lunedì, agosto 16, 2021

LA TRADIZIONE DEL FERRAGOSTO: DA ANTICA FESTA PAGANA IN ONORE DELLA DEA DIANA, A FESTA RELIGIOSA CHE CELEBRA L’ASSUNZIONE DI MARIA VERGINE. UNA LUNGA STORIA.

Diana cacciatrice  e, a destra, iconografia della vergine.


Oristano 16 agosto 2021

Cari amici,

Il Ferragosto appena trascorso è,  come sappiamo, la festa più attesa dell'estate. Essa, che ha origini che si perdono nella notte dei tempi, era celebrata con grandi festeggiamenti nell'Antica Roma, che continuava il retaggio di festeggiamenti ben più antichi. Poi, come è avvenuto per molte altre feste pagane, la tradizione cattolica, lentamente ma inesorabilmente, ha trasformato queste feste votive in riti religiosi in onore dei Santi. Ma vediamo insieme la bella, antica storia del “FERRAGOSTO”, le cui notizie storiche sono riportate da illustri scrittori dell’epoca, come Ovidio e Plutarco.

L’attuale termine “Ferragosto” è la trasformazione contratta di “Feriae Augusti”, festività dell’antica Roma  che l’imperatore Augusto istituì per onorare il titolo conferitogli nel 23 a.C. scegliendo il mese di agosto e dichiarandolo festivo. La scelta cadde su questo mese poiché, all’epoca, in quel mese si concentravano molte feste pagane come i Nemoralia, i Portunalia, i Consualia etc. Erano tutte feste per lo più dedite a celebrare la fertilità della terra o create per ringraziare per i doni da essa ricevuti. La più importante tra queste feste d’agosto era quella che si svolgeva tra l’11 e il 13 agosto, ed era rivolta alla Dea Diana.

OVIDIO

Anche i Romani, dunque, nei loro festeggiamenti continuarono una tradizione già esistente. Il grande Ovidio nei Fasti (9 d.C.) descrivendo i Nemoralia scrisse che questi festeggiamenti continuavano una tradizione in essere “sin dalla notte dei tempi”. Questa festa era celebrata ogni anno all’altare di Diana, posto nel lago Nemi (dal latino Nemus, selva o bosco sacro) da cui il nome Nemoralia. Il lago è conosciuto anche come Specchio di Diana. Le celebrazioni si svolgevano radunandosi in centinaia in processione davanti al lago, e indossando ghirlande e corone di fiori.

PLUTARCO

Secondo Plutarco, invece, parte del rituale (prima della processione che si svolgeva attorno al lago) consisteva nel lavarsi i capelli e adornarli di fiori. Anche i cani da caccia, sacri alla Dea Diana, erano adornati e vestiti con boccioli floreali. I partecipanti si spostavano dalle sponde nord e sud del lago trasportati da piccole barche illuminate dalle lanterne che si specchiavano nell’acqua con un magnifico gioco di luci. Simili lanterne erano utilizzate dalle Vestali (ne sono stati ritrovati degli esemplari). Richieste e offerte a Diana venivano fatte scrivendo su nastri che venivano legati agli alberi, portando piccole tavolette di argilla o statuette fatte di pane con la forma delle parti del corpo malate per richiederne la guarigione. Durante i Nemoralia era proibito cacciare o uccidere qualsiasi tipo di bestia o animale.

L’origine della festività del  Ferragosto è da ricercarsi, dunque, nella storia della sacralità femminile i Nemoralia nei 3 giorni dei festeggiamenti rappresentavano: nel primo giorno la discesa di Diana nel mondo dei morti alla ricerca di Ippolito o Virbius, nel secondo giorno la sua ascesa vittoriosa in cielo, come regina dello stesso, e il terzo giorno la sua ascesa alla luna. Celebrazioni simili erano tributate nel mondo antico, con analogie nel culto e nelle credenze, a Demetra e Iside, figure alle quali Diana era spesso associata. Nella trinità femminile, Ecate rappresenta la Luna calante, Diana la Luna crescente e Selene la Luna piena.

Col passare dei secoli, quando il cristianesimo ormai era sempre più diffuso, tanto che con l’Editto di Tessalonica nel 380 d.C. divenne religione di stato, vennero banditi tutti i culti degli antichi dei pagani. I templi vennero distrutti e si cercò di sradicare anche le antiche tradizioni pagane; quanto al culto riservato alla Dea Diana, a cui ci si rivolgeva per richiedere protezione (in particolare le partorienti), ottenere guarigioni e benedizioni, vista l’impossibilità di debellarne le invocazioni, poiché i culti resistevano, la Chiesa finì per incorporarne il rito, adattando la festa dei Nemoralia all’interno del calendario delle festività religiose e inserendo in quei giorni di calendario la Festa dell’Assunzione di Maria Vergine in cielo. Come Diana, infatti, Maria è vergine, come Diana Maria è una rappresentazione lunare, come Diana Maria è madre, e come Diana Maria viene invocata per proteggere le partorienti, salvarsi, guarire.

Fu così che dalla dea Diana si passò alla venerazione di Maria Assunta in Cielo. Per mantenere il culto intatto venne rispettato il periodo della festività di Diana, che si svolgeva come detto dal 13 al 15 agosto, e la festa dedicata alla Vergine Assunta fu fatta cadere il 15 agosto. Anche la simbologia attuale rispecchia il legame col passato: Maria Assunta in Cielo è rappresentata mentre schiaccia un serpente sotto i suoi piedi, in quanto il serpente simboleggia nell’iconografia cristiana il male, ma questo era anche il simbolo del legame tra la dea Diana e la madre terra nell’antichità. Maria ha il volto candido e posa i suoi piedi su uno spicchio lunare, quella stessa luna di cui Diana era portatrice di luce.

Cari amici, nel lungo cammino che la Chiesa ha fatto per l’affermazione del Cristianesimo, ha sempre cercato di evitare l’uso della forza per combattere antiche superstizioni e culti legati a dei effimeri. Più che combattere (sarebbe stato inutile) culti radicati, la Chiesa Cattolica ha preferito trasformarli, inglobandoli nel culto religioso. E fu così anche per i Nemoralia, dedicati alla dea Diana, il culto pagano fu trasferito a quello cristiano, venerando non più Diana ma Maria Assunta in Cielo.

A domani.

Mario
Giotto, dormizione di Maria

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