Un'ape si tuffa in un fiore: così nasce una nuova vita! |
Oristano 11 agosto 2021
Cari amici,
Nel mondo vegetale il
processo di riproduzione delle specie avviene attraverso un curioso meccanismo:
l'impollinazione. È questo un
processo indispensabile, perché il polline (contenente il seme maschile), proveniente da un fiore possa
raggiungere la cellula-uovo del fiore di un'altra pianta della stessa specie. Questo
è il particolare marchingegno della “fecondazione”, processo che consentirà alla
pianta ricevente di produrre frutti e ulteriori semi per perpetuarne la vita. Per mettere in atto questo
particolare meccanismo le piante, nell’intento di attirare gli “impollinatori” si
sono attrezzate con i fiori attrattivi, ricchi di colori e profumi, secernendo
un nettare quale ricompensa per il servizio prestato.
Tra i migliori “impollinatori”
troviamo gli insetti, in primis le api, che, attirate dai colori e dai profumi,
consapevoli della dolce ricompensa, entrano nel fiore per succhiare il dolce
nettare, ma per farlo si sporcano di polline, la parte maschile del fiore; trasferendosi
poi in un altro fiore, depositano anche se involontariamente, il polline sullo
stigma, la parte femminile del fiore. Da qui parte il meraviglioso e magico
processo che porta alla fecondazione, con la nascita dei frutti che contengono il seme e
quindi alla perpetuazione della vita vegetale.
Amici, la natura è
regolata da un processo perfetto, e tanti sono i sistemi di impollinazione,
riservati non solo agli insetti ma anche ad altri esseri viventi, e, a volte, anche
a processi naturali come il vento o l’acqua. La natura, essendo perfetta ma complessa,
per non rischiare non poteva certo affidare ad un unico organismo un processo
così importante per la sopravvivenza! Infatti, oltre alle api, esistono tanti
altri insetti e animali che si occupano di smistare i pollini da un fiore
all’altro. Alcuni di voi si potranno anche stupire scoprendo che non solo gli
insetti sono artefici dell'impollinazione, ma anche animali decisamente più
grandi (oltre il vento e l’acqua, come detto, e ovviamente l’uomo con l’impollinazione
artificiale).
L’impollinazione fatta
dagli animali (chiamata zoogama) può essere svolta da piccoli uccelli come il
colibrì, da alcuni pipistrelli, da piccoli marsupiali, da alcune lucertole,
gechi, lumache, da alcuni molluschi, alcune scimmie e dai lemuri. Prendiamo ad
esempio il ruolo di un piccolo pipistrello, il Pteropodidae o volpe volante. Questi
animali hanno evoluto un muso particolarmente allungato e quindi adatto a
penetrare in profondità nei calici dei fiori per trarne il polline e il
nettare. Tra le essenze vegetali che dipendono dai pipistrelli, ricordiamo la Agave
tequilana, dalla quale si produce la nota bevanda tequila. Ma non è l'unica,
c’è anche la papaia, il mango, l'albero del pane e il frutto della passione.
Tra i vari fiori, un
discorso a parte lo meritano senza dubbio le orchidee, abili ingannatrici davvero
molto affascinanti. Tra le varie famiglie di piante sono infatti quelle che
offrono la varietà di odori maggiore e lo fanno sempre in modi differenti al
fine di attrarre le varie specie di insetti utili alla loro impollinazione. Ma
non sono solo gli insetti ad impollinare le orchidee. L'Epidendrum ibaguense,
per esempio, orchidea originaria delle foreste di Ibague in Colombia, viene impollinata
sia tramite insetti (la farfalla monarca), sia grazie ad un piccolissimo uccellino,
il colibrì. Il colibrì è l'uccello più piccolo al mondo ma con un grande
fascino, inversamente proporzionale alle sue dimensioni. L'esemplare più
piccolo pesa appena 1,6 grammi ed è poco più grande di 5 cm.
Amici, ora voglio
stupirvi con una curiosità che pochi sanno: le nostre tanto odiate zanzare, in
realtà sono utilissime impollinatrici! Vediamo dove e perché. L'impollinazione
da loro attuata, è fatta nei confronti di una pianta che dona all’umanità, da
sempre, un alimento fuori dagli schemi per il suo valore nutritivo e per il suo
gusto talmente squisito da far dimenticare per un attimo i problemi della vita:
il cioccolato, che si ottiene dai semi della pianta del cacao. Questa
pianta vive nelle foreste umide tropicali, luogo dove le api, figlie del sole,
difficilmente riescono ad entrare. Il cacao, quindi, ha ingaggiato altri
insetti che vivono piuttosto bene sommersi dall’umidità e dalla semioscurità
della foresta, come le zanzare (in realtà si tratta di un parente strettissimo della
zanzara, che prende il nome di Forcipomyia).
Cari amici, per
concludere questa breve carrellata sul meraviglioso mondo della trasmissione
della vita nel mondo vegetale, ecco una bellissima curiosità: la foto del
magico momento dell’impollinazione creato da un’ape (la foto è in apertura del post). Nella foto scattata da Erwin
Flor, tele cineoperatore della Rai di Bolzano, è stato colto il magico
istante dell'impollinazione! Una foto davvero straordinaria! Questo cineoperatore,
che nel tempo libero si dedica alla sua passione, la fotografia, nei giorni
scorsi si è appostato ad Appiano davanti a un'Ipomoea purpurea, una
pianta con fiori di un colore particolarmente vivace. Dopo numerosi tentativi, lo scatto perfetto! "Ho usato un obiettivo macro da 60 millimetri con il
focus stacking", ha spiegato Flor. "Con questa tecnica in
brevissima successione vengono scattate nove foto e i frammenti più nitidi di
ogni scatto vengono poi assemblati in un'unica foto. Ovviamente serve una mano
molto ferma e un po' di fortuna", ha aggiunto.
Rispettiamo sempre la
natura, cari amici, perché della natura viva e sana avremo sempre bisogno, in
quanto da lei dipende anche la nostra vita!
A domani.
Mario
I diversi modi di trasmettere la vita... |
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