Oristano 18 agosto 2021
Cari amici,
Sono spuntati in
brevissimo tempo come funghi, e ora le città sono strapiene di questi
“Monopattini”, che, inosservanti di ogni precauzione sfrecciano a destra e a
manca, in sensi unici e contromano, sui marciapiedi e sulle piste ciclabili,
costituendo un’invasione pericolosa senza precedenti. Queste moderne
cavallette, sbarcate in Italia, poco prima del triste Lockdown (quello di
marzo-aprile 2020), sono riuscite a cambiare il volto della mobilità cittadina.
Come ha affermato l'Osservatorio nazionale sulla sharing mobility, ormai "un
veicolo condiviso su 3 è un monopattino". Si, amici, i monopattini sono
esplosi come mezzo in condivisione (e non solo, visto che in molti già ne
possiedono uno privato) da un anno circa, e in alcuni casi hanno soppiantato
scooter elettrici e e-bike.
I servizi in sharing
stanno realizzando numeri "senza precedenti” proprio nell'anno della
pandemia, e in 12 mesi il monopattino "è diventato il numero uno nel
nostro Paese (anche quello più presente nelle città del Sud)". Nel 2020
sono stati compiuti 7,4 milioni di noleggi in monopattino e percorsi 14,4
milioni di chilometri; rispetto al 2019, è aumentata la durata (12,1 minuti) e
la distanza dei noleggi (1,8 km). Insomma, a questo punto ci si è accorti che
nelle città sono diventati improvvisamente troppi, e da più fronti ci si è resi
conto che è necessario mettere, con urgenza ordine.
Proprio per questo la
Commissione Trasporti alla Camera è al lavoro per elaborare una proposta di legge ad hoc
che punta, almeno nelle linee essenziali, all'obbligo del casco, ai limiti di
velocità e alla maggiore età per usare quello che è diventato in un anno e
mezzo - da poco prima dell'emergenza Covid - il primo veicolo della sharing
mobility in Italia. Questo nuovo stato di cose, ha fatto sì che da più parti si
reclami la necessità di una regolamentazione per la loro disciplinata
circolazione.
La deputata Elena
Maccanti (Lega), capogruppo in commissione Trasporti e relatrice della proposta
di legge, e Giuseppe Donina, relatore della legge di riforma sul Codice della
strada – hanno affermato: "Le città non possono essere trasformate in
pericolosi parchi giochi, in balia del far west dei monopattini. Il fenomeno è
stato troppo a lungo sottovalutato". E tra i punti cardine della proposta
di legge - a prima firma del deputato di Forza Italia Roberto Rosso - ci sono
l'introduzione del limite di velocità a 20 chilometri orari su piste ciclabili
e di 30 km orari sulle strade urbane (nelle aree pedonali massimo a 6 km orari), oltre al divieto di circolazione alla sera, da dopo il tramonto (le multe in caso di
inosservanza vanno da 50 a 250 euro).
Stabilito anche che il
marciapiedi diventa off limits: vanno portati a mano; niente più sosta
selvaggia (se si parcheggia sui marciapiedi sono previste multe simili a quelle
per moto e scooter, da 41 a 168 euro, e la possibilità di rimozione). Inoltre,
a condurli potranno essere soltanto i maggiorenni. Quanto ai servizi di sharing
si potranno attivare soltanto con una delibera della giunta comunale che deve
prevedere comunque una serie di paletti che dovranno esser rispettati.
Tra le nuove regole,
contenute in otto articoli, si rimarca, in particolare, il divieto di uso per i
minorenni. Oltre al casco, inoltre, si chiede di indossare il giubbotto o le
bretelle retroriflettenti ad alta visibilità. Il provvedimento introduce anche
la definizione di monopattini elettrici, indicando i requisiti per l’ammissione
alla circolazione. Poi il segnalatore acustico, il regolatore di velocità, la
marcatura Ce. Verrà invece vietata la circolazione ai monopattini a motore con
requisiti diversi. Per chi non rispetta le regole è prevista una sanzione
amministrativa da euro 100 a euro 400. Alla violazione, si legge nel testo,
consegue anche la sanzione amministrativa accessoria della confisca del monopattino,
qualora il monopattino abbia un motore termico o un motore elettrico con
potenza nominale continua superiore a 2 kW.
Cari amici, sicuramente a
breve sarà definito un quadro preciso che regolamenti la loro circolazione, ma
c'è da mettere in conto che ben altre idee sono in gestazione per questi pericolosi
veicoli che hanno invaso le nostre città. Idee-proposta, per esempio, come
quelle del Presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani che - in audizione
proprio sulla proposta di legge - ha lanciato l'idea di "un regime di
omologazione dei monopattini" per la produzione, regole omogenee
dappertutto, una targhetta di riconoscimento, l'obbligo del casco per tutti e
l'obbligo d'assicurazione sulla responsabilità civile verso terzi per i mezzi
più potenti ("assolutamente necessaria se il monopattino va oltre 25 km
all'ora - ha spiegato il Presidente dell'ACI - cioè quelli con una potenza nominale superiore a 350
watt. Ma sarebbe eccezionale se ci fosse per tutti"). Sul piatto delle
proposte anche la formazione, con un corso che si potrebbe fare nelle scuole
secondarie, nelle università e nelle scuole guida, con "il rilascio di una
specie di patentino".
Spero, amici, che questo
particolare mezzo, certamente utile in città, possa essere quanto prima
regolamentato nel modo migliore per la sicurezza di tutti.
A domani.
Mario
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