Oristano 3 giugno 2021
Cari amici,
Sul mondo delle API, la
cui organizzazione è una delle più straordinarie della natura, ho scritto a
piene mani anche su questo blog. Di recente ho parlato anche della loro
importanza strategica per il futuro del mondo (sono il principale vettore della
riproduzione di un’infinità di vegetali che senza il loro contributo
scomparirebbero), e oggi voglio ritornare sulla loro perfetta organizzazione, concepita
sulla ripartizione in “caste”, che vanno dall’Ape Regina ai fuchi, passando per
le diverse qualità di operaie (sono tante le diverse specializzazioni), il
tutto finalizzato al raggiungimento di una organizzazione dell’alveare, il più
possibile perfetta.
Si, l’alveare ha un’organizzazione
incredibilmente precisa: al vertice c’è l’Ape Regina, poi i fuchi, e a seguire
un’immensa schiera di “api operaie”: Bottinatrici, esploratrici, nutrici,
spazzine, fino a quelle adibite alla difesa dell’alveare, ovvero le “api
guerriere”. La schiera delle api operaie e davvero molto grande, in quanto rappresentano
la maggior parte della popolazione dell’alveare. Esse svolgono tutti quei
lavori necessari per la sopravvivenza della colonia; sono tutte api femmine, ma
a differenza della regina non sono feconde. Lo sviluppo del loro apparato
riproduttore, infatti, è inibito dai particolari feromoni che producono la
regina e la covata stessa. La durata media della vita di un’ape operaia è
variabile in base alla stagione in cui nasce. Un’operaia invernale può vivere
fino a 6 mesi, mentre quelle nate nei periodi più frenetici dell’anno vivono al
massimo 30-40 giorni.
In ogni alveare la massa
delle “operaie”, come accennato, non è costituita da api “fac totum”, ma da
schiere di api “specializzate” nelle diverse mansioni utili alla gestione
dell’alveare. Ecco una prima descrizione delle diverse funzioni svolte. Si
parte con l’Ape pulitrice, che appena nata si occupa, fin dai primi 3
giorni di vita, di pulire i favi e l’alveare, oltre che di preparare le celle
per la nuova covata, rivestendole di propoli; c’è l’Ape nutrice, che
provvede alla nutrizione delle larve; questa inizialmente provvede ad alimentarle
solo con miele e polline, in quanto le ghiandole che producono la pappa reale
non sono ancora sviluppate. Solo quando queste saranno operative l’ape potrà
nutrire le larve più giovani e quelle deposte nelle celle reali.
L’Ape ceraiola, è
quella dotata di ghiandole che producono la cera, cosa che consente la
costruzione e riparazione dei favi, e questo sarà il suo unico compito; c’è poi
l’Ape becchina, il cui incarico è quello di eliminare le api morte
all’interno dell’alveare; è questo un compito fondamentale, necessario per
mantenere alto il livello di igiene della colonia. Le api becchine iniziano il
loro lavoro all’incirca quando hanno circa 12,5 giorni di vita. L’Ape
immagazzinatrice, invece, è quella che riceve il nettare e il polline
raccolto dalle compagne per poi riporlo all’interno dei favi.
L’Ape ventilatrice,
che vive tutto il tempo all’interno dell’alveare, ha il compito di mantenere
stabilmente la giusta temperatura all’interno della struttura abitativa, e per
questo deve costantemente muovere le ali ventilando senza sosta; il compito è
svolto dalle api che hanno 21 giorni di vita ed è necessario per consentire la
deidratazione del nettare immagazzinato nei favi. È l’Ape bottinatrice,
anch’essa operativa a partire dal 21°
giorno di vita, quella che si deve occupare della raccolta di nettare, polline,
propoli e acqua, tutte sostanze necessarie per la sopravvivenza dell’alveare.
Nel mondo delle api ci
sono, poi, due alte specializzazioni: le api esploratrici e le Api
guardiane (o scout). Le Api guardiane, sono davvero di alto
valore per la sopravvivenza dell’alveare. Diventare Api scout è molto difficile,
e c’è da dire che la maggior parte delle api non diventeranno mai esploratrici
o scout. Pur essendo possibile cambiare mansione nel corso del tempo, le scout,
sono quelle specializzate nella ricerca di cibo (sono il 5-15% degli individui
di una colonia) o nella ricerca di un nuovo luogo dove insediarsi (nest-scout,
5% degli individui di una colonia); per questo compito debbono essere in
possesso di doti davvero particolari, tra cui un’alta capacità esplorativa e
olfattiva.
La difesa dell'alveare |
Quanto alle Api
guardiane (o scout), il compito a loro delegato è altamente impegnativo, in
quanto il loro pesante lavoro consiste nella difesa in tutti i modi della
famiglia dai numerosi aggressori esterni, comprese le api di altri alveari. Per
svolgere questo impegnativo compito alle api operaie particolarmente dotate,
viene in aiuto una sostanza molto utile, la dopamina, prodotta dal cervello e capace
di trasformare le api operaie in api guerriere. La difesa dell'alveare non è
cosa di poco conto, e solo le migliori e più dotate svolgeranno senza timore e
con vero sprezzo del pericolo la mansione, mettendo al sicuro l’alveare dagli
attacchi dei nemici.
Cari amici, come ho
accennato in premessa, il mondo delle api è quello, forse, più perfetto in
natura. Un’organizzazione quasi militare, che nulla lascia al caso e che,
seppure in un regime che possiamo definire militarmente rigido (non certo molto democratico),
fa funzionale ogni alveare in modo eccellente! Sulle api, amici, c’è ancora
tanto da scoprire!
A domani.
Mario
Sciame di api nel bosco: nasce un nuovo alveare |
1 commento:
Joggo è il motore di ricerca dedicato al mondo dello sport ed ai suoi professionisti.
Basta inserire sul sito web l’indirizzo intorno al quale si vuole trovare una struttura sportiva e trovare tutte le strutture disponibili, inoltre grazie ai filtri è possibile ottimizzare la ricerca in base alle proprie esigenze.Scopri di più su questo: joggo.com
Posta un commento