Oristano 2 marzo 2021
Cari amici,
Incredibile ma vero! In
Egitto, all'epoca del sovrano Narmer, il mitico faraone Menes che riunificò i
regni dell’Alto e del Basso Egitto in uno solo, che governò quelle terre all’incirca
nel 3000 a.C. (oltre 5 mila anni fa), si produceva la birra in grande stile,
ovvero in quantità industriale! La scoperta è stata fatta da una squadra di
ricercatori egiziani e americani a circa 450 chilometri a sud del Cairo, sul luogo
dove si trova un’antica necropoli, posta sulla riva destra del Nilo. Secondo le
prime analisi, i reperti (una serie di contenitori in terracotta per la
fermentazione dei cereali, probabilmente orzo e farro) evidenziano la presenza
di un grande birrificio, ubicato nella zona di Abido, nel governatorato di
Sohag, nel sud del Paese, non lontano dal Nilo.
La scoperta, annunciata
di recente dal Ministero del turismo (che sta operando grazie al recente
impulso che le Istituzioni hanno fornito, in particolare all’archeologia, con
l’obiettivo di risollevare le sorti del turismo nella nazione), ha consentito
di mettere in luce i resti di quello che si candida ad essere il più antico
birrificio su grande scala conosciuto fino ad oggi e datato intorno al 3.100
a.C. La città di Abido (o Abydos) era una delle due città sante dell’antico
Egitto ed era particolarmente devota all’adorazione di Osiride; il mito narra
che la testa della divinità fosse conservata all’interno di uno dei suoi
templi. La scoperta ribadisce l’importanza della birra all’interno delle prime
civiltà egizie e fornisce nuovi preziosi dati per capire il ruolo della bevanda
nella società dell’epoca, nonché i diversi aspetti produttivi.
La ricerca ha infatti
permesso di scoprire dettagli non trascurabili sulla struttura e il
funzionamento di questa specie di birrificio ante litteram. Secondo le analisi
degli archeologi, il complesso si estendeva su una superficie di 20 metri per
2,5 metri ed era composto da otto sezioni indipendenti. Ogni sezione conteneva
circa 40 vasche circolari realizzate in terracotta, disposte su due file. I
contenitori, tenuti fermi da perni in argilla piantati nel terreno e disposti
ad anello, erano utilizzati per riscaldare il mix di cereali e acqua, svolgendo
la stessa funzione dei moderni tini di ammostamento. Presumibilmente la
fermentazione avveniva nelle stesse vasche, che quindi assolvevano all’intero
processo produttivo. Secondo i calcoli del dottor Matthew Adams, a capo della
spedizione insieme alla dottoressa Deborah Fishak, il “birrificio” era
utilizzato per la fabbricazione della bevanda su larga scala: si ipotizza che
fosse in grado di garantire la produzione di 224 ettolitri di birra durante
ogni singola cotta!
Sappiamo da tempo che per
gli antichi Egizi la birra svolgeva diverse funzioni: era un alimento, un bene
di scambio, un medicinale e, per l’appunto, un prodotto utilizzato durante i
riti dedicati alle divinità del pantheon locale. Ciò che sorprende è la
dimensione del complesso brassicolo, apparentemente sovradimensionato rispetto
alla sua destinazione d’uso principale. D’altro canto la scelta del sito di
costruzione non appare affatto casuale, segno evidente dell’ampio uso della
birra durante le funzioni religiose. Come accaduto in passato
per altri ritrovamenti, sarà interessante capire se esistono tracce delle birre
prodotte in loco utili per risalire alle caratteristiche arcaiche della bevanda.
Cari amici, la spedizione
per ora ha fornito dati fondamentali per riscrivere la storia della nostra
bevanda e per rafforzare le considerazioni circa il suo ruolo in attività legate
alla religione e alla spiritualità. La scoperta, in realtà, conferma anche
l’ipotesi della professoressa Li Liu, che nel 2018 guidò un team che scoprì
tracce di produzione brassicola risalenti a 13.000 anni fa. In quell’occasione
Lei spiegò un concetto straordinario: “Questa scoperta mostra che produrre
l’alcol non era necessariamente il risultato di un surplus nella produzione
agricola, ma che la birra veniva sviluppata, almeno in parte, per ragioni
legate a rituali e necessità spirituali, prima dell’agricoltura. A quanto pare
la storia della birra è destinata a riservare ancora tante sorprese…
A domani.
Mario
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