefonino per circa 20-25 minuti. L'utilizzatore deve solo collegare lo smartphone alla porta USB dello zainetto e semplicemente farsi una passeggiata. Il carica batterie, dal peso di circa 1.2 Kg, è collegato a due cavi che vengono posizionati su una caviglia o su una scarpa dell’utilizzatore. Secondo i progettisti, camminare genera circa una decina di Watt. Ovviamente si può ricaricare qualsiasi dispositivo dotato di porta USB (tablet, GPS, dispositivi indossabili...). Il progetto Go Kin Pack nasce dalla Start Up pubblicizzata su Kickstarter, e ha finora raccolto oltre 10mila dollari, a fronte dei 30mila richiesti come finanziamento necessario alla sua realizzazione e immissione sul mercato. Si prevede (raccolta fondi permettendo) che i primo Go Kin Pack potranno essere commercializzati verso Novembre 2014.
Ricaricare lo smartphone camminando, dunque, non sarà più un’utopia, come poteva essere fino a poco tempo fa, ma una possibile realtà. Un’altra interessante invenzione per poter ricaricare telefoni cellulari e dispositivi USB passeggiando, è stata messa sul tappeto da un giovanissimo inventore. A mettere in pratica l’idea è stato un ragazzino di soli 15 anni che vive nelle Filippine. Si chiama Angelo Casimiro, ed è un piccolo genio che già a quattro anni si divertiva a dare vita a piccoli progetti tecnologici. Il sistema ideato sfrutta l'energia cinetica che viene prodotta quando ci muoviamo. L'andamento dei nostri piedi, che si alzano e si abbassano, attiva delle membrane piezo-elettriche che, premute e rilasciate, genereranno corrente. In questo modo diventa possibile accumulare energia e ricaricare qualsiasi piccolo dispositivo collegato.

Secondo il giovane inventore, questa nuova tecnologia è in grado di caricare una batteria al litio da 400 mAh in 8 ore di camminata. Certo, si tratta ancora di tempi piuttosto lunghi, ma di sicuro l'invenzione potrà essere migliorata nel corso del tempo. Al momento potrebbe essere utile per evitare che la batteria del cellulare si scarichi del tutto quando ci troviamo fuori casa. Gli utilizzi di una simile invenzione vanno ben oltre la semplice ricarica dello smartphone. Pensiamo, ad esempio, alle zone del mondo in cui l'accesso alla rete elettrica è assente. Oppure, in modo più semplice, alle occasioni in cui siamo in campeggio o facciamo trekking. Le idee innovative non finiscono qui.
Altre possibilità di miglioramento potrebbero riguardare il ricorso all'energia solare, su cui Casimiro, nonostante la sua giovanissima età, ha già lavorato in passato. Ora il nuovo sistema potrebbe risultare utile per caricare cellulari, radioline e flash. Potrebbero inoltre nascere applicazioni legate allo smart-clothing, con t-shirt, scarpe, zaini o pantaloni intelligenti che saranno dotati di dispositivi elettronici integrati, anche con tecnologia GPS. Il progetto prima descritto, ideatoper ricaricare il cellulare camminando, è entrato a fare parte della Google Science Fair 2014.

Cari amici, quelle appena riportate sono invenzioni davvero intelligenti: i benefici a livello ambientale che il mondo potrebbe avere sono evidenti; a prescindere dall’utilità immediata della singola invenzione, le prospettive future della produzione di energia in modo pulito sono vitali per il futuro del mondo. Chissà, d’ora in poi, quante apparecchiature elettroniche potremo ricaricare in questo modo!
Ciao a tutti!
Mario

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