mercoledì, marzo 03, 2021

LA MEMORIA E I SUOI LIMITI. CON L’AVANZARE DELL’ETÀ, UNA MAGGIORE EFFICIENZA MNEMONICA POTREBBE ARRIVARE DALL'ASCOLTARE IL SUONO DELL'ACQUA.


Oristano 3 marzo 2021

Cari amici,

Con l'avanzare dell'età invecchia non solo il nostro corpo ma anche la nostra mente. Man mano che passano gli anni, i problemi di memoria possono aumentare. Ed è per questo che tocca a noi tenere allenato sia il corpo che la mente, con un corretto stile di vita. Per rilassarsi la nostra mente ha bisogno dei così detti “rumori bianchi”. A chiunque sarà capitato almeno una volta di scoprirsi più rilassati nel sentire la pioggia mentre si è a letto o nell’ascoltare lo sciabordio delle onde del mare. Si tratta di “rumori gradevoli”, di suoni che da sempre riescono a rilassare la mente, a produrre emozioni positive e a donare un insolito senso di pace.

Secondo alcuni ricercatori della Northwestern University di Chicago, che hanno portato avanti uno studio scientifico sul sonno e sull’influenza che il rumore dell’acqua ha su di esso, viene confermato che per tenere allenata la nostra memoria, certi rumori sono utilissimi. Dobbiamo tener presente che durante il sonno le onde cerebrali si sincronizzano con le onde sonore dell’acqua, regalandoci in questo modo non solo un benefico rilassamento ma addirittura un aumento delle facoltà cognitive, come è stato riscontrato dopo alcuni test effettuati.

Secondo questa ricerca, pubblicata sulla rivista Frontiers in Human Neuroscience dagli studiosi della Northwestern University, l’acqua che scorre in un ambiente domestico nelle ore notturne, ad esempio in una fontana da interno o una parete d’acqua, potrebbe contrastare il calo della memoria associato all’invecchiamento. La bassa frequenza di questi suoni influisce sul buon sonno e visto che questo è fondamentale per il recupero delle funzioni mnemoniche, porta di conseguenza anche un miglioramento della memoria. Il suono dell’acqua che si muove è quello che si definisce un rumore “rosa”, caratterizzato da un grande numero di basse frequenze, una componente che crea un benefico effetto di rilassamento, che, secondo alcuni, può avere addirittura un effetto antidolorifico.

Lo scorrere dell’acqua è causale, ma allo stesso tempo ripetitivo, due fattori che regalano sensazioni di armonia che vanno ad influire direttamente anche sulla nostra soglia di attenzione e concentrazione. In molti uffici e negozi infatti il suono dell’acqua che scorre viene utilizzato proprio per questo motivo: inserire in un contesto lavorativo un elemento naturale che aiuta la produttività e abbatte lo stress. Ed è sorprendente l’effetto dell’acqua sul nostro dormire.

Il gruppo di ricercatori di Chicago sostiene che il potere dei suoni e dei rumori è straordinario; ce ne sono alcuni capaci di distrarci e addirittura di provocare in noi irritazione, ma ce ne sono altri in grado di calmarci e permetterci di rilassarci, come il cosiddetto “rumore bianco”: un suono caratterizzato dall'assenza di periodicità nel tempo e da ampiezza costante su tutto lo spettro di frequenze. Come quello dell’acqua, un suono che ricorda un soffio o un continuo fruscio ed è per questo considerato rilassante.

Come spesso accade, la scoperta è stata fatta mentre si cercava altro. I ricercatori stavano studiando un modo per favorire un sonno migliore negli over 60. Lo studio ha analizzato il sonno di un gruppo di persone, ad una parte delle quali è stato fatto ascoltare il rumore dell'acqua che scorre sulle rocce durante la notte e di rami mossi dal vento, e ad un'altra parte niente. I test condotti hanno mostrato una maggiore efficienza mnemonica in coloro che durante la notte avevano ascoltato il rumore dell'acqua.

Amici, ascoltare il suono dell’acqua che scende da una cascata o il suono del movimento dei rami oscillanti dal vento, può dunque ostacolare l’insorgere della perdita di memoria legata alla vecchiaia. I ricercatori, nel considerare che il semplice dormire rappresenta un rafforzamento dei ricordi, ne hanno dedotto che la riduzione di memoria può essere riconducibile, in parte, alla diminuzione del sonno profondo, presente in anziani dai 60 anni di età in poi. Dopo aver sottoposto diversi anziani a dei test, è emerso che gli anziani sottoposti alla ricezione dei rumori, avevano superato brillantemente i quiz sulla memoria, ottenendo i punteggi più alti.

Cari amici, il rumore dell’acqua costituisce, dunque, un ottimo rimedio contro lo stress, a partire dalla mezza età; dormire bene e tutta la notte per gli over 60, in realtà non è così facile. La recente scoperta di cui parliamo oggi, però, potrebbe aiutare molti non solo a riposare meglio, riuscendo a riprendere un buon sonno, ma anche ad avere una maggiore efficienza mnemonica. La ricerca prima riportata, essendo non invasiva e non farmacologica, può essere di sostegno al miglioramento della salute del cervello, rafforzando anche l’accrescimento della capacità della memoria degli anziani.

A domani.

Mario

 

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