Oristano 16 marzo 2021
Cari amici,
Il sonno, lo sappiamo, è
una necessità fondamentale dell’organismo. Tutti hanno bisogno di dormire, in
quanto il sonno è una necessità fisiologica che è comune in tutte le specie
animali. Durante il sonno il nostro cervello elabora tutta una serie di
funzioni (che potremo definire di backup) anche se non tutte le conosciamo in
dettaglio o ci sono ben note. La maggior parte di ciò che noi oggi conosciamo
sul sonno, pensate, è stato scoperto da appena 30 anni. Diversi ricercatori continuano
a studiare quotidianamente, per capire sempre più cosa succede quando dormiamo,
come e perché sogniamo. Da questi studi è emerso che esistono molteplici
funzioni su cui probabilmente molti di noi non hanno mai riflettuto a fondo e
che invece sarebbe bello conoscere.
Durante il sonno, è
accertato, si sogna anche se non sempre ricordiamo ciò che abbiamo sognato.
Inoltre, si è scoperto che si può sognare in bianco e nero o a colori. Secondo
uno studio della School of Psychology dell'Università di Dundee, prima che
fosse inventata la televisione a colori, appena il 15% della popolazione
sognava a colori. Adesso i numeri sono invertiti e le persone anziane hanno
maggiore tendenza a sognare in bianco e nero. Vediamo insieme, invece, il tempo
che passiamo a dormire.
Gli uomini passano circa
un terzo della propria vita a dormire. Quanto alla possibilità di resistere
alla mancanza di sonno, si è accertato che solo un uomo è riuscito a restare
sveglio per un periodo straordinariamente lungo. Il record è stato ottenuto da
uno studente di San Diego, in California, di nome Randy Gardner, che nel 1964
riuscì a non dormire per 11 giorni. Randy ha però sofferto molto della
privazione del sonno in modo così estremo, tanto da aver avuto forti malesseri
e allucinazioni. Dopo l’esperimento dormì per 14 ore di seguito, e, si disse,
senza subire ulteriori danni a posteriori.
Altre curiosità sul sonno
riguardano, per esempio, le persone sorde. Queste, che di norma dialogano con
la lingua dei segni, non è raro che utilizzino questo linguaggio nei loro
sogni. Esistono vari casi di persone che hanno affermato di aver visto i loro
compagni sordi usare la lingua dei segni mentre dormivano. Altra curiosità è
che ci sono anche persone che dopo il sonno si svegliano e “Non riescono ad uscire
dal letto”. Non si tratta di pigrizia, però, in quanto esiste una condizione
medica, chiamata clinomania, che rende estremamente difficile alzarsi
dal letto. Certo, lasciare il letto è difficile per tutti, ma in modo
particolare per queste persone che soffrono di una sindrome da fatica cronica.
E che dire delle “Parasonnie”? Le Parasonnie sono disturbi del sonno che
inducono comportamenti innaturali mentre si dorme. Ci sono persone che a causa
di questa patologia hanno commesso crimini come guidare addormentati o
addirittura uccidere!
Amici, come accennato
prima, non solo la specie umana ma tutti gli animali hanno bisogno di dormire. L'animale
che dorme di meno è la giraffa; questo animale entra in stato di sonno profondo
in un periodo brevissimo: tra i cinque e i 30 minuti in tutto il giorno, e lo
fa stando in piedi. Tra gli altri animali, se prendiamo in considerazione per
esempio i carnivori e gli erbivori, questi ultimi dormono meno dei carnivori,
perché hanno bisogno di masticare per più tempo e mantenere una vigilanza
costante contro l'avvicinarsi dei predatori.
Tornando alla specie
umana, se ci facciamo la domanda: “Quanto si dorme?”, possiamo dire che le ore
di sonno di un essere umano variano a seconda dell'età. Un neonato può arrivare
a dormire 17 ore al giorno, mentre un adolescente ne dorme circa 11 e un adulto
tra le sei e le otto ore. Il sonno però, può mancare, in relazione alla
presenza di diverse patologie. Esistono circa 90 malattie che tolgono il sonno,
tra le più comuni troviamo: l’insonnia (ne esistono di tre tipi: svegliarsi in
anticipo, difficoltà nel rimanere addormentati e difficoltà nell'addormentarsi),
l’apnea, la sindrome delle gambe senza riposo.
Cari amici, i numerosi
studi fatti sul sonno, questo importante periodo di ogni nostra giornata, hanno
evidenziato diverse necessità e anche curiose particolarità. Il sonno
costituisce una fase necessaria e insostituibile: quella del riposo di mente e
corpo; la privazione di sonno infatti risulta piuttosto nociva per il benessere
delle persone e può provocare problemi come mancanza di memoria, difetti di
concentrazione, obesità e stress cardiovascolare; anche il sistema immunitario
ne risente, e il soggetto diventa suscettibile a diverse malattie. Ecco ora altre
particolarità interessanti.
Durante il sonno il nostro
olfatto non ha effetti sul sonno. Le persone non si svegliano per gli
odori, per quanto siano forti; per questo motivo molte persone rimangono
addormentate durante gli incendi, nonostante la puzza di fumo. Ci sono
abitudini, non dimentichiamolo, che possono pregiudicare il sonno. Fare
esercizi fisici di sera, per esempio, è sconsigliato, così come assumere
caffeina, vedere la televisione o mangiare cibi grassi. È sconsigliato anche
giocare con l’Iphone prima di andare a dormire. Diversi studi realizzati negli
USA affermano che le persone con la mania di navigare sui social prima di
dormire, soffrono molto di più di problemi di insonnia e di stanchezza il
giorno seguente.
Paralisi del sonno.
Può capitare anche di svegliarsi senza riuscire a muoversi. Il corpo appare al
soggetto completamente paralizzato, mentre la mente è cosciente. Si chiama
paralisi del sonno e, secondo la scienza, il fatto si verifica quando il
cervello si sveglia durante la fase REM, mentre il corpo non fa altrettanto. Le
donne e il sonno. Secondo alcune ricerche, le donne hanno bisogno di
dormire fino ad un'ora in più rispetto agli uomini. Il mancato soddisfacimento
di questa necessità può costituire uno dei motivi per i quali le donne sono più
suscettibili alla depressione. Rimandare il sonno. L'uomo è l'unico
mammifero che rimanda per propria volontà il momento del sonno.
Dimenticare i sogni. Tutti
sognano, ma non tutti ricordano. Dopo cinque minuti che ci si sveglia,
il 50% di ciò che si è sognato è già dimenticato. Andando oltre i cinque
minuti, si potrebbe dimenticare il 90% del sogno. Sigmund Freud sosteneva che i
sogni rappresentano i nostri pensieri più repressi e che la nostra mente lavora
velocemente per liberarsene. Questo probabilmente succede perché l'attività del
nostro cervello aumenta molto quando ci svegliamo.
Cari amici, il sonno
dunque risulta basilare e indispensabile per la nostra fragile vita. Un’ultima
curiosità. Si pensa che la paura che proviamo di fronte ai pericoli sia quella
che ci crea maggiormente gli incubi notturni. Uno studio dell'Università di Montreal ha
scoperto, invece, che non è la paura a creare i nostri incubi più importanti; sebbene
vi contribuisca, esistono emozioni come la tristezza, il senso di colpa e l’ansia,
ben più forti della paura, stati d’animo che risultano molto più determinanti
nel turbare con gli incubi il nostro sonno.
A domani.
Mario
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