Oristano 14 agosto 2021
Cari amici,
La frutta e la verdura
sono alimenti di cui non possiamo certo fare a meno, sono infatti un nostro
nutrimento assolutamente irrinunciabile. C’è da dire, però, che la gran parte
delle persone, prima di mangiarla, sbuccia sia la frutta che gran parte della
verdura. Indubbiamente un errore, in quanto la parte che contiene più vitamine
e fibre, è proprio la buccia! I nutrizionisti ne consigliano sempre il consumo,
in modo da non perdere la maggior parte dei vantaggi nutrizionali. Ovviamente
il consumo della buccia va fatto in modo attento e razionale, in quanto potremo
trovarci di fronte a frutti che hanno subito trattamenti con pesticidi, quindi
da evitare, ricordandoci anche di lavare sempre e comunque la frutta e la
verdura prima di consumarle.
Si, amici, frutta e
verdura sono i veri e propri pilastri di una dieta sana ed equilibrata, in
particolare nel periodo estivo, quando per la calura si dovrebbero consumare solo
cibi leggeri e salutari. Ma siamo sicuri di mangiare frutta e verdura correttamente?
Per essere sicuri di godere di tutte le loro proprietà, dovremmo sempre valutare sia l'abbinamento con altri cibi che consumare sia frutta che verdura lasciando o togliendo la buccia a seconda della qualità. Molti frutti e
molti ortaggi, infatti, custodiscono come detto la maggior parte dei loro nutrienti
proprio nella buccia, ed eliminarla significherebbe perdere molti dei loro
benefici.
Ovviamente c’è da dire
che per alcuni tipi di frutta è difficile pensare di rimuovere la buccia.
Difficilmente, infatti, si potrebbero sbucciare le ciliegie, i frutti a bacca o
l’uva; questo, poi, è proprio un bene, perché le bucce di questi frutti, oltre
ad essere difficili da rimuovere, sono ricchissime di proprietà benefiche, come
quella dell’uva, ad esempio, che contiene la più elevata percentuale di
antiossidanti dell’intero frutto. La scelta comincia a rivelarsi più difficile
quando si consumano pere, pesche o prugne. Per questa frutta il consiglio degli
esperti è quello di consumarla con la buccia; togliendola, infatti, si
perderebbe una percentuale di antiossidanti compresa tra il 13 e il 48%; lo stesso
discorso vale per mele ed albicocche. Basti pensare che la buccia della mela è
un vero e proprio concentrato di vitamine A e C e di quercetina, un flavonoide.
oltre ad essere ricchissima di fibre.
Quanto alle verdure, vale
praticamente lo stesso discorso. Le bucce dei pomodori, per esempio, si
rivelano preziose per l’organismo; recenti studi ne avrebbero, infatti,
individuato le proprietà antinfiammatorie. Anche i cetrioli andrebbero mangiati
così come sono; sbucciandoli, infatti, si perderebbe un considerevole apporto
di vitamina K, preziosa per la pelle. Zucchine e melanzane non sono da meno. Le
loro bucce, infatti, oltre ad essere ricchissime di fibre contengono la maggior
parte dei nutrienti dell’intero ortaggio la cui polpa è costituita per oltre il
90% da acqua. Anche le bucce delle patate non andrebbero mai rimosse. Sono,
infatti, ricche di ferro, potassio, fibre, vitamina C e folato.
Tornando alla frutta, anche
la buccia del kiwi in realtà, è ricca di fibre e vitamina C, ma è difficile
pensare di consumarla. Per molti altri tipi di frutta le bucce risultano
proprio immangiabili.
I frutti tropicali
in primis: ananas, papaia, mango, banana, poi melone e anguria, tutti frutti
dolci e gustosi, ma senza la buccia! Un discorso a parte, infine, vale per gli
agrumi le cui scorze andrebbero conservate; sebbene non possano essere mangiate
crude assieme al frutto, debitamente cotte
e trattate, garantiscono all’organismo un elevato apporto di antiossidanti.
Cari amici, i vantaggi
del mangiare frutta con la buccia sono davvero tanti, che vanno ben oltre
quelli accennati prima. Il dottor Alessandro
Targhetta, medico nutrizionista, afferma
che: “La buccia delle frutta serve a far aumentare la massa fecale,
migliorando lo svuotamento intestinale. Come uno spazzino pulisce l’intestino e
stimola la peristalsi intestinale, combattendo la stipsi. Promuove inoltre lo
sviluppo di una buona flora batterica intestinale, nutrendo il microbiota come
un vero prebiotico”.
Anche la dottoressa Roberta
Martinoli concorda e aggiunge ulteriori dettagli: “La fibra
solubile contenuta nella buccia (pectine, gomme, mucillagini, galattomannani)
rallenta il tempo di svuotamento gastrico dando un maggior senso di sazietà,
riduce l’assorbimento di colesterolo a livello intestinale, migliora il
controllo glicemico nei soggetti con intolleranza al glucosio e nei diabetici.
Maggiore è il contenuto in fibra della frutta e minore è il picco glicemico
raggiunto a fine digestione. Così se mangiamo un’arancia a spicchi il livello
di glucosio si alzerà più lentamente di quando beviamo una spremuta”.
Un ultimo consiglio,
amici che mi leggete: spesso ci si chiede quando è meglio mangiare la frutta
per godere a pieno delle sue proprietà. Anche su questo punto il dottor
Targhetta spiega: “Il momento migliore per mangiare la frutta è al
mattino a colazione, oppure a metà mattina o a metà pomeriggio, mai dopo i
pasti! La frutta se consumata a fine pasto, rallenta la digestione dei cibi che
abbiamo appena assunto, sia carboidrati che proteine. La frutta deve trovare lo
stomaco vuoto e precipitare nell’intestino, senza fermarsi nello stomaco e
fermentare”.
Che dite, amici, lo
prendiamo in parola?
A domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento