Oristano 25 agosto 2021
Cari amici,
Gli studi per passare
dall’energia prodotta con i combustibili fossili a quella prodotta da fonti
rinnovabili, continuano senza sosta. In tutto il mondo, ormai, il sistema per
utilizzare l’energia solare è in pieno sviluppo e i primi eccellenti risultati
già si vedono. Di recente negli Stati Uniti la Florida Power and Light
Company (FPL), ha messo su un impianto straordinario: il Manatee
Energy Storage Center, il più grande impianto di stoccaggio di batterie a
energia solare al mondo; la realizzazione è ora al 75%, e sarà il primo di una
serie di impianti capaci di sostituire le centrali a carbone. Sono stati già
installati 100 dei 132 container previsti, come ha riferito un comunicato
stampa. La batteria si trova nella contea di Manatee, in Florida, e dovrebbe diventare
pienamente operativa entro la fine dell’anno.
Questo impianto, una
volta completato, avrà una capacità di 409 MW, e fornirà 900 MWh di energia.
Energia sufficiente per alimentare 329.000 case per più di due ore. L’obiettivo
è quello di convertire in breve tempo una grossa fetta delle precedenti fonti
energetiche realizzate con combustibili fossili con elettricità pulita e
rinnovabile, affidabile e a prezzo contenuto. Lo ha dichiarato il suo
amministratore delegato, Eric Silagy: “A giugno abbiamo detto addio al
carbone, smantellando l’ultima delle centrali a carbone di FPL in Florida. E
abbiamo già superato il 40% del nostro piano per installare 30 milioni di
pannelli solari entro il 2030. Presto, la più grande batteria a energia solare
del mondo inizierà a servire i clienti. Poi sarà la volta dell’idrogeno verde,
che potrebbe darci un futuro energetico al 100% privo di carbonio”.
L’uso delle batterie
solari, che immagazzinano l’energia prodotta dai pannelli, porterà l’elettricità
alle case anche quando il sole non splende (di notte e nei giorni nuvolosi). In
sintesi: al di là delle centrali a carbone, non servirà nessuna altra fonte di
energia inquinante. Ci saranno perfino alcuni vantaggi economici, certo, ma
quelli principali saranno ovviamente quelli derivanti dalla salvaguardia dell’ambiente.
Secondo FPL, ogni modulo-batteria è in grado di immagazzinare una quantità di
energia solare equivalente a circa 2.000 batterie per iPhone. Il sistema
completo sarà equivalente a 100 milioni di batterie per iPhone e i contenitori
per l’accumulo di energia saranno organizzati su un appezzamento di terreno di
16 ettari (40 acri, o l’equivalente di 30 campi da calcio). La batteria che
sostituisce le centrali a carbone avrà una durata stimata di 40 anni.
Si, amici, la cancellazione
delle centrali a carbone è solo la punta dell’iceberg. In tutto il mondo
fioriscono ormai tanti progetti innovativi di stoccaggio di energia pulita. La
transizione verso un sistema generale di microreti intelligenti è appena
cominciata in tutto il mondo e presto gli obiettivi saranno raggiunti. Ecco,
diamo uno sguardo ad alcuni degli altri progetti in corso.
La “Lyon Group”,
azienda che si occupa di energia in Australia, sta realizzando un impianto
fotovoltaico nel Sud del Paese, che aiuterà lo Stato australiano a risolvere i
problemi di approvvigionamento energetico relativo a improvvise interruzioni.
L’impianto consisterà di 3,4 milioni di pannelli solari per un totale di 330
megawatt di energia massima generabile. Quello che lascia a bocca aperta è la
parte relativa alle batterie per l’accumulo. Si tratterà infatti di bel 1,1
milioni di batterie per un totale di energia accumulabile che varierà, a
seconda della configurazione, dai 100 a 400 MWh. Questo vorrebbe dire ben 5
volte tanto quanto già realizzato finora.
In California la Tesla sta
realizzando il progetto “Moss Landing Megapack” per la Società elettrica
PG&E: utilizza 256 accumulatori grandi come container. Si, Elon Musk e
soci, con Tesla, realizzano le batterie più grandi al mondo, creando il più
grande impianto di accumulo di energia mai prodotto. Il complesso, che si trova
in California, nella contea di Monterey, è stato filmato dall’alto con un drone
ed è effettivamente impressionante. L’impianto, realizzato su richiesta della
PG&E, la società elettrica Pacific Gas and Electricity Company, ed è stato
progettato per avere quattro sistemi di accumulo di energia indipendenti. Due
di essi, una volta terminati, saranno i più grandi esistenti. La produzione di
energia è prevista in 1,1 GWh o anche a 1,2 GWh.
Cari amici, ormai la
salvezza del pianeta potrà avvenire solo con il rilascio delle vecchie fonti
energetiche, che ormai stanno portando il pianeta alla autodistruzione. La
salvezza è ormai riposta solo nell’utilizzo delle fonti rinnovabili senza le
quali non lasceremo un bel futuro alle nuove generazioni.
A domani.
Mario
1 commento:
Vedi i fantasmagorici piani di Germania e Australia: qualcuno ha fatto male i conti! I piani della Germania per una economia tutta a base d'idrogeno sono a dir poco da pazzi! Innanzitutto hanno un piccolo problema: non funzionano come vorrebbero loro ( https://www.zerohedge.com/energy/germany-schnitzels-itself-after-ditching-nuclear-coal-power-green-pipe-dreams )! Essi intendono seguendo ordini superiori ( https://www.zerohedge.com/political/problem-climate-change-politics ) trasformare l'intera Africa in una immensa sede per la produzione d'idrogeno. E allora uno si domanda: ma questi sanno fare 2+2? Allora per produrre idrogeno serve acqua NON SALATA! Quindi la Germania vorrebbe che tutte le riserve idriche dell'Africa venissero dirottate nei suoi impianti per l'idrolisi. Ammettiamo, ammettiamo di farli funzionare con pannelli solari. Quanta dovrebbe essere la superficie interessata? Enorme. Poi va considerato che dopo 25 anni d'utilizzo un pannello solare va cambiato. Passiamo ad altro. Idrolizziamo l'acqua per ottenere l'idrogeno. Dobbiamo poi liquefarlo per il trasporto, mica è come il metano! Quindi servirebbero navi cisterna a bizzeffe. Ma non è finita! Dopo l'arrivo alla sua destinazione in Germania l'idrogeno dovrebbe essere portato nelle sue destinazioni d'uso e l'idrogeno criogenico è pericoloso! Aggiungiamo poi che una cisterna di benzina per autotrasporto ne equivale a 21 per l'idrogeno e capite tutti che è una pazzia bella e buona! Voi comprereste una Fiat Panda dove al posto di un serbatoio da 26 litri vi tocca sopportare un serbatoio criogenico da 546? Con un must: l'impianto criogenico sempre accesso sennò l'idrogeno se ne va dove gli pare... E poi volete provare il brivido di viaggiare in famiglia sapendo che in qualsiasi momento un nonnulla può farlo esplodere? Si, succede anche con le auto normali ma con l'idrogeno è meglio! Più ecologico e contro il cambiamento climatico. L'Europa è diretta verso un futuro radioso... grazie a degli psicopatici analfabeti di ritorno!
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