lunedì, marzo 01, 2021

IL COMMOSSO SALUTO DEL QUESTORE GIUSY STELLINO ALLA CITTÀ DI ELEONORA CHE LASCIA. CI RESTA LO SPLENDIDO RICORDO DI UNA DONNA CAPACE, CHE NON DIMENTICHEREMO.


Oristano 1° marzo 2021

Cari amici,

Quando la Dottoressa Stellino arrivò ad Oristano nel marzo del 2019, su questo blog ebbi occasione di scrivere il pezzo titolandolo così: “È ORISTANO, CAPITALE DELL’ANTICO GIUDICATO D’ARBOREA, IL PRIMO CAPOLUOGO DI PROVINCIA DELL’ISOLA AD AVERE UN QUESTORE DONNA”. Chi è curioso può andare a rileggerlo cliccando sul seguente link: http://amicomario.blogspot.com/2019/03/e-oristano-capitale-dellantico.html. Oggi prendendo atto, seppure con rammarico, del fatto che il Governo ha stabilito di farle lasciare Oristano per inviarla a Ravenna, dopo nemmeno 2 anni pieni di permanenza nella nostra città, possiamo dire che Oristano “perde” una donna straordinaria.

Giuseppina Maria Rita Stellino, 57 anni, originaria di Busto Arsizio (Milano), più nota ad amici e colleghi come Giusy, lascia con rammarico la nostra città; come Lei stessa ha scritto nella lettera pubblica di commiato inviata agli Oristanesi. Ecco alcune frasi espressive estrapolate dalla sua lettera: “…Ho lavorato con passione, guidata dal senso del dovere verso la legge, le istituzioni e soprattutto verso i cittadini… “Nel mio ruolo ho avuto come obiettivo la necessità di contemperare l’esigenza di sicurezza con il compito primario di garantire l’esercizio dei diritti e delle libertà dei cittadini. Cittadini che hanno reso più semplice il delicato lavoro delle autorità, dimostrando un profondo senso civico, guidati dalla consapevolezza del fatto che è necessario l’impegno di tutti per costruire una Provincia sempre più sicura…”.

Al termine della lettera aperta il suo affettuoso saluto di commiato alla città. Ecco le sue parole: “Saluto col cuore e ringrazio gli Oristanesi per le manifestazioni di affetto e stima che in questi giorni mi sono giunte innumerevoli. Tornerò presto con gioia a visitare questo territorio, a cui spero di aver restituito almeno una piccola parte di quello che ha saputo darmi”. Amici, Oristano fin da subito l’ha molto stimata e apprezzata, non solo per le sue capacità, avendo dato sempre prova di grande professionalità, ma per il suo nobile animo altruista, rivolto in particolare all’impegno nel sociale, con particolare riferimento al mondo dei giovani e alla lotta contro la violenza sulle donne. Giusy Stellino, primo Questore in Sardegna, lascia non solo ad Oristano ma in tutta l’Isola, una traccia indelebile del valore delle donne, un esempio eclatante il suo, capace di sensibilizzare e soprattutto di aprire “una strada nuova” per la valorizzazione delle altre donne, perché è tempo di uguaglianza e di parità, e il suo esempio può e deve essere contagioso. 

A settembre scorso, la Stellino aveva ricevuto dalle imprenditrici di Coldiretti il premio Féminas, riservato a chi con grande senso del dovere porta avanti il proprio lavoro per il bene della Comunità. Era stata scelta nella categoria “Istituzioni”, come “donna guerriera che, in un mondo di uomini, ha dimostrato di saper combattere con le stesse capacità e con uguale coraggio e determinazione”. 

Sabato scorso 27 febbraio, invece, prima di lasciare la città, ha voluto essere presente alla consegna di un “Mini-Van” attrezzato, che permetterà all'equipe multidisciplinare dell'hospice “Angela Nonnis” di Oristano di muoversi velocemente sul territorio e così assicurare le cure domiciliari ai pazienti che non possono recarsi nella struttura. L'auto, una Ford S-Max, da sette posti, dotata di un frigo per il trasporto dei farmaci, è stata acquistata grazie ad una “Raccolta fondi” attivata proprio dalla Questura da Lei diretta e portata avanti unitamente alla Fondazione Dinamo Sassari, che ha visto il contributo di tanti cittadini, aziende ed Associazioni che hanno risposto positivamente all'appello del Questore Giusy Stellino!

                             

La Stellino, festeggiata in modo particolarmente affettuoso dal responsabile della squadra dei medici della struttura Giuseppe Obinu, da Filomena Panzone, da Maria Delogu, Presidente dell’Associazione “Komunque Donne”, attiva nel sostegno delle donne con tumore al seno, non ha saputo nascondere la sua grande commozione. Tutti i presenti si sono raccolti intorno a Lei: erano presenti il commissario Antonio Cossu, Cellina Cadoni, responsabile del Punto di accesso, il primario dell’Oncologia del San Martino Tito Sedda. “Ci siamo fatti promotori di questo progetto - ha detto la Stellino - in memoria di due colleghe, che sono state accolte nell'hospice di Oristano, dove tutti noi abbiamo avuto modo di apprezzare l'umanità, oltre che la professionalità, del personale”.

                           

Dopo aver ringraziato i colleghi della Questura che l’hanno sempre sostenuta, in particolare l’assistente capo coordinatore Marcello Lochi, che ha fatto da collante dell'iniziativa, ha salutato i presenti con grande commozione. “Lascio Oristano con una vena di malinconia e tristezza; ho passato due anni bellissimi e indimenticabili, che mi hanno arricchito grazie anche alla splendida gente che ho conosciuto e che in questi giorni mi hanno manifestato stima e affetto. Ringrazio tutti; ora vado a Ravenna, una bellissima città, ma con tanta malinconia di Oristano. So già che chi prenderà il mio posto svolgerà il suo compito in maniera eccellente, gli rivolgo il mio augurio più sincero”.

Anche gli Oristanesi sentono già la sua mancanza, quella di una persona tanto cara ed a loro vicina. Personalmente, avendola conosciuta e stimata in modo particolare, le ho fatto i miei più affettuosi AUGURI, assicurandole che non l’avremo dimenticata e pregandola, tornando in Sardegna, di visitare, anche se per brevi momenti, la “Sua Oristano”. Il mio saluto-augurio, da sardo orgoglioso, è stato: “a Menzus biere!”, nella speranza di poterci rivedere presto e meglio di oggi! Ad maiora, dottoressa Stellino!

A domani.

Mario
Eccola...con la divisa d'ordinanza...

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