Su “Pa(n)i Arrubiu” |
Oristano 6 agosto 2021
Cari amici,
Su
“Pa(n)i Arrubiu” (il Pane rosso) è un tipo particolare di pane,
arricchito con uva passa, zafferano e buccia d'arancia, che iniziò ad essere
preparato quasi un secolo fa con uno scopo ben preciso: come segno votivo e
devozionale nei confronti di Sant'Antioco Martire, nell’intento di chiedergli
una grazia o per rendergli omaggio per la buona sorte. Questa particolare forma
di devozione viene messa in atto tutt’ora a Tuili, il paese posto sull’altopiano
della Giara, in Marmilla, Centro-Sud Sardegna, ed ebbe inizio nel 1930 ad opera
della signora Natalina Pitzalis, fornaia del paese e madre di 11 figli, colpita
in famiglia dalla malattia del marito e di un suo figlio.
Questa bella e antica
storia, ci racconta che la signora Natalina chiese a Sant’Antioco (che in vita,
durante l’Impero Romano, era stato un apprezzato medico), di fare il possibile
perché il marito e il figlio guarissero, offrendo, in cambio dell’aiuto del
Santo, come voto (essendo lei fornaia), la promessa di donare a tutti i fedeli,
il giorno della festa del Santo, un pane da lei creato per l’occasione. Questo
pane arricchito, che chiamò su Pa(n)i Arrubiu, era molto sostanzioso e
quindi molto costoso per l’epoca.
La sig.ra Pitzalis con i suoi 11 figli |
La storia ci dice che il
marito e il figlio della signora Pitzalis guarirono e la promessa fatta al
Santo fu mantenuta. Da allora, il giorno della festa del Santo, 2 domeniche
dopo Pasqua, tutti coloro che vogliono fare un voto al Santo o ringraziarlo per
una grazia ricevuta preparano o richiedono su ordinazione, su Pa(n)i Arrubiu.
Questo pane viene benedetto in chiesa e donato a tutti dopo la S. Messa celebrata
in onore di Sant’Antioco. Con la nascita delle sagre, 12 anni fa, questo pane
divenne protagonista di una sagra speciale a Tuili: proprio quella de “Su Pa(n)i
Arrubiu”, tipica specialità gastronomica tuilese, unica nell’isola, che spopola
anche fuori dalla realtà devozionale.
Gli ingredienti tipici di
questo pane, nato per devozione, sono: la semola di grano duro, la farina 00 di
grano duro Senatore Cappelli, il lievito madre, acqua, sale, tanta uvetta (che
conferisce il tipico colore rosso al pane), ciuffetti di zafferano, scorza di
arancia naturale (cioè senza trattamenti fitosanitari) e tanta passione. La
cottura avviene negli antichi forni tradizionali, con l’uso di legna,
principalmente di cisto e di lentischio. La sagra tuilese risulta inserita nel
circuito regionale “In Nome del Pane” dedicato ai pani votivi.
TUILI |
Amici, il pane in
Sardegna ha tradizioni millenarie e la sua bontà è riconosciuta ampiamente non
solo nell’isola ma anche all’estero. “Su Pa(n)i Arrubiu” di Tuili,
figlio della fede, della tradizione e della passione delle donne del paese
della Marmilla, è un prodotto unico, delizioso, che non dovrebbe mai mancare in
un paniere di dolci tradizionali, accanto a pardule, amaretti, gueffus
pirichitus, papassini e quant’altro. Invece raramente riesce a superare i
confini di questo piccolo centro posto ai piedi della Giara. Tuili, mille
abitanti, può essere definito uno dei centri storici meglio conservati di tutta
l'Isola: eppure noi sardi siamo avvezzi a non prendere in considerazione le
nostre ricchezze.
Cari amici del Continente,
il cosiddetto Pane Arrubiu è uno dei tanti pani tipici della cultura
sarda; molti di Voi conoscono sicuramente il sottile e croccante Pane carasau
che spesso accompagna su porceddu e il buon vino Cannonau, su Pistoccu (pane
biscottato) da consumare con del pomodoro spalmato, dell’origano e aglio, la
Spianata, il Civraxiu, il Pane con la gerda, su Moddizzosu, sa Cozzulas de
reguttu (pane alla ricotta), su Coccoi, su Zichi, ecc. Ma oltre a queste
tipologie di pane ce ne sono tante altre legate alle cerimonie: il Coccas
preparato il giorno di Ferragosto, su Candelariu fatto per il Capodanno, sa
Cozzula spesso confezionato per le nozze, ecc. Ebbene, prima di chiudere questo
post vorrei aggiungere la ricetta base per confezionare, in casa, il “Pane
Rosso” di cui abbiamo parlato oggi. Eccola.
PANI ARRUBIU
INGREDIENTI: 500
grammi di farina di grano duro, 100 grammi di lievito madre, 220
millilitri di acqua, 8/9 grammi di sale, 200 grammi di uvetta,
mezza bustina di zafferano, la scorza di un’arancia.
PREPARAZIONE
Mettete l’uvetta in ammollo
in acqua tiepida e tenetela da parte. Versate la farina nel recipiente dove preparerete l’impasto,
aggiungete il lievito madre e, versando poca acqua alla volta e iniziate ad
impastare. Lavorate l’impasto, ricordandovi, quando avete quasi finito di
aggiungere l’acqua, di metterci il sale. Una volta pronto, il vostro impasto
inizierà a fare le bolle; è il momento
di aggiungere la scorza d’arancia e lo zafferano, amalgamando ancora il tutto. Infine
strizzate e versate l’uvetta, aggiungendola all’impasto.
Fate ora lievitare
l’impasto coperto per una notte; la mattina lo troverete ben lievitato,
dividetelo in due, tre o quattro parti, infarinate e adagiate i pezzi su un
telo di cotone, coprendo con un altro telo. Una volta raddoppiato di volume
(2/3 ore circa) infornatelo a 250° e fatelo cuocere per 20 minuti circa,
abbassate la temperatura a 200° e cuocete per altri 10/15 minuti, i tempi
possono variare in base al forno, valutate Voi la doratura. Essendo preparato
con lievito madre il pane si mantiene morbido e gustoso più a lungo; potete
prepararlo anche con lievito di birra anche se i risultati non sono esattamente
gli stessi.
Grazie dell’attenzione,
amici, a domani.
Mario
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