Oristano 10 agosto 2021
Cari amici,
L’Italia, fra gli impegni
presi con Bruxelles nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) annovera anche quello di eliminare l'obbligo
di imporre alle compagnie elettriche di raccogliere tramite le bollette "somme
che non sono direttamente correlate con l’energia". Fra queste,
dunque, c’è da eliminare anche il canone RAI. A introdurre questa
modalità di riscossione fu il Governo Renzi nel 2015, ed era finalizzata a
contrastare l'evasione dell'imposta, ritenuta abbastanza consistente. Con la mossa di Renzi gli italiani furono (e
sono tutt’ora) costretti a pagare la tassa per la TV pubblica insieme alla
bolletta dell’energia elettrica. Un onere ineludibile di 90 euro (9 euro al
mese per 10 mesi).
Ora il Governo si trova
tra le mani lo spinoso problema: come risolverlo, senza che l’evasione riprenda
come o addirittura peggio di prima? In precedenza, infatti, l’evasione era al
30%, e si ridusse a meno del 4% con l’addebito in bolletta. La decisione
potrebbe non essere immediata, dato che
sarà prima necessario valutare le nuove possibilità di riscossione. Il problema
è serio, se pensiamo che l'imposta TV, prelevata dalle casse delle famiglie italiane
per portarle nel Tesoro dello Stato, vale ben 1,7 miliardi di euro. Ecco perché è
importante trovare la soluzione che non sottragga incassi all’erario.
Qualcuno parla già di un
possibile ritorno al passato, ovvero al “vecchio sistema” con bollettino
postale, utilizzato prima della riforma di Renzi, ma in quel casso si prevede
anche il ritorno ad una massiccia evasione. La normativa da trovare potrebbe
essere contenuta nel Decreto-legge sulla concorrenza, rimandato ad agosto o a
dopo la pausa estiva, oppure all'interno della prossima manovra finanziaria. In
ogni caso la riforma non influirebbe sui pagamenti dell'anno 2021, nel corso
del quale i contribuenti continueranno a trovare l'imposta inserita nella
bolletta elettrica. Le eventuali novità arriverebbero a partire dal 2022.
Le reazioni all’uscita
del canone RAI dalla bolletta non sono mancate. A parlare per prima è stata UsigRai,
l'Unione sindacale giornalisti Rai. "La discussione sul canone in
bolletta dimostra che non esiste futuro per la Rai se non si risolve la
questione della certezza delle risorse", ha dichiarato l'associazione
in un comunicato ufficiale, ricordando che attualmente "pendono ancora
davanti al consiglio di Stato ben 3 ricorsi sul taglio di 150 milioni imposto
nel 2014". "Ci auguriamo che il tema della certezza delle risorse
venga assunto come priorità dal nuovo vertice della Rai. Perché altrimenti i
disastri di questi anni su questo tema rischiamo che vengano pagati dalle
lavoratrici e dai lavoratori", ha aggiunto UsigRai.
Di certo non poteva
mancare la reazione degli esponenti di Italia Viva, partito guidato da Renzi,
autore della riforma del 2015. "È urgente che il Governo si occupi del
canone Rai, a seguito della richiesta della UE di toglierlo dalle bollette
elettriche nell'ambito dell'applicazione del PNRR", ha affermato
Michele Anzaldi, rappresentante di IV e segretario della commissione di Vigilanza
Rai. "Se la norma non può entrare nella Riforma della Concorrenza, entri
in un altro provvedimento, ma la riflessione va fatta al più presto, a maggior
ragione dopo il pessimo spettacolo che la Rai sta dando sulle Olimpiadi, con il
gravissimo errore commesso dai vertici gialloverdi Salini-Foa di non aver preso
i diritti per lo streaming".
Cari amici, in Italia,
purtroppo si continua a litigare su tutto. Fermo restando che la TV pubblica,
per avere autonomia e garanzia di imparzialità, deve per forza avere dallo
Stato le necessarie risorse, non potendo certo, per la diversità degli incassi
pubblicitari, confrontarsi alla pari che le TV private, ma dall’altra, da parte degli amministratori RAI, non
devono certo mancare la capacità e la saggezza, in modo da poter operare nella massima imparzialità e trasparenza, evitando al
massimo gli sprechi. Solo così le famiglie che pagano il canone lo farebbero
con maggiore tranquillità.
Sono certo che Mario Draghi, uomo
saggio e navigato, saprà risolvere al meglio anche questo spinoso problema.
A domani.
Mario
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