Oristano 24 marzo 2021
Cari amici,
Il “caffè al ginseng”
in poco tempo ha conquistato uno stuolo crescente di estimatori; una bevanda diventata
sempre più amata e richiesta, sia nei bar che nelle caffetterie di città e
paesi. Un successo che all’inizio, forse, nessuno si aspettava, perché l’abbinamento
non era mai stato concepito prima. Dopo la prima curiosità, però, in poco tempo
il piacere di consumarla è aumentato a dismisura. Ecco, allora, notizie più
dettagliate sul Ginseng, questo straordinario prodotto orientale.
Di Ginseng se ne
conoscono 11 specie. Classificate per luogo di origine, la varietà di Ginseng più
preziosa è il Panax ginseng C.A. Meyer (jen-Sheng), che proviene dalla
Cina. Il termine Panax è latino (panax, panacis) ed è derivato dal greco παν ἀκέια,
pan (tutto) e akèia (cura, rimedio), termine dal quale viene anche la parola
latina e italiana panacea, cioè rimedio per tutti i mali. In Cina e Corea la
coltivazione di questa particolare pianta divenne oggetto di contesa già nel
XVI secolo; nel 1900 la domanda commerciale superò l'offerta, ovvero la
disponibilità di ginseng selvaggio; fu così che la Corea iniziò la coltivazione
commerciale di ginseng, che continua ancora oggi. Nel 2010 sono state prodotte
da Cina, Corea del Sud, Canada e Stati Uniti circa 80.000 tonnellate di ginseng
per il commercio internazionale.
Questa pianta, conosciuta
in Oriente da millenni, è considerata “essenziale” per conservare la salute e
la forza vitale di ogni essere umano, tanto che un tempo la sua radice - dove
si concentrano i principi curativi - era riservata alla famiglia imperiale e ai
più alti dignitari di corte. Proprio per questo valeva oro ed era oggetto di
lotte sanguinose per impossessarsene, dato che il suo commercio poteva fare la
fortuna economica di una famiglia.
La radice di ginseng, in
effetti, è una vera miniera di principi attivi, tra cui oltre 13 diversi
ginsenosidi (un tipo di saponine tri-terpeniche antinfiammatorie, toniche,
diuretiche ed espettoranti, capaci di liberare l'organismo dagli eccessi di
muco) oltre a polifenoli, amminoacidi, sali minerali, vitamina C e del gruppo
B, preziose per sostenere sia il sistema immunitario che quello nervoso.
Secondo gli studi fitologici, i ginsenosidi contrastano anche le infezioni da
organismi patogeni, in particolare le micosi, e possiedono proprietà
antiflogistiche, cicatrizzanti, antitumorali, diaforetiche, diuretiche, e
antiossidanti.
Il Ginseng, usato in
Oriente da millenni come elisir di lunga vita, è considerato un tonico
sessuale, il giusto rimedio negli esaurimenti da surmenage psicofisico,
caratterizzati da stanchezza mentale, perdita di vitalità e invecchiamento
precoce. I preziosi componenti di questa radice hanno la proprietà di abbassare
il colesterolo e di contrastare la formazione di radicali liberi, con un
effetto benefico sulle pareti vascolari e sul sangue. Secondo alcuni studi, il
suo consumo è in grado di proteggere cuore e cervello dai danni ischemici.
Fortemente stimolante del sistema nervoso, la sua natura "yang" dona
energia, combatte la stanchezza, sostiene il sistema endocrino e quello
immunitario, e potenzia le funzioni intellettive superiori, in particolare la
capacità di concentrazione e la memoria.
Finora il Ginseng veniva assunto
in capsule da 100mg di estratto secco titolato in ginsenosidi (minimo 1,5%),
nella dose di una o due capsule al giorno, secondo il peso corporeo. Considerata
la sua potenza, l’uso andrebbe sempre seguito dal medico o dal farmacista, per
evitare sovradosaggi o interferenze con altri farmaci. Poi, come accennato in
premessa, è avvenuto il felice connubio con il caffè, unione che si è rivelata
gradita e apprezzata, ovviamente senza esagerare in quantità.
La felice unione di
questi due prodotti ha creato il “caffè al ginseng” che ha conquistato
subito gli amanti del caffè. Ma come si ottiene questa “nuova miscela”? Il caffè al ginseng è prodotto infondendo i
chicchi oppure la polvere di caffè con la radice della Panax quinquefolius,
ovvero il tipo di ginseng americano. Il risultato è una bevanda che può essere
inclusa sia tra gli alimenti che tra gli integratori alimentari. Ciò che piace
è la naturalezza della miscela, che fa sì che il caffè al ginseng sia un’alternativa
spesso preferita da chi è particolarmente sensibile a questo aspetto della
dieta.
Il motivo principale per
cui sempre più persone scelgono il caffè al ginseng è certamente per la
sommatoria dei benefici apportati da entrambi gli ingredienti: in Oriente il
Ginseng è molto consumato per dare maggior forza e vigore, (oltre che per il
potenziale potere afrodisiaco, seppure non dimostrato scientificamente), mentre
il caffè in Occidente viene bevuto perché capace di rendere più lucidi ed
efficienti e la mente più reattiva; sommando entrambi gli effetti benefici, si
ottiene una maggiore lucidità, reattività e vigilanza. Secondo alcuni si ha un
impatto positivo anche sulla capacità di memorizzare concetti o contenuti di
vario genere.
Gli studi scientifici effettuati
sulla bevanda ricavata dall’unione di caffè e Ginseng, evidenziano le positive
correlazioni che, insieme, potenziano gli effetti benefici sul sistema nervoso
Centrale. I risultati raggiunti fino ad ora affermano che la radice orientale
esercita un’azione di modulazione dello stato di eccitazione dei neuroni,
rendendoli così pronti a dare una risposta ottimale agli stimoli esterni ed
interni.
Cari amici, sembra
assodato che il caffè al ginseng apporta concreti benefici sulla salute. In
particolare, è consigliato a chi conduce uno stile di vita molto frenetico ed
intenso, riuscendo ad allentare la tensione e migliorando anche l’umore. Infatti, soprattutto a differenza del caffè
tradizionale, quello al ginseng contribuisce alla riduzione dello stress e
della fatica, alleviando il senso di stanchezza. Ecco, prima di chiudere, un
suggerimento su come è possibile consumare il caffè al ginseng
Dopo aver scoperto tutti
i segreti e i benefici del caffè e del Ginseng, ecco un suggerimento su come consumare la bevanda che li contiene entrambi nella
maniera migliore: certamente in modo molto simile alla solita tazzina di caffè.
Si può scegliere tra caldo, freddo, macchiato con latte, zuccherato o
dolcificato, nonché come parte del cappuccino o del caffellatte. La
versatilità, infatti, è un’ulteriore caratteristica del caffè al ginseng che lo
rende una perfetta alternativa per chi del caffè, in tutte le sue varianti, non
vuole fare a meno!
Buon caffè al Ginseng,
amici!
A domani.
Mario
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