Oristano 21 giugno 2021
Cari amici,
Che Oristano sia nota da
lungo tempo per la serena vita che vi si conduce, lenta e tranquilla, tanto
che scrittori di vaglia di passaggio ad Oristano, definirono gli oristanesi inclini
alla ”siesta”, in quanto stazionavano all’ombra in Piazza Roma, è una realtà
incontestabile. Chi arriva ad Oristano da città e Paesi con ritmi di vita frenetici,
in preda ad ansia e stress da capogiro, si meraviglia non poco della vita lenta
e sonnacchiosa che si vive nella nostra città capoluogo. Un recente fatto che
sto per raccontarvi lo dimostra inequivocabilmente.
Letitia Clark, ragazza
inglese di 34 anni, scrittrice di buon livello e chef, quattro anni fa,
sicuramente nauseata dai ritmi forsennati della vita londinese, decide di lasciare
Londra dove lavorava come chef. La sua meta è la Sardegna, che lei conosce solo
virtualmente ma già ammaliata dalla sua antichissima cultura, dalle sue
tradizioni e dal buon cibo. La nostra isola è in cima ai suoi pensieri: di noi
sardi le piace tutto, e da chef, scrive un libro che riporta le nostre ricette
tipiche, quelle classiche della tradizione, che “condisce” ulteriormente abbinandole
a personaggi e storie della nostra antica civiltà.
Questo libro, quasi un
atto d’amore per la Sardegna, ha per titolo “Bitter Honey: Recipes and
Stories from the Island of Sardinia”, ed è uscito un anno fa nel Regno
Unito. A fare il bis, presto sarà disponibile anche “La Vita è Dolce:
Italian–Inspired Desserts”, dove sarà possibile trovare una meravigliosa
varietà di dolci italiani, in particolare quelli della tradizione sarda, come
le capigliette, i papassini, le pardule e gli amaretti. In questi curiosi e
importanti libri, non solo ricette ma anche “storie”, come le nostre antiche
tradizioni, i tornei come la Sartiglia e molto altro.
Le straordinarie capacità
di Letitia Clark non si limitano, dunque, solo alla sapienza culinaria o narrativa,
ma sono pregne di una curiosa ricerca del passato, storico e culturale, dove le
antiche donne sarde misero a frutto la loro grande capacità manuale e creativa,
i cui segreti sono arrivati fino a noi. Si, amici, Letitia Clark non è soltanto
una chef ma una donna capace a 360 gradi! Oltre che chef, come detto, scrive,
disegna (vende i suoi lavori su Internet), insegna inglese e cura corsi di
cucina, essendosi perfezionata alla ‘Leiths School of Food & Wine’, una
scuola di alta cucina di Londra.
Nata e cresciuta nella
campagna inglese, nel Devon, Letitia durante il suo soggiorno londinese ha capito che
lo stress cittadino non faceva per lei. Ed ecco acquistare un biglietto di sola
andata: da Londra a Oristano. L’amore per la Sardegna forse è maturato dopo
aver conosciuto a Londra un ragazzo sardo; lavoravano insieme in cucina, ma per
entrambi certi ritmi caotici non erano consoni al loro modo di vedere il mondo.
Ed ecco la decisione: partono entrambi
per Oristano. Purtroppo non tutte le relazioni vanno a buon fine e poco tempo
dopo il loro arrivo ad Oristano l’idillio si è rotto; lei, però, affascinata dalla
nostra terra decide di restare: ha già Oristano nel cuore.
Londra |
Amici, la vita è un po’
per tutti sempre piena di dubbi ed imprevisti. Letitia, stando ad Oristano,
riceve una buona proposta di lavoro per tornare a Londra. È un’offerta
interessante: un posto come head chef in un buon ristorante. In un primo
momento pensa anche di accettare, ma mentre sta facendo il biglietto per Londra capisce
che sta sbagliando: non vuole rientrare in un luogo che non fa per lei, ora il suo
nuovo sogno è quello di vivere in un posto ben diverso dal caos londinese, un
posto sereno e tranquillo, da godere, dove vivere e imparare un’altra lingua.
Oristano è un po’ la
realizzazione di un suo sogno: vivere nella calma e nella tranquillità, magari
aprire un agriturismo e insegnare agli ospiti le differenze tra la caotica vita
di città e la serenità della campagna, facendo i giusti confronti tra le
meraviglie dei cibi sardi e quelli artefatti che si cucinano altrove. Ad
Oristano Letitia ha ripreso subito a scrivere, dando vita e corpo alle antiche
ricette sarde, in particolare quelle apprese dalla nonna di Luca, il suo ex
fidanzato. Ora sa bene come si cucinano i malloreddus, la fregula e i
culurgiones! Nella sua visione del mondo, il cibo è storia, antropologia,
persone e luoghi da ricordare: insomma il cibo visto come metafora della vita.
Nel due libri di cucina che
ha scritto con amore e passione, troviamo: nel primo libro un grande “elogio della
bottarga”, nel secondo, “Bitter Honey”,
c’è invece l’inno al nostro maialetto, ai malloreddus alla campidanese, a quelli cotti
nel brodo di pecora, alla fregula con le vongole, senza scordare la dolcezza
delle seadas. A chi le chiede del suo amore per la diffusione delle nostre ricette,
risponde: “Nei miei libri ho cercato di proporre ricette che si possono
replicare in Inghilterra. Anche se trovare i prodotti adatti all’estero non è
affatto semplice. Ricordo che una lettrice ha provato a preparare le seadas, ma
ha utilizzato il pecorino romano. Purtroppo senza grande successo”.
Letitia Clark è ormai
innamorata della nostra Oristano. Qui c’è la vita che lei ama: niente stress,
ma una vita serena, vissuta senza fretta. “Mi sono affezionata ad Oristano – dice con
convinzione - qui non c’è stress, la vita è tranquilla; ho vissuto a Londra
sette anni, preferisco la vita un po’ più lenta, la Vostra. Mi piacciono le
spiagge del Sinis e Bosa”. “Adoro anche le tradizioni – aggiunge- ; Oristano è
anche Sartiglia. Adoro i cavalli, e la Sartiglia mi entusiasma”. Poi con un
sorriso si accomiata dicendo: “Il mio terzo libro è in corso: è la mia
autobiografia; rifaccio il percorso della mia vita, in particolare come sono
arrivata in Sardegna e come era la mia vita prima”.
Grazie, Letitia, del Tuo amore
per la nostra isola e per Oristano in particolare!
A domani.
Mario
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